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7.0/10
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Ultimamente, purtroppo, sono molti gli anime che si ritrovano a "sbarellare": non sempre, cioè, a un concept innovativo e geniale segue uno svolgimento efficace. Questo è tanto più difficile nel caso degli horror, dove, nel corso dell'inevitabile svelamento della trama, è necessario mantenere l'atmosfera di ossessione e mistero che caratterizza questo genere.
Mancanza di fantasia, poca professionalità, carenza di fondi o di tempo, non si sa, ma quest'obiettivo non viene sicuramente centrato nel caso di "Another". Inizio fulminante: sound stupefacente, colori morbosamente ipnotici, situazioni al limite del surreale creano un clima di persecuzione quasi sovrannaturale che avvince lo spettatore. Basti pensare alla bottega delle bambole, con tutti quei corpi morti, che sembrano reclamare l'essenza vitale dei visitatori.

Insomma, saremmo giustificati ad aspettarci il meglio ed effettivamente, all'inizio, attendevo avidamente ogni uscita settimanale, misteri si accavallavano su misteri e un cupo clima di morte sembrava avvolgere il tutto. Poi, ahimè, arriva il momento, circa a metà della serie, di cominciare a rivelare qualche cosa e gli sceneggiatori sembrano annaspare, non sanno che pesci pigliare e come gestire il potenziale che essi stessi hanno saputo mettere insieme, così, a corto di idee, raffazzonano omicidi sempre più cruenti (e francamente inutili e ripetitivi dopo un certo punto) e pure qualche fan service (la classica gita al mare) che non guasta mai. Fino a un finale esagerato, posticcio, grandguignolesco, quasi apocalittico, che non spiega quasi nulla e non riesce sicuramente a redimersi neppure nel suo inverosimile colpo di scena finale.

"Another" è un'occasione sprecata, insomma: peccato, mi aspettavo molto di più.
Il voto 7 è giustificato dalle splendide animazioni, dal chara godibilissimo, ma il punto di forza, IMHO, come già accennato, sono gli sfondi e le atmosfere dei primi episodi, davvero impressionanti.
Opening di Ali Project azzeccatissima e molto orecchiabile, quasi una ballata maledetta. Ending delicata ed evocativa che stride piacevolmente con l'ambientazione sanguinaria dell'episodio appena visto.