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Premetto che non ho letto il manga da cui questo film è tratto, perciò non terrò conto (non posso agli effetti) di quanto la trasposizione cinematografica si sia attenuta alla storia originale.
Il film, l'ho gradito parecchio, complice forse la scarsa aspettativa che nutro in genere sulle capacità di recitazione degli attori del sol levante. Gli attori fanno qui un gran bel lavoro, con espressioni "tipiche" ma non come fossero al kabuki, che aiutano a localizzare i personaggi - in Giappone appunto.

A mio parere il regista ha fatto le migliori scelte possibili dal punto di vista della progressione della trama, con un forte parallelismo fra il passato degli anni '70 e il presente di fine '90, che però non è mai né invasivo né troppo poco chiaro o confusionario.
Solo una piccola nota, appena viene presentato un personaggio, stampatevelo bene in mente (sia negli anni '70 sia nel filone principale), solo così è possibile seguire la trama senza intoppi.
Infine, ultima importante nota a favore del film è che, "volendo", è autoconclusivo (un po' alla "Matrix") e, seppur con migliaia di interrogativi insoluti, lascia un senso di soddisfazione tipico delle cose fatte bene.