logo GamerClick.it

-

Sono passati più di 28 anni dall'ultima serie televisiva dedicata a Lupin III e compagna, e dopo una lunga serie di speciali televisivi e un crossover di dubbio gusto, ci viene presentato quest'anno (2012) una nuova serie animata, molto federe all'aspetto originale dato dal suo autore Monkey Punch.

La donna chiamata Fujiko Mine si dimostra qualcosa di diverso rispetto al solito "modus operandi", avvicinandosi di molto all'idea originale di Monkey Punch riguardante le atmosfere, i personaggi e le sue storie. Lo si nota già dal primo episodio (oltre alla sigla d'apertura ovviamente) dove ci troviamo davanti a una serie totalmente differente rispetto al passato, per un'ambientazione che farà piacere agli estimatori della serie "giacca verde" di Lupin, che nonostante abbia praticamente tanti episodi autoconclusivi, dà spazio ad un filo conduttore incentrato su Fujiko Mine, protagonista di questa serie, dove oltre a vedere la nota ladra a esibire i suoi stratagemmi e sensualità, di cui fa gran uso in molte delle sue avventure, non si potrà fare a meno di notare un altro lato di lei inedito, che ci verrà mostrato più o meno gradualmente con il proseguire degli episodi, forse vero e proprio fulcro di tutto l'anime preso in esame.

L'unica pecca, che si può riscontrare obbiettivamente, accantonando ricordi d'infanzia deviati dalla censura bieca di Mediaset in Italia e da un adattamento televisivo in patria che snaturò l'idea originale dell'autore, sono i ritmi per puntata, non sempre ben dosati: può capitare di trovare episodi ben adrenalinici e ricchi d'azione e altri forse troppo calmi, ciò dovuto forse al numero esiguo di episodi totali (13). Ciò non dà molto spazio ad approfondimenti adeguati, un difetto molto comune degli anime rilasciati in questa maniera.

Nel complesso si tratta di un'opera molto godibile, che con molte probabilità non deluderà comunque l'appassionato/estimatore di Lupin III, a meno che non siete eccessivamente legati alla versione edulcorata della controparte animata, vista da 2 o 3 generazioni di spettatori.