Recensione
Fate/Zero
8.0/10
Recensione di Anonimo Sulla Terra
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In questa recensione vi possono essere spoiler
"Fate Zero" è la trasposizione animata dell'omonima light novel, che non è altro che il prequel della ben nota visual novel "Fate Stay Night". La storia è ambientata 10 anni prima gli avvenimenti di "Fate Stay Night", dove il padre adottivo di Emiya Shirou, Kiritsugu conosciuto come 'Mago Killer', parteciperà alla Quarta Guerra per il Santo Graal evocando il ben noto Servant Saber.
Subito dal primo episodio si notano profonde differenze dalla serie principale: l'atmosfera qui è molto più cupa, matura e cruenta rispetto a quella della serie principale: qui i contendenti sono quasi tutti uomini adulti esperti in magia, pronti a vincere senza farsi troppi scrupoli usando qualsiasi mezzo, basta prendere in considerazione il protagonista. Emiya Kiritsugu pur di vincere e vedere esaudito il suo desiderio usa qualsiasi mezzo, tanto da esser conosciuto come 'Mago Killer' per la sua abilità nell'uccidere i maghi (non senza rimorsi). Shirou invece pur di non coinvolgere nessuno sacrificherebbe la propria vita e non ha un gran interesse per il Graal (all'inizio); il clima che vi si respira è proprio quello di una guerra all'ultimo sangue senza quartiere.
Benché la trama sia ben nota così come anche il finale, essa è ben narrata e coinvolge lo spettatore grazie ai begli scontri, pochi ma belli, e a dialoghi non solo interessanti ma indispensabili per una maggior comprensione della trama e dei personaggi.
I personaggi sono in generale ben caratterizzati, ognuno con la sua personalità e la sua motivazione nel partecipare a questa guerra, anche se i più caratteristici sono a mio parere la coppia Rider, carismatico e di buon cuore, tranne quando combatte, e il suo Master, unici elementi 'comici' di quest'anime - dove la comicità non è la parte preponderante - il cui rapporto si evolverà diventando quasi di padre-figlio.
Altri personaggi che trovo notevoli sono Caster, la cui follia e crudeltà colpirà, nel bene o nel male, lo spettatore, e Kotomine Kirei. Di quest'ultimo vedremo pian piano il cambiamento che lo porterà a diventare il principale antagonista nella serie principale, da prete senza sogni e ideali a un essere manipolatore e sadico, facilitata dalla figura mefistofelica di Archer, personaggio assai più complesso di quanto può sembrare.
Confesso che certi personaggi, protagonista incluso, avrei preferito che fossero stati maggiormente approfonditi, tuttavia questo può essere ben risolto nella seconda stagione.
Le animazioni sono di ottima qualità, molto fluide e i colori ben nitidi: gli effetti di luce sono ben resi, soprattutto nei combattimenti molto spettacolari e dinamici.
Nota di merito per la colonna sonora, soprattutto le musiche dei combattimenti che sono evocative, quasi a sottolineare l'epicità della trama e ben adatte al contesto, opening ed ending incluse.
Il finale si può dire che è inesistente, visto che si interrompe bruscamente (per non dire sul più bello, per rendere l'idea), ma ciò è dovuto al fatto che l'anime è in pausa fino ad aprile; un bel modo per aumentare la suspense.
La prima serie di "Fate Zero", la si può definire un piccolo gioiello del 2011, una bella sorpresa, i cui punti di forza sono una trama matura e ben raccontata, dei personaggi carismatici, alcuni, altri meno, e il ritmo forse un po' calante alla fine ma neanche troppo, migliore sotto molti punti di vista a quello della serie principale. Ora speriamo che la seconda parte sia altrettanta bella, visto che si dovrebbe raggiungere l'apice di questa guerra. Do un 8 a questi 13 episodi perché la trama si interrompe a metà, senza un finale vero e proprio. Credo che sarebbe stato più facile dare un voto all'anime nella sua completezza, ma per questo si dovrà aspettare ancora un po'.
