Recensione
Eureka Seven
6.0/10
Trama
In un non meglio definito futuro, gli esseri umani sono stati costretti a lasciare il pianeta Terra per trasferirsi su di un pianeta accogliente per la nostra razza. Il nuovo pianeta però, oltre a mari e terreferme, cielo e nuvole, sembra essere più vivo di quel che appare.
In questo contesto, Renton, figlio di un eroe di guerra, incontra Eureka, ragazza misteriosa, che decide di seguire. Ben presto il ragazzo si ritrova su una nave spaziale insieme a un gruppo (GekkoState) di riffers (surfisti del cielo) che si ergono a paladini della libertà contro il governo centrale e l'esercito. Renton non fa troppe domande e pur di stare insieme alla bella Eureka combatte con lei su di un mecha antropomorfo volante, il Nirvash, dotato di strane entropie con ii due giovani piloti che generano inaspettati episodi di distruzione totale.
Commento
Con un parallelismo non troppo velato l'anime è portavoce di quelle teorie secondo cui la Terra è un pianeta dotato di anima (Gea) e pur di debellare i parassiti che la minacciano (Umani) si scatena con catastrofi naturali, a meno di un cambiamento radicale nello stile di vita degli esseri umani. La sovrappopolazione, la guerra, la prevaricazione, l'accettazione del diverso, le relazioni dolorose con il prossimo, la fiducia in sé e negli altri, gli equilibri di coppia sono i temi principali sviluppati nelle 50 puntate di questa serie.
Detto questo la serie è inspiegabilmente spezzata in tre tronconi quasi inconciliabili tra loro.
Il primo spezzone è formato dai primi 12 episodi in cui la storia si evolve lentamente fino al primo punto di svolta nella trama. Fino a questo punto normale evoluzione di una serie: lenta ma ben delineata.
Il secondo, formato da ben 16 puntate, è la parte peggiore di Eureka Seven. In questo troncone appena due o tre puntate si salvano dal disastro di sceneggiatura, coinvolgimento, disegni e soprattutto logica ai fini della storia. Si finisce per andare fuori tema e perdere di vista la vicenda principale, che viene accantonata totalmente se non per fugaci e saltuari accenni. Entrano in scena personaggi che dopo la puntata 28 scompaiono senza lasciare la minima traccia. I personaggi principali agiscono senza logica e li ho trovati fin troppo fastidiosi: un passo falso imperdonabile, dettato forse dalle necessità della produzione.
L'ultimo troncone invece, riesce a fare dimenticare le note negative degli episodi precedenti e a costruire un coinvolgimento e un'atmosfera - non sempre accompagnata da adeguati disegni e oppressa troppo spesso da musiche eccessivamente patetiche - degne di nota. I personaggi finalmente hanno delle evoluzioni, cambiamenti significativi che si evolvono con l'incalzare degli eventi. Prendono decisioni e si rapportano tra loro - non sempre - in maniera credibile e, finalmente, logica.
Nella valutazione finale si potrebbe anche prescindere dalle considerazioni precedenti sull'organicità della serie, se non fosse che "Eureka Seven" presenta altre debolezze macroscopiche ben più importanti.
La caratterizzazione dei personaggi è per metà dell'anime statica e troppo sovrapposta sui protagonisti principali di "Neon Genesis Evangelion" (es. Renton/Shinji; Eureka/Ayanami; Talho/Misato - nel rapporto con Renton -; Holland/Padre di Shinji - nel rapporto con Eureka).
La stessa storia non si evolve se non dalla puntata 29 e, oltre ad avere un pesante debito iniziale con NGE, sfrutta malamente i colpi di scena di cui dispone, liquidandoli in poche battute, con superficialità e con l'aggiunta di una trama non delle più originali.
Alla fine ci si affeziona pure alla piagnucolosa Eureka e allo scostante Holland, ma ciò non basta per fare entrare "Eureka Seven" nel mio olimpo delle serie TV.
