Recensione
I sospiri del mio cuore
8.0/10
Recensione di TheRolandDeschain
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"I sospiri del mio cuore" è una piccola grande opera, che scalda il cuore e riesce in maniera deliziosa a veicolare messaggi importanti con una leggerezza sopraffina.
Protagonista dell'anime è Shizuku, una ragazzina sveglia con una sana passione per la lettura. A inizio film la vediamo indaffarata a tradurre con passione la canzone "Take me home, country roads" di John Denver - vero leitmotiv del film - per riuscire a cantarla assieme alle sue amiche.
Shizuku si reca spesso in biblioteca per saziare la sua sana fame di libri, ma inizia quasi subito a constatare che c'è un'altra persona che prende in prestito gli stessi libri che legge lei. Per la ragazza questa è una vera e propria sorpresa: proprio lei, che è solita soffrire di solitudine a causa di una famiglia troppo impegnata per prestarle attenzione, si trova d'un tratto a scoprire una persona che ha la sua stessa bellissima passione.
Questa piacevole scoperta fa sentire la piccola Shizuku un po' meno sola. Anzi. Bighellonando per il suo quartiere segue le tracce di un simpatico miciotto che come lei prende il treno fino a giungere a un negozio di antiquariato gestito da un caloroso nonnetto.
In questa splendida cornice Shizuku conoscerà il misterioso lettore di cui si è timidamente invaghita e giungerà a un importante traguardo esperienziale.
Quello che più affascina di quest'opera è la leggerezza con cui le tematiche vengono affrontate: Shizuku è alle soglie dell'adolescenza e vive in una famiglia che non le presta attenzione: il babbo è impegnato con il lavoro, la madre occupata dalla tesi di laurea e la sorella che nelle sporadiche visite a casa la riprende continuamente. Ma la piacevole scoperta di una persona che come lei ama la lettura e prova sentimenti simili ai suoi scaccia via la solitudine per lasciare spazio alla curiosità nei confronti dell'altro da sé e fonda la bellezza delle relazioni umane - qualsiasi esse siano, amicizia o amore poco importa.
L'altro tema narrato è quello della ricerca della propria identità; Shizuku aspira a diventare una scrittrice ma al tempo stesso è molto timorosa del risultato a cui porterebbero le sue potenzialità. Riuscirà la piccola a cacciar via le paure e a capire a cosa aspira veramente? Con la frequentazione del vecchio antiquario e del misterioso lettore Shizuku si farà coraggio e capirà che vale la pena inseguire i propri sogni.
L'opera procede a piccoli passi estrapolando dal vissuto quotidiano di Shizuku amabili scenette che deliziano lo spettatore e rendono il lungometraggio per nulla noioso. Opera promossa a pieni voti, per completezza cito il testo tradotto da Shizuku della canzone "Take me home, country roads" che la dice lunga sulla bellezza di quest'anime dello studio Ghibli.
Ho fatto un sogno, in cui vivevo
tutta sola, ma senza timore
trattenendo la solitudine
la me stessa forte, senza tradire andrò
Country roads, la strada qui
se poi la seguirai a quella città condurrà infine
sempre così, country roads
Anche quando ti senti più sola
è solitamente da chi meno mostra
E a quel che farà il passo tuo più spedito a marciare andrà
per i ricordi cancellati
Country roads, la strada qui
in terra natia, conduca o no
io si sa, non ci andrò mica
prova così, country roads.
Country roads, domani vedrà
il mio io lo stesso già
puoi tornare, tornando potrai
a che sarà
Country roads.
Protagonista dell'anime è Shizuku, una ragazzina sveglia con una sana passione per la lettura. A inizio film la vediamo indaffarata a tradurre con passione la canzone "Take me home, country roads" di John Denver - vero leitmotiv del film - per riuscire a cantarla assieme alle sue amiche.
Shizuku si reca spesso in biblioteca per saziare la sua sana fame di libri, ma inizia quasi subito a constatare che c'è un'altra persona che prende in prestito gli stessi libri che legge lei. Per la ragazza questa è una vera e propria sorpresa: proprio lei, che è solita soffrire di solitudine a causa di una famiglia troppo impegnata per prestarle attenzione, si trova d'un tratto a scoprire una persona che ha la sua stessa bellissima passione.
Questa piacevole scoperta fa sentire la piccola Shizuku un po' meno sola. Anzi. Bighellonando per il suo quartiere segue le tracce di un simpatico miciotto che come lei prende il treno fino a giungere a un negozio di antiquariato gestito da un caloroso nonnetto.
In questa splendida cornice Shizuku conoscerà il misterioso lettore di cui si è timidamente invaghita e giungerà a un importante traguardo esperienziale.
Quello che più affascina di quest'opera è la leggerezza con cui le tematiche vengono affrontate: Shizuku è alle soglie dell'adolescenza e vive in una famiglia che non le presta attenzione: il babbo è impegnato con il lavoro, la madre occupata dalla tesi di laurea e la sorella che nelle sporadiche visite a casa la riprende continuamente. Ma la piacevole scoperta di una persona che come lei ama la lettura e prova sentimenti simili ai suoi scaccia via la solitudine per lasciare spazio alla curiosità nei confronti dell'altro da sé e fonda la bellezza delle relazioni umane - qualsiasi esse siano, amicizia o amore poco importa.
L'altro tema narrato è quello della ricerca della propria identità; Shizuku aspira a diventare una scrittrice ma al tempo stesso è molto timorosa del risultato a cui porterebbero le sue potenzialità. Riuscirà la piccola a cacciar via le paure e a capire a cosa aspira veramente? Con la frequentazione del vecchio antiquario e del misterioso lettore Shizuku si farà coraggio e capirà che vale la pena inseguire i propri sogni.
L'opera procede a piccoli passi estrapolando dal vissuto quotidiano di Shizuku amabili scenette che deliziano lo spettatore e rendono il lungometraggio per nulla noioso. Opera promossa a pieni voti, per completezza cito il testo tradotto da Shizuku della canzone "Take me home, country roads" che la dice lunga sulla bellezza di quest'anime dello studio Ghibli.
Ho fatto un sogno, in cui vivevo
tutta sola, ma senza timore
trattenendo la solitudine
la me stessa forte, senza tradire andrò
Country roads, la strada qui
se poi la seguirai a quella città condurrà infine
sempre così, country roads
Anche quando ti senti più sola
è solitamente da chi meno mostra
E a quel che farà il passo tuo più spedito a marciare andrà
per i ricordi cancellati
Country roads, la strada qui
in terra natia, conduca o no
io si sa, non ci andrò mica
prova così, country roads.
Country roads, domani vedrà
il mio io lo stesso già
puoi tornare, tornando potrai
a che sarà
Country roads.