Recensione
Kyashan - La rinascita
7.0/10
"L'odio non può che generare altro odio"
Oggi voglio recensire questo film che ho scoperto - e visto - grazie a un caro amico, tempo fa.
Inizio con il dire che "Kyashan - La Rinascita" è un film di fantascienza del 2004 diretto da Kazuaki Kiriya. Narra la storia di Tetsuya e della sua amata Luna, i quali cercano di difendere la loro città da robot distruttori.
Devo dire che questo film dovrete vederlo un po' di volte per poterlo davvero comprendere a pieno, poiché vanta una certa profondità e complessità nelle tematiche trattate che, a prima vista, non possono essere subito intuite e capite. Lo dico per esperienza personale.
Dopo questa piccola premessa, posso dirvi che "Kyashan - La rinascita" è un film piacevole, anzi il migliore che io abbia visto ispirato a un anime. Esso possiede dei momenti - notate bene la parola "momenti" - di fantastica azione ed è molto profondo in alcune scene in cui riesce a toccare la sensibilità di chi lo guarda. Certo! Non è uno di quei film che punta solo sull'azione - che comunque ci sarà -, ma punta più su dei valori umani e su voler trasmettere una grande e bella morale.
Arrivando a parlare del livello tecnico, devo dire che gli effetti speciali li ho trovati davvero ben fatti, specialmente durante il combattimento contro i robot: scena davvero adrenalinica e spettacolare.
Le bellissime musiche riescono a fondersi con il film e c'è una fotografia di alto livello.
Unica pecca che si può riscontrare senza difficoltà è il montaggio un po' troppo confusionario, infatti non sempre permette una perfetta legatura tra tutte le scene presenti nella pellicola, creando così della confusione.
L'adattamento italiano è buono e Simone D'Andrea fa bene il suo lavoro nel dare la voce al protagonista.
In definitiva "Kyashan - La rinascita" è un film cruento e violento che abbina un'azione non eccessiva a tanti altri momenti di grande profondità. La guerra e l'odio sono le tematiche maggiormente trattate al suo interno e di certo possiede un'atmosfera sicuramente drammatica e per nulla allegra e spensierata. In alcuni punti, per i miei personali gusti, poteva essere fatto meglio, ma comunque il risultato è più che buono.
Lo consiglio se amate il genere, ma non vi stupite se il finale vi apparirà poco chiaro, inizialmente.
Oggi voglio recensire questo film che ho scoperto - e visto - grazie a un caro amico, tempo fa.
Inizio con il dire che "Kyashan - La Rinascita" è un film di fantascienza del 2004 diretto da Kazuaki Kiriya. Narra la storia di Tetsuya e della sua amata Luna, i quali cercano di difendere la loro città da robot distruttori.
Devo dire che questo film dovrete vederlo un po' di volte per poterlo davvero comprendere a pieno, poiché vanta una certa profondità e complessità nelle tematiche trattate che, a prima vista, non possono essere subito intuite e capite. Lo dico per esperienza personale.
Dopo questa piccola premessa, posso dirvi che "Kyashan - La rinascita" è un film piacevole, anzi il migliore che io abbia visto ispirato a un anime. Esso possiede dei momenti - notate bene la parola "momenti" - di fantastica azione ed è molto profondo in alcune scene in cui riesce a toccare la sensibilità di chi lo guarda. Certo! Non è uno di quei film che punta solo sull'azione - che comunque ci sarà -, ma punta più su dei valori umani e su voler trasmettere una grande e bella morale.
Arrivando a parlare del livello tecnico, devo dire che gli effetti speciali li ho trovati davvero ben fatti, specialmente durante il combattimento contro i robot: scena davvero adrenalinica e spettacolare.
Le bellissime musiche riescono a fondersi con il film e c'è una fotografia di alto livello.
Unica pecca che si può riscontrare senza difficoltà è il montaggio un po' troppo confusionario, infatti non sempre permette una perfetta legatura tra tutte le scene presenti nella pellicola, creando così della confusione.
L'adattamento italiano è buono e Simone D'Andrea fa bene il suo lavoro nel dare la voce al protagonista.
In definitiva "Kyashan - La rinascita" è un film cruento e violento che abbina un'azione non eccessiva a tanti altri momenti di grande profondità. La guerra e l'odio sono le tematiche maggiormente trattate al suo interno e di certo possiede un'atmosfera sicuramente drammatica e per nulla allegra e spensierata. In alcuni punti, per i miei personali gusti, poteva essere fatto meglio, ma comunque il risultato è più che buono.
Lo consiglio se amate il genere, ma non vi stupite se il finale vi apparirà poco chiaro, inizialmente.