Recensione
Devil May Cry
7.0/10
Devil May Cry è un anime tratto dall'omonimo videogame della "Capcom", sviluppato per varie piattaforme.
Nonostante abbia lo stesso nome, non va a trattare minimamente la trama del videogame per console, anzi, sviluppa una nuova e inedita trama.
Il personaggio principale è Dante, figlio di un demone e di una donna umana. Insieme a lui c'è una bambina e un simpatico signore che gli procura incarichi da svolgere.
Ma analizziamo nel dettaglio l'anime.
Partiamo dalle musiche. La sigla iniziale non presenta versi cantati, ma solo una melodia, che dà una forte carica e sembra proprio appropriata, ma alla lunga può annoiare e potrebbe portare lo spettatore a mandare avanti il pezzo.
Diverso il discorso per la sigla finale cantata, ma totalmente diversa nel ritmo. Se in apertura troviamo una sigla incitante all'azione, qui troviamo una sigla che concilia il sonno, malinconica, triste, ma allo stesso tempo piacevole.
Passiamo al disegno dei personaggi, a mio avviso più che buono. In questo caso, è da apprezzare la scelta stilistica dai personaggi alle ambientazioni, tutto coincide un po' con le tenebre e la malinconia. Del resto non stiamo parlando di un anime comico.
Non troviamo neanche dialoghi eccessivamente infantili, dove spesso si rischia di cadere nel banale ripetendo sempre parole come male, ti ucciderò, potere del male, dammi la tua anima… Qui, invece, sembra tutto in armonia e porta lo spettatore a godersi al meglio ogni combattimento, ma allo stesso tempo a seguire discorsi talvolta con un pizzico di comicità (ma proprio un pizzico), a situazioni serie e dolorose, un mix a mio parere avvincente.
L'unico difetto che posso trovare è il numero di episodi. Dodici puntate sono troppo poche. Forse una ventina non avrebbero annoiato, soprattutto perché sembra che la vicenda si svolga frettolosamente, verso le ultime puntate, rovinando il tutto.
Tutto sommato, rimane pur sempre un anime godibile e interessante . Torno a ripeterlo, con dei bei disegni e colori. Insomma, a chi pensa che vedere Devil May Cry è come rigiocarci alla console, posso dire che si sbaglia. Potrà trovare gli stessi personaggi del celebre videogame, ma non la stessa storia.
Allora tuffatevi in un'altra avventura di Dante!
Nonostante abbia lo stesso nome, non va a trattare minimamente la trama del videogame per console, anzi, sviluppa una nuova e inedita trama.
Il personaggio principale è Dante, figlio di un demone e di una donna umana. Insieme a lui c'è una bambina e un simpatico signore che gli procura incarichi da svolgere.
Ma analizziamo nel dettaglio l'anime.
Partiamo dalle musiche. La sigla iniziale non presenta versi cantati, ma solo una melodia, che dà una forte carica e sembra proprio appropriata, ma alla lunga può annoiare e potrebbe portare lo spettatore a mandare avanti il pezzo.
Diverso il discorso per la sigla finale cantata, ma totalmente diversa nel ritmo. Se in apertura troviamo una sigla incitante all'azione, qui troviamo una sigla che concilia il sonno, malinconica, triste, ma allo stesso tempo piacevole.
Passiamo al disegno dei personaggi, a mio avviso più che buono. In questo caso, è da apprezzare la scelta stilistica dai personaggi alle ambientazioni, tutto coincide un po' con le tenebre e la malinconia. Del resto non stiamo parlando di un anime comico.
Non troviamo neanche dialoghi eccessivamente infantili, dove spesso si rischia di cadere nel banale ripetendo sempre parole come male, ti ucciderò, potere del male, dammi la tua anima… Qui, invece, sembra tutto in armonia e porta lo spettatore a godersi al meglio ogni combattimento, ma allo stesso tempo a seguire discorsi talvolta con un pizzico di comicità (ma proprio un pizzico), a situazioni serie e dolorose, un mix a mio parere avvincente.
L'unico difetto che posso trovare è il numero di episodi. Dodici puntate sono troppo poche. Forse una ventina non avrebbero annoiato, soprattutto perché sembra che la vicenda si svolga frettolosamente, verso le ultime puntate, rovinando il tutto.
Tutto sommato, rimane pur sempre un anime godibile e interessante . Torno a ripeterlo, con dei bei disegni e colori. Insomma, a chi pensa che vedere Devil May Cry è come rigiocarci alla console, posso dire che si sbaglia. Potrà trovare gli stessi personaggi del celebre videogame, ma non la stessa storia.
Allora tuffatevi in un'altra avventura di Dante!