In un non meglio definito futuro, gli esseri umani sono stati costretti a lasciare il pianeta Terra per trasferirsi su di un pianeta accogliente per la nostra razza. Il nuovo pianeta però, oltre a mari e terreferme, cielo e nuvole, sembra essere più vivo di quel che appare.
In questo contesto, Renton, figlio di un eroe di guerra, incontra Eureka, ragazza misteriosa, che decide di seguire. Ben presto il ragazzo si ritrova su una nave spaziale insieme a un gruppo (GekkoState) di riffers (surfisti del cielo) che si ergono a paladini della libertà contro il governo centrale e l'esercito. Renton non fa troppe domande e pur di stare insieme alla bella Eureka combatte con lei su di un mecha antropomorfo volante, il Nirvash, dotato di strane entropie con ii due giovani piloti che generano inaspettati episodi di distruzione totale.
Commento
Con un parallelismo non troppo velato l'anime è portavoce di quelle teorie secondo cui la Terra è un pianeta dotato di anima (Gea) e pur di debellare i parassiti che la minacciano (Umani) si scatena con catastrofi naturali, a meno di un cambiamento radicale nello stile di vita degli esseri umani. La sovrappopolazione, la guerra, la prevaricazione, l'accettazione del diverso, le relazioni dolorose con il prossimo, la fiducia in sé e negli altri, gli equilibri di coppia sono i temi principali sviluppati nelle 50 puntate di questa serie.
Detto questo la serie è inspiegabilmente spezzata in tre tronconi quasi inconciliabili tra loro.
Il primo spezzone è formato dai primi 12 episodi in cui la storia si evolve lentamente fino al primo punto di svolta nella trama. Fino a questo punto normale evoluzione di una serie: lenta ma ben delineata.
Il secondo, formato da ben 16 puntate, è la parte peggiore di Eureka Seven. In questo troncone appena due o tre puntate si salvano dal disastro di sceneggiatura, coinvolgimento, disegni e soprattutto logica ai fini della storia. Si finisce per andare fuori tema e perdere di vista la vicenda principale, che viene accantonata totalmente se non per fugaci e saltuari accenni. Entrano in scena personaggi che dopo la puntata 28 scompaiono senza lasciare la minima traccia. I personaggi principali agiscono senza logica e li ho trovati fin troppo fastidiosi: un passo falso imperdonabile, dettato forse dalle necessità della produzione.
L'ultimo troncone invece, riesce a fare dimenticare le note negative degli episodi precedenti e a costruire un coinvolgimento e un'atmosfera - non sempre accompagnata da adeguati disegni e oppressa troppo spesso da musiche eccessivamente patetiche - degne di nota. I personaggi finalmente hanno delle evoluzioni, cambiamenti significativi che si evolvono con l'incalzare degli eventi. Prendono decisioni e si rapportano tra loro - non sempre - in maniera credibile e, finalmente, logica.
Nella valutazione finale si potrebbe anche prescindere dalle considerazioni precedenti sull'organicità della serie, se non fosse che "Eureka Seven" presenta altre debolezze macroscopiche ben più importanti.
La caratterizzazione dei personaggi è per metà dell'anime statica e troppo sovrapposta sui protagonisti principali di "Neon Genesis Evangelion" (es. Renton/Shinji; Eureka/Ayanami; Talho/Misato - nel rapporto con Renton -; Holland/Padre di Shinji - nel rapporto con Eureka).
La stessa storia non si evolve se non dalla puntata 29 e, oltre ad avere un pesante debito iniziale con NGE, sfrutta malamente i colpi di scena di cui dispone, liquidandoli in poche battute, con superficialità e con l'aggiunta di una trama non delle più originali.
Alla fine ci si affeziona pure alla piagnucolosa Eureka e allo scostante Holland, ma ciò non basta per fare entrare "Eureka Seven" nel mio olimpo delle serie TV.