Recensione
Recensione di Turboo Stefo
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Lo studio LEVEL-5 è diventato famoso in tutto il globo grazie a opere come "Inazuma Eleven" (che ha ispirato anche una serie animata di successo) e, soprattutto, grazie alla serie de "Il professor Layton" che - grazie ai suoi enigmi e le sue appassionanti storie - ha catturato in egual modo i giocatori più giovani, quelli più esperti e anche i cosiddetti "Casual Player", diventando in breve un fenomeno di massa.
Nel 2009 esce il primo lungometraggio dedicato al professore, ma ciò che rende "Il professor Layton e L'eterna Diva" un progetto ambizioso è la volontà di renderlo parte integrante della seconda saga della serie, collocandolo esattamente tra il quarto titolo "Il Richiamo Dello Spettro" e il quinto "La maschera dei Miracoli", andando a narrare la prima avventura vissuta dalla coppia di protagonisti.
La giovane cantante lirica Janice Quatlane chiede aiuto al professor Layton, confidandogli di aver incontrato una bambina posseduta dalla sua defunta amica. Per permettergli di indagare la ragazza lo invita a una sua esibizione al teatro Crown Petone, ma li prenderà vita una sfida d'intelligenza nella quale solo una persona sopravvivrà, ottenendo la vita eterna.
Inizia così la prima mirabolante avventura del professor Layton e il suo - auto-nominato - miglior allievo Luke.
La mano dietro alla costruzione della storia è la medesima che si cela dietro ai videogame, quella di Akihiro Hino, e si percepisce per la classica struttura iniziale dall'atmosfera leggera e allegra. Ben presto però iniziano gli interessanti sviluppi della storia che, procedendo a buon ritmo, non fa che inspessire la nebbia di mistero che aleggia intorno ai protagonisti della vicenda.
Ovviamente non potevano mancare dei piccoli enigmi che sono il marchio di fabbrica della serie, tuttavia il rischio di abusarne e dare tempi morti o noiosi è molto facile. Fortunatamente non accade, grazie agli sceneggiatori che non hanno calcato eccessivamente la mano e dando risoluzioni rapide e senza inserirne troppi. Grazie a questo lo sviluppo della storia è tutt'altro che prevedibile, assumendo un ritmo brioso ed energico. Purtroppo, verso la fase finale, l'avventura finisce con prendere fin troppo spazio, trasformando il lungometraggio quasi in un film d'azione dove, inoltre, diverse sequenze e alcune scelte danno vita a un forte déjà vù, in quello che sembra un mosaico dei diversi finali visti negli altri episodi della serie.
Tuttavia questi piccoli difetti, che possono infastidire come lasciare totalmente indifferenti, sono solo la parentesi che precede la conclusione del film, una conclusione che suscita forti emozioni e valorizza al meglio le debolezze umane profondamente incarnate dalle ottime caratterizzazioni, buone o cattive che siano, dando vita a un finale incredibilmente toccante nel suo sapore agrodolce. Senza dubbio un ottimo finale in linea con lo standard a cui la LEVEL-5 ha abituato i suoi fan.
Nei capitoli per Nintendo DS era già possibile ammirare filmati d'animazione di eccellente qualità, e il passaggio sul grande schermo ha portato ulteriori miglioramenti.
I disegni nella loro semplicità sono ormai una delle particolarità della serie, compreso il character design vario e colorito che dà vita a tanti personaggi da lineamenti esagerati e strambi, i quali ovviamente calzano la loro personalità in modo perfetto.
Le animazioni semplici e morbide sono usate con cura e non più del dovuto, dando un'ottima continuità allo standard offerto aggiungendo solo qualche piccola miglioria necessaria per la trasposizione a lungometraggio.
A trarne maggior beneficio sono l'elevata qualità della Computer Grafica (CG), che risulta curata e perfettamente integrata come non mai, dando così anche alcune panoramiche in tre dimensioni di grande profondità, mentre la maggiore risoluzione delle immagini permette alle bellissime ambientazioni di sfoggiare appieno tutta la loro bellezza, nata dall'eleganza semplice e sobria scaturita dal fascino della Londra del 1900, dove l'epoca moderna si mescola con i lasciti del gusto vittoriano.
La colonna sonora propone con fedeltà la maggior parte dei brani del videogame: le arie dal fascino parigino, contraddistinte dall'uso di archi e fisarmoniche principalmente, per l'occasione sono state eseguite da una reale orchestra donando una nuova linfa che maggiormente esalta le emozioni suscitate dall'ascolto e l'intreccio con le immagini.
Il doppiaggio propone gli stessi doppiatori per i due protagonisti, purtroppo però il film è stato doppiato prima dell'arrivo del quarto capitolo in Italia, quindi due personaggi secondari avranno una voce diversa. Un'incongruenza nata dall'atipico ordine cronologico delle opere in Italia; tuttavia il film vanta un ottimo adattamento che si discosta solo per la scelta di usare "