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"La città incantata" (in originale 'La sparizione di Chihiro') è un film scritto e diretto dal grande Hayao Miyazaki.
Realizzato con 1.900.000.000 ¥, ovvero circa 16 milioni di euro, ha vinto numerosi e prestigiosi premi tra quali l'Oscar per la categoria del "miglior film d'animazione" nel 2003. Pochi sanno che, come "Il Castello Errante di Howl", il film è ispirato al romanzo "Il meraviglioso paese oltre la nebbia" della scrittrice Kashiwaba Sachiko.

La storia inizia da una semplice ragazzina di dieci anni, Chihiro, in auto insieme ai suoi genitori. Si sono trasferiti, e il padre cerca la strada di casa. Alla fine si perde per una stradina in mezzo a un bosco, dove vi sono altarini dedicati agli dèi della foresta. Ma davanti a loro, un grande e vecchio edificio con una pietra davanti la porta (segno che in giapponese significa: 'Non entrare') li blocca. Chihiro supplica i genitori di non entrare, ma i suoi, incuriositi, entrano lo stesso, pensando fosse l'entrata a un vecchio Luna Park abbandonato. Invece, con il calar della sera, si rivela un mondo completamente diverso da quello che appare...

Questo bellissimo film è stato il primo che ho visto dello Studio Ghibli e sono soddisfatta di averlo guardato. Esso è una favola per grandi e piccini, che appassiona subito, ti coinvolge e ti trasporta in un valore bellissimo: quello dell'amicizia, strettamente legato a quello della fedeltà.
Come sempre lo studio Ghibli non delude: disegni eccellenti, messaggi nascosti nelle azioni più piccole, colonne sonore da favola. Proprio la colonna sonora, secondo me, è uno dei pezzi forti di questo film: non ci sono parole per descriverla, bisogna guardare il film per capire quel turbine di emozioni che avverti in 'La città Incantata'.
Un bel 10 pieno.
Davvero, davvero complimenti al grande Miyazaki, che come sempre riesce a farmi commuovere nel finale delle sue splendide storie.