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8.0/10
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Come sempre più spesso mi accade, ultimamente mi imbatto casualmente negli anime che mi trovo a seguire e così è stato anche per il titolo in questione. Lo definirei un fortuito incontro e una piacevole scoperta. Sebbene all'apparenza possa sembrare l'ennesimo prodotto nipponico di stampo scolastico sentimentale, harem, hecchi, etc., insomma per il classico hotaku sessualmente represso, in realtà basta il primo episodio e fare crollare qualsiasi tipo di pregiudizio.
Demenziale, allo stato puro e con molta intelligenza, questo è il punto di forza di questa serie. Riesce con molta sapienza a riunire le tipologie sopra citate e a giocarci come un buon giocoliere al fine di creare situazioni sempre spiazzanti per lo spettatore che, anche se passivamente, viene chiamato in causa in questo gioco delle parti. Insomma, per essere chiari, in queste dodici puntate si gioca con tutti gli stereotipi e gli stilemi propri del genere, ribaltandoli, confondendoli, demolendoli e ricostruendoli, un po' come fosse un gioco di costruzioni lego.

La protagonista è una ragazza che si comporta come un ragazzo (l'ossessione per il sesso del tipo protagonista adolescente). Il ragazzo è lo stereotipo dello sfigato da commedia scolastica portato agli eccessi, ovvero un essere dallo spessore psicologico degno di una medusa. Altro punto di forza è che, invece della classica storia d'amore iper mielosa e diabetica, si parte dritti al sodo: unico scopo della gentil donzella è trombare, senza se e senza ma, e questa sua fissazione sarà motivo principale di situazioni surreali e totalmente non-sense che non possono non strappare una risata anche all'animo più imperturbabile.
La grafica è molto buona e bene si presta alla narrazione presentando personaggi fisicamente ben caratterizzati e distinguibili. La qualità delle animazioni è nella media e riesce a mantenere un buon livello per tutta la durata dei 12 episodi.

La scelta di parlare del sesso e di incentrare la storia su questo e non sui buoni sentimenti è forse ciò che rende questo titolo anomalo nel suo genere e i buoni sentimenti ci sono ma vengono canzonati anche loro. I personaggi comprimari e secondari volutamente si prestano a rappresentare i cliché della commedia scolastica sia esteticamente sia psicologicamente, insomma guardando quest'anime non si può non ripensare a tutti gli altri titoli appartenenti a questa scia e non farsi una sana risata.
L'unica cosa che mi ha un filo infastidito è stata la censura a tutti costi che, se in alcune situazioni risultava una gag gradevole, in altre avrebbe potuto lasciare spazio a quel fanservice che un po' c'è, ma che mai si palesa del tutto e vista la struttura stessa del prodotto certo male non avrebbe fatto. Non sono uno di quelli che apprezzano particolarmente la comicità giapponese, ma in questo caso ho riso di gusto e con alti e bassi ogni episodio ha saputo lasciarmi un bel sorriso stampato sulla faccia. Consiglio "B gata H kei" vivamente a chiunque abbia voglia di trascorrere 20 minuti in allegria. Promosso!