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Lo ammetto fin dal principio, in questa recensione sarò fin troppo di parte per quest'anime. Polymar è sempre stato assieme a Kyashan il mio personaggio preferito. E si parla dei tempi in cui l'animazione giapponese volle rispondere in maniera sin troppo egregia all'exploit dei supereroi Marvel.

La trama prende le mosse da un pianeta Terra in condizioni di sovraffollamento: unica decisione plausibile diviene così quella di dotare la natura umana di capacità tali da poterle permettere di sopravvivere in qualsiasi ambiente. Nasce così il Polimet, un polimero super resistente, indistruttibile e capace di molteplici usi. L'invenzione viene però trafugata da alcuni malviventi e la scienziata Ryuko riesce, poco prima di spirare, a lasciare un casco di Polimet al suo amico Takeshi affidandogli la responsabilità di difendere il genere umano dal male. Takeshi farà buon uso di quest'arma sublime divenendo Hurricane Polymar, in continua lotta con l'esercito di Plutone, che mira a soggiogare il genere umano. Ad affiancare Takeshi ci saranno lo spiantato e allegro detective Joe Kuruma e il pasciuto cane Barone, che assieme danno quel pizzico di demenzialità che a ogni episodio porta inevitabilmente al sorriso.

Diciamolo, "Hurricane Polymar" non è un capolavoro. Ma il soggetto è molto interessante e le scene di combattimento unite a una colonna sonora fantastica la fanno da padroni. Le trasformazioni di Polymar poi, unite a un'animazione grafica stupenda, che ben supporta la spettacolarità delle scene d'azione, rendono molto caratteristico il protagonista. Saranno anche due episodi molto leggeri, solo per gli amanti del genere e del personaggio; ma secondo indiscrezioni usciranno altri cinque episodi entro fine 2012 - si spera!
Se siete nostalgici di questo favoloso supereroe e volete immergervi a capofitto in una serie di pura azione, non potete perdervelo.