Recensione
Il cuore di Cosette
10.0/10
Recensione di Shaka_no_virgo
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Nella versione italiana "I miserabili" è stato trasposto come "Il cuore di Cosette", titolo indicato per le vicende narrate che sono state edulcorate rispetto al romanzo di Hugo. La storia narra della vita della piccola Cosette, sino all'età adulta, dal momento in cui la madre Fantine la lascia presso i Thenardier, e va in un'altra città in cerca di fortuna. Su madre e figlia si abbatteranno sciagure varie sino a quando nella loro vita entrerà positivamente il sindaco Madeleine, uomo dal passato misterioso, che si farà carico della crescita di Cosette.
Questo a mio avviso è un ottimo anime trasposto da un romanzo bellissimo: "I Miserabili" di Victor Hugo. Più volte nel corso della visione si è commossi dalle storie dei protagonisti e le lacrime scendono copiose, perché non c'è nulla di trascendentale e incredibile, ma solo vita e storie umane, di povertà e dignità. Ci si affeziona a Cosette, a Jean Valjean, a Marius, a Gavroche; si soffre per la sfortunatissima Fantine; si odia l'implacabile ispettore Javert e i perfidi Thenardier. Nelle prime puntate viene a galla l'ipocrisia di un mondo che a coloro che si redimono non concede una seconda chance; nella seconda parte coloro che avevano creduto fermamente in ciò aprono gli occhi e a loro volta cambiano, perché se un uomo può cambiare, allora tutti gli uomini possono farlo.
Ottima secondo me è la ricostruzione di Parigi, il chara non è eccessivamente curato, ma ciò perché l'opera è finalizzata ai bambini.
Dopo tanti anni torna un produzione world masterpiece, in effetti l'anime lo è davvero. Da non perdere.
Questo a mio avviso è un ottimo anime trasposto da un romanzo bellissimo: "I Miserabili" di Victor Hugo. Più volte nel corso della visione si è commossi dalle storie dei protagonisti e le lacrime scendono copiose, perché non c'è nulla di trascendentale e incredibile, ma solo vita e storie umane, di povertà e dignità. Ci si affeziona a Cosette, a Jean Valjean, a Marius, a Gavroche; si soffre per la sfortunatissima Fantine; si odia l'implacabile ispettore Javert e i perfidi Thenardier. Nelle prime puntate viene a galla l'ipocrisia di un mondo che a coloro che si redimono non concede una seconda chance; nella seconda parte coloro che avevano creduto fermamente in ciò aprono gli occhi e a loro volta cambiano, perché se un uomo può cambiare, allora tutti gli uomini possono farlo.
Ottima secondo me è la ricostruzione di Parigi, il chara non è eccessivamente curato, ma ciò perché l'opera è finalizzata ai bambini.
Dopo tanti anni torna un produzione world masterpiece, in effetti l'anime lo è davvero. Da non perdere.