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7.0/10
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Si tratta di un anime piuttosto datato, andato in onda su Tokyo TV tra il 2000 e il 2001. Nonostante non presenti particolari spunti di originalità e, soprattutto all'inizio, molte cose lascino la sensazione di "già visto", in corso d'opera migliora, arrivando a un finale decisamente non scontato, che ripaga di alcune cadute di livello.

Trama
Nel 2054 sulla Terra arrivano all'improvviso delle gigantesche creature aliene che, dopo avere seminato devastazione, si dirigono verso un punto situato nel Nord America. Per combattere gli alieni viene formata una organizzazione militare chiamata Funeral. Alcuni anni dopo, nel 2059, mentre continua la lotta agli alieni, Takuto Kaneshiro, un giovane studente di ingegneria aerospaziale, viene invitato dal professor Noguchi a partecipare a un esperimento insieme alla sua ragazza, Maki Agata, assistente del professore. L'esperimento consiste nel ricreare un corpo alieno mettendo insieme diversi pezzi, e dargli vita. L'esperimento riesce, ma qualcosa va storto e, in un incidente, Maki e il professore restano uccisi e Takuto sopravvive ma sfigurato in volto. L'alieno, chiamato ironicamente Frank, in compagnia di Harriett, una ragazzina che riesce a comunicare con lui, viene accolto al Funeral come arma per combattere gli alieni. Takuto, convinto che la colpa dell'accaduto sia dell'alieno, vorrebbe ucciderlo per vendicarsi.
Un misterioso personaggio gli offre la possibilità di farlo: Takuto otterrà una nuova identità, con la quale potrà entrare al Funeral e compiere la sua vendetta.

Sebbene l'anime possieda molti punti di contatto con altre serie, tra cui innanzitutto "Neon Genesis Evangelion", riesce a un certo punto a prendere una direzione autonoma, e a ritrovare una certa originalità. Takuto, inoltre, è un protagonista molto interessante: non è il solito belloccio che se la cava in ogni situazione, ma un ragazzo tormentato dal suo passato e in lotta con se stesso, e spesso le sue azioni saranno imprevedibili.
Purtroppo i difetti sono tanti: la grafica degli episodi è molto altalenante e si alternano episodi ben disegnati con altri quasi inguardabili. L'approfondimento psicologico dei personaggi, a parte il protagonista e pochi altri, risulta piuttosto limitato, per cui i comprimari restano delle figurine piatte e un po' stereotipate. Ci sono molti episodi autoconclusivi che risultano inutili, in quanto aggiungono pochissimo spessore alla trama e ai personaggi, e danno anzi la sensazione di "allungare il brodo". Qua e là sono presenti degli evidenti "buchi" nella trama: vengono presentate delle situazioni non spiegate, o con spiegazioni striminzite e poco soddisfacenti.
Eppure, nonostante questo, l'anime riesce a tenere alta la voglia di "sapere come continua", finché si giunge all'episodio 19, e a quel punto gli eventi si susseguono freneticamente, invogliandoti a guardare gli ultimi episodi tutti insieme, per sapere come finisce.
In definitiva "Argento Soma" un anime da consigliare, soprattutto per chi ama i mecha e le storie non banali.