Recensione
Another
5.0/10
Recensione di »Shakerata«
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<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Nel 1972 nella terza classe della Yomi Nord uno studente di nome Misaki muore improvvisamente ma i compagni e i professori decidono di continuare come se lui fosse ancora vivo. Da allora quella classe è legata a una potente maledizione, che prevede la morte degli alunni e dei familiari più stretti a intervalli irregolari. 26 anni dopo, nel 1998, Koichi Sakakibara si trasferisce proprio in quella scuola, percependo fin da subito qualcosa di strano: tutti sembrano infatti ignorare Misaki Mei, una compagna di classe con una strana benda su un occhio. Nel corso della serie Koichi viene messo al corrente della maledizione che agisce sulla classe e, insieme ai suoi compagni di classe, cercherà in ogni modo di fermarla.
Anche se non sono un'amante del genere horror, pensavo che questo sarebbe stato un anime capace di tenermi incollata allo schermo. Purtroppo non è stato così. La trama di fondo è originale, ma viene sviluppata male e in maniera piuttosto noiosa. Molte puntate potevano essere evitate: nelle prime quattro puntate non succede assolutamente nulla, se non ad avvolgere nel mistero il personaggio di Misaki (cosa nemmeno tanto riuscita), e trovo completamente inutile anche la puntata in cui tutti vanno al mare.
I personaggi sono tutti uguali, piatti, senza un minimo di spessore psicologico: sfido chiunque a ricordarsi i vari compagni di classe dopo la visione dell'anime. Non sono caratterizzati bene nemmeno i protagonisti: Koichi viene sballottato da una parte all'altra senza mai capire cosa gli accade intorno e Misaki rimane schiava del suo ruolo iniziale fino alla fine, risultando egoista e menefreghista in quanto fin dall'inizio avrebbe potuto fermare la maledizione per quell'anno, ma non l'ha fatto.
Il finale è da buttare: le ultime due puntate, che sfociano nello splatter, sono sicuramente la pecca più grossa dell'anime, messe lì soltanto per dare una conclusione affrettata che in fondo non dà grandi spiegazioni.
Ci sono però anche degli aspetti positivi: la grafica è ottima e trovo interessanti anche le ambientazioni, prima su tutte il negozio di bambole. Anche le musiche non sono niente male. L'opening è sicuramente degna di nota, mentre l'ending non riesce a trasmettere la vera essenza dell'anime.
Davvero un peccato, perché gli spunti interessanti c'erano e se fossero stati sfruttati meglio la serie sarebbe uscita in tutt'altro modo. Il mio voto è 5.
Nel 1972 nella terza classe della Yomi Nord uno studente di nome Misaki muore improvvisamente ma i compagni e i professori decidono di continuare come se lui fosse ancora vivo. Da allora quella classe è legata a una potente maledizione, che prevede la morte degli alunni e dei familiari più stretti a intervalli irregolari. 26 anni dopo, nel 1998, Koichi Sakakibara si trasferisce proprio in quella scuola, percependo fin da subito qualcosa di strano: tutti sembrano infatti ignorare Misaki Mei, una compagna di classe con una strana benda su un occhio. Nel corso della serie Koichi viene messo al corrente della maledizione che agisce sulla classe e, insieme ai suoi compagni di classe, cercherà in ogni modo di fermarla.
Anche se non sono un'amante del genere horror, pensavo che questo sarebbe stato un anime capace di tenermi incollata allo schermo. Purtroppo non è stato così. La trama di fondo è originale, ma viene sviluppata male e in maniera piuttosto noiosa. Molte puntate potevano essere evitate: nelle prime quattro puntate non succede assolutamente nulla, se non ad avvolgere nel mistero il personaggio di Misaki (cosa nemmeno tanto riuscita), e trovo completamente inutile anche la puntata in cui tutti vanno al mare.
I personaggi sono tutti uguali, piatti, senza un minimo di spessore psicologico: sfido chiunque a ricordarsi i vari compagni di classe dopo la visione dell'anime. Non sono caratterizzati bene nemmeno i protagonisti: Koichi viene sballottato da una parte all'altra senza mai capire cosa gli accade intorno e Misaki rimane schiava del suo ruolo iniziale fino alla fine, risultando egoista e menefreghista in quanto fin dall'inizio avrebbe potuto fermare la maledizione per quell'anno, ma non l'ha fatto.
Il finale è da buttare: le ultime due puntate, che sfociano nello splatter, sono sicuramente la pecca più grossa dell'anime, messe lì soltanto per dare una conclusione affrettata che in fondo non dà grandi spiegazioni.
Ci sono però anche degli aspetti positivi: la grafica è ottima e trovo interessanti anche le ambientazioni, prima su tutte il negozio di bambole. Anche le musiche non sono niente male. L'opening è sicuramente degna di nota, mentre l'ending non riesce a trasmettere la vera essenza dell'anime.
Davvero un peccato, perché gli spunti interessanti c'erano e se fossero stati sfruttati meglio la serie sarebbe uscita in tutt'altro modo. Il mio voto è 5.