Recensione
Chihayafuru
9.0/10
Recensione di casstheliar
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Devo premettere che non amo particolarmente anime e manga con sottofondo sportivo, ma "Chiahayafuru", almeno secondo la mia opinione, colpisce il cuore.
La trama è semplice, tre ragazzini delle elementari scoprono di avere la stessa passione e "lottano" insieme per realizzare i propri sogni. Una serie di disavventure però li dividerà, per poi farli ritrovare diversi anni dopo grazie al karuta, la passione che in passato li aveva uniti.
L'anime inizialmente pare porsi come uno shoujo, la protagonista, Chihaya, è una bellissima ragazza, sorella di una modella che nonostante i suoi sforzi e il supporto della sua famiglia non riesce a sfondare nello showbiz. A scuola la chiamano "bellezza invano" e fin dai primi minuti del primo episodio si capisce che è una ragazza fuori dal comune, il suo scopo infatti è quello di fondare un club di karuta per proseguire con successo nella realizzazione del suo sogno: diventare la Queen, la migliore giocatrice di karuta del Giappone.
Ora è fondamentale soffermarsi su questo inusuale sport, il karuta, un gioco di carte che combina memoria, velocità e resistenza. Non mi pare il caso di descrivere con precisione ogni regola del gioco, però è essenziale dire che in un match tra due giocatori vince colui che riesce ad accumulare più carte. Ogni puntata dell'anime ruota attorno al karuta senza divenire però pesante, infatti il fulcro centrale della storia non è come in uno shoujo una relazione sentimentale, ma il gioco in sé che si tramuta nel reale protagonista della storia. E' il gioco che riesce a scatenare una tempesta di emozioni non solo nei personaggi ma anche e soprattutto in coloro che guardano l'anime. Parlando per esperienza personale, mi sono ritrovata a seguire attentamente ogni match e a fare il tifo e a rimanere male in caso di sconfitta.
Il tutto è accompagnato da disegni deliziosi, personaggi molto variegati tra loro e affascinanti, da un leggero accenno di shoujo in grado di fare tremolare il cuore dei più romantici e da un'opening e un'ending in grado di emozionare.
Un unico punto sfavorevole? Mi aspettavo un finale migliore. Il finale attuale è il preludio per una seconda stagione che io aspetto con ansia.
La trama è semplice, tre ragazzini delle elementari scoprono di avere la stessa passione e "lottano" insieme per realizzare i propri sogni. Una serie di disavventure però li dividerà, per poi farli ritrovare diversi anni dopo grazie al karuta, la passione che in passato li aveva uniti.
L'anime inizialmente pare porsi come uno shoujo, la protagonista, Chihaya, è una bellissima ragazza, sorella di una modella che nonostante i suoi sforzi e il supporto della sua famiglia non riesce a sfondare nello showbiz. A scuola la chiamano "bellezza invano" e fin dai primi minuti del primo episodio si capisce che è una ragazza fuori dal comune, il suo scopo infatti è quello di fondare un club di karuta per proseguire con successo nella realizzazione del suo sogno: diventare la Queen, la migliore giocatrice di karuta del Giappone.
Ora è fondamentale soffermarsi su questo inusuale sport, il karuta, un gioco di carte che combina memoria, velocità e resistenza. Non mi pare il caso di descrivere con precisione ogni regola del gioco, però è essenziale dire che in un match tra due giocatori vince colui che riesce ad accumulare più carte. Ogni puntata dell'anime ruota attorno al karuta senza divenire però pesante, infatti il fulcro centrale della storia non è come in uno shoujo una relazione sentimentale, ma il gioco in sé che si tramuta nel reale protagonista della storia. E' il gioco che riesce a scatenare una tempesta di emozioni non solo nei personaggi ma anche e soprattutto in coloro che guardano l'anime. Parlando per esperienza personale, mi sono ritrovata a seguire attentamente ogni match e a fare il tifo e a rimanere male in caso di sconfitta.
Il tutto è accompagnato da disegni deliziosi, personaggi molto variegati tra loro e affascinanti, da un leggero accenno di shoujo in grado di fare tremolare il cuore dei più romantici e da un'opening e un'ending in grado di emozionare.
Un unico punto sfavorevole? Mi aspettavo un finale migliore. Il finale attuale è il preludio per una seconda stagione che io aspetto con ansia.