Recensione
Fate/Zero
9.0/10
Lo ritengo un anime straordinario, che consiglio assolutamente. "Fate/Zero" è il prequel di "Fate/Stay Night", ma a mio parere è nettamente superiore sotto ogni aspetto al suo predecessore. La trama è abbastanza "semplice": durante la Quarta Guerra per il Graal, sette Master si sfidano per il possesso del leggendario artefatto, utilizzando i loro Servant per combattere. I Servant sono antichi eroi, come Alessandro Magno o Gilgamesh, e sono tutti dotati di poteri straordinari.
Come ho già detto, ritengo che questa serie sia assolutamente superiore rispetto a "Fate/Stay Night". Tralasciando il settore grafico (è ovvio che quello del prequel sia migliore, dato che sono passati diversi anni dalla realizzazione di "Stay Night"), "Zero" ha una colonna sonora eccezionale, capace di coinvolgerti al meglio nelle battaglie; la trama si delinea ottimamente, senza concentrarsi solo sui due personaggi principali, ma spaziando su ogni Master e Servant.
Il punto di forza di "Fate/Zero", a mio giudizio, sono proprio i personaggi: ben delineati, ognuno dotato di un carattere differente, motivazioni diverse e, soprattutto, sono adulti. Eccetto Waver, ciascuno di loro è pronto a fare qualsiasi cosa pur di vincere la guerra (emblematico è il caso del protagonista, Emiya Kiritsugu, ben diverso da quel mollaccione di Shirou!), e non si fanno troppi problemi a coinvolgere degli innocenti nelle loro battaglie. Invece di girare per la città cercando i propri avversari, usano la tecnologia, oppure spiano gli altri Master, ciascuno utilizzando la propria strategia. E' interessante anche vedere il modo in cui la differente ideologia di ognuno dei personaggi li porti a scontrarsi, come nel caso di Saber e Rider.
Insomma, pur impegnandomi non riesco a trovare punti deboli in questa serie: le animazioni sono eccellenti, e ogni battaglia ti tiene con il fiato sospeso, perché l'esito non non è mai scontato. Lo consiglio vivamente.
Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 14 all'episodio 25. Potrebbe contenere spoiler
"Fate/Zero" (2012) è la seconda parte dell'anime di "Fate/Zero", prequel del famoso "Stay Night". Kiritsugu Emiya, Magus Killer che lavora per la famiglia von Einzbern, è uno dei prescelti per combattere la quarta guerra del Graal, un misterioso manufatto in grado di esaudire qualsiasi desiderio. Emiya è il Master di Saber, uno dei Servant più potenti, che in realtà è Arturia, re di Britannia. Avevo dato alla prima parte un 10 per me più che meritato, purtroppo ho dovuto abbassarlo, non posso confermarlo dopo la visione della seconda.
I personaggi sono gli stessi, eccetto per alcuni che spariranno praticamente subito - vengono ammazzati, ovviamente - e il protagonista indiscusso è Kiritsugu; forse è anche per questo che la serie mi è piaciuta di meno, dato che trovo lo simpatico quanto un dito nell'occhio. Veniamo a sapere molto più riguardo il suo passato e su come sia diventato un Magus Killer; vengono anche inseriti nella serie molti elementi horror, tra cui zombie, ghoul, vampiri e compagnia bella. Dopo dodici episodi, sfido chiunque a riuscire a tollerare Kiritsugu, invece di volergli tirare un cartone sulla faccia.
In "Fate 2012" ci si concentra meno sull'approfondimento dei personaggi (eccetto, ovviamente, che su Kiritsugu) e più sui combattimenti; per quanto siano realizzati splendidamente, ci sono stati vari momenti in cui l'animazione non ci ha convinta del tutto, vedi Archer vs. Berseker, ad esempio. Bella l'ending, ma per l'opening preferivo decisamente la precedente.
I combattimenti sono ottimi, ma mi sembra che si siano indirizzati maggiormente sullo stile "shounen", con tante mazzate e poco criterio. Lo scontro tra Archer e Rider mi ha abbastanza delusa, nonostante tutta l'epicità. Insomma, rimane una serie consigliatissima, ma la prima parte, almeno a mio giudizio, è migliore.
Come ho già detto, ritengo che questa serie sia assolutamente superiore rispetto a "Fate/Stay Night". Tralasciando il settore grafico (è ovvio che quello del prequel sia migliore, dato che sono passati diversi anni dalla realizzazione di "Stay Night"), "Zero" ha una colonna sonora eccezionale, capace di coinvolgerti al meglio nelle battaglie; la trama si delinea ottimamente, senza concentrarsi solo sui due personaggi principali, ma spaziando su ogni Master e Servant.
Il punto di forza di "Fate/Zero", a mio giudizio, sono proprio i personaggi: ben delineati, ognuno dotato di un carattere differente, motivazioni diverse e, soprattutto, sono adulti. Eccetto Waver, ciascuno di loro è pronto a fare qualsiasi cosa pur di vincere la guerra (emblematico è il caso del protagonista, Emiya Kiritsugu, ben diverso da quel mollaccione di Shirou!), e non si fanno troppi problemi a coinvolgere degli innocenti nelle loro battaglie. Invece di girare per la città cercando i propri avversari, usano la tecnologia, oppure spiano gli altri Master, ciascuno utilizzando la propria strategia. E' interessante anche vedere il modo in cui la differente ideologia di ognuno dei personaggi li porti a scontrarsi, come nel caso di Saber e Rider.
Insomma, pur impegnandomi non riesco a trovare punti deboli in questa serie: le animazioni sono eccellenti, e ogni battaglia ti tiene con il fiato sospeso, perché l'esito non non è mai scontato. Lo consiglio vivamente.
Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 14 all'episodio 25. Potrebbe contenere spoiler
"Fate/Zero" (2012) è la seconda parte dell'anime di "Fate/Zero", prequel del famoso "Stay Night". Kiritsugu Emiya, Magus Killer che lavora per la famiglia von Einzbern, è uno dei prescelti per combattere la quarta guerra del Graal, un misterioso manufatto in grado di esaudire qualsiasi desiderio. Emiya è il Master di Saber, uno dei Servant più potenti, che in realtà è Arturia, re di Britannia. Avevo dato alla prima parte un 10 per me più che meritato, purtroppo ho dovuto abbassarlo, non posso confermarlo dopo la visione della seconda.
I personaggi sono gli stessi, eccetto per alcuni che spariranno praticamente subito - vengono ammazzati, ovviamente - e il protagonista indiscusso è Kiritsugu; forse è anche per questo che la serie mi è piaciuta di meno, dato che trovo lo simpatico quanto un dito nell'occhio. Veniamo a sapere molto più riguardo il suo passato e su come sia diventato un Magus Killer; vengono anche inseriti nella serie molti elementi horror, tra cui zombie, ghoul, vampiri e compagnia bella. Dopo dodici episodi, sfido chiunque a riuscire a tollerare Kiritsugu, invece di volergli tirare un cartone sulla faccia.
In "Fate 2012" ci si concentra meno sull'approfondimento dei personaggi (eccetto, ovviamente, che su Kiritsugu) e più sui combattimenti; per quanto siano realizzati splendidamente, ci sono stati vari momenti in cui l'animazione non ci ha convinta del tutto, vedi Archer vs. Berseker, ad esempio. Bella l'ending, ma per l'opening preferivo decisamente la precedente.
I combattimenti sono ottimi, ma mi sembra che si siano indirizzati maggiormente sullo stile "shounen", con tante mazzate e poco criterio. Lo scontro tra Archer e Rider mi ha abbastanza delusa, nonostante tutta l'epicità. Insomma, rimane una serie consigliatissima, ma la prima parte, almeno a mio giudizio, è migliore.