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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Premetto che non c'è davvero nulla che lega "Vampire Knight" a "Twilight", non diciamo stupidaggini. "Vampire Knight" è l'anime tratto dal carattere originale del manga di Matsuri Hino.
La storia ormai la conosciamo un po' tutti. Nel collegio Cross c'è in atto una convivenza pacifica tra umani, che fanno lezione di giorno nella Day Class, e vampiri che fanno lezione di notte nella Night Class. Il fatto è che nessuno sa e deve sapere che gli studenti della Night Class sono vampiri. E per questo Yuki Cross, figlioccia del direttore che non ha memoria dei suoi 10 anni di vita, e Zero Kiryu, altro membro che vive con il direttore, sono stati incaricati di proteggere questo segreto, assumendo il titolo di Guardian, ossia guardiani del collegio.

A un certo punto, la "pace" del collegio Cross viene interrotta dall'arrivo di una nuova studentessa, Maria Kurenai, che sembra avere a che fare con Zero Kiryu, o meglio è un presentimento che il ragazzo ha verso i suoi confronti. Egli infatti è orfano, perché la sua famiglia è stata sterminata da un sangue puro, un vampiro dal lignaggio fatto solo da sangue di vampiro, nemmeno una goccia di sangue umano.
Si scoprirà infatti che la ragazza è "posseduta" proprio da quella sangue puro che ha sterminato la sua famiglia, Shizuka Hiou, e che vuole assolutamente uccidere Kaname Kuran, capo della Night Class, anch'esso sangue puro.
L'anime si conclude con l'uccisione di Shizuka Hiou da parte del giovane Kaname, che a sua volta si rende innocente. Infatti sarà solo Zero Kiryu l'accusato di omicido da parte del consiglio degli anziani (organo a difesa dei vampiri), che viene sorpreso a guardare il cadavere morto della vampira in una sala del collegio.

Lasciando stare il fatto che questa non è una serie, ma solo una parte della storia (che poi procede con "Vampire Knight Guilty"); quest'anime non segue perfettamente il manga, che è molto più cupo e affascinante dell'anime.
I disegni non sono bellissimi, anzi spesso sono fatti anche male, a differenza di quelli del manga.
Le ambientazioni sono invece più fedeli, più curate rispetto ai personaggi. Ho trovato soprattutto belle le ambientazioni dei boschi e delle foreste, davvero degne di nota.
Il doppiaggio italiano secondo me è ben fatto, le voci sono tutte azzeccate, anche se molto diverse da quelle del cast giapponese.
Bella è l'pening degli On/Off, meno suggestiva dell'ending di Kanon Wakeshima. Quest'ultima riesce davvero a esprimere l'essenza di questa prima parte della storia.
Il mio voto è 9 perché, dopotutto, l'essenza di "Vampire Knight" c'è, quindi ti appassiona fino alla fine.