"Fate Zero" è la trasposizione animata dell'omonima light novel, che non è altro che il prequel della ben nota visual novel "Fate Stay Night". La storia è ambientata 10 anni prima gli avvenimenti di "Fate Stay Night", dove il padre adottivo di Emiya Shirou, Kiritsugu conosciuto come 'Mago Killer', parteciperà alla Quarta Guerra per il Santo Graal evocando il ben noto Servant Saber.
Subito dal primo episodio si notano profonde differenze dalla serie principale: l'atmosfera qui è molto più cupa, matura e cruenta rispetto a quella della serie principale: qui i contendenti sono quasi tutti uomini adulti esperti in magia, pronti a vincere senza farsi troppi scrupoli usando qualsiasi mezzo, basta prendere in considerazione il protagonista. Emiya Kiritsugu pur di vincere e vedere esaudito il suo desiderio usa qualsiasi mezzo, tanto da esser conosciuto come 'Mago Killer' per la sua abilità nell'uccidere i maghi (non senza rimorsi). Shirou invece pur di non coinvolgere nessuno sacrificherebbe la propria vita e non ha un gran interesse per il Graal (all'inizio); il clima che vi si respira è proprio quello di una guerra all'ultimo sangue senza quartiere.
Benché la trama sia ben nota così come anche il finale, essa è ben narrata e coinvolge lo spettatore grazie ai begli scontri, pochi ma belli, e a dialoghi non solo interessanti ma indispensabili per una maggior comprensione della trama e dei personaggi.
I personaggi sono in generale ben caratterizzati, ognuno con la sua personalità e la sua motivazione nel partecipare a questa guerra, anche se i più caratteristici sono a mio parere la coppia Rider, carismatico e di buon cuore, tranne quando combatte, e il suo Master, unici elementi 'comici' di quest'anime - dove la comicità non è la parte preponderante - il cui rapporto si evolverà diventando quasi di padre-figlio.
Altri personaggi che trovo notevoli sono Caster, la cui follia e crudeltà colpirà, nel bene o nel male, lo spettatore, e Kotomine Kirei. Di quest'ultimo vedremo pian piano il cambiamento che lo porterà a diventare il principale antagonista nella serie principale, da prete senza sogni e ideali a un essere manipolatore e sadico, facilitata dalla figura mefistofelica di Archer, personaggio assai più complesso di quanto può sembrare.
Confesso che certi personaggi, protagonista incluso, avrei preferito che fossero stati maggiormente approfonditi, tuttavia questo può essere ben risolto nella seconda stagione.
Le animazioni sono di ottima qualità, molto fluide e i colori ben nitidi: gli effetti di luce sono ben resi, soprattutto nei combattimenti molto spettacolari e dinamici.
Nota di merito per la colonna sonora, soprattutto le musiche dei combattimenti che sono evocative, quasi a sottolineare l'epicità della trama e ben adatte al contesto, opening ed ending incluse.
Il finale si può dire che è inesistente, visto che si interrompe bruscamente (per non dire sul più bello, per rendere l'idea), ma ciò è dovuto al fatto che l'anime è in pausa fino ad aprile; un bel modo per aumentare la suspense.
La prima serie di "Fate Zero", la si può definire un piccolo gioiello del 2011, una bella sorpresa, i cui punti di forza sono una trama matura e ben raccontata, dei personaggi carismatici, alcuni, altri meno, e il ritmo forse un po' calante alla fine ma neanche troppo, migliore sotto molti punti di vista a quello della serie principale. Ora speriamo che la seconda parte sia altrettanta bella, visto che si dovrebbe raggiungere l'apice di questa guerra. Do un 8 a questi 13 episodi perché la trama si interrompe a metà, senza un finale vero e proprio. Credo che sarebbe stato più facile dare un voto all'anime nella sua completezza, ma per questo si dovrà aspettare ancora un po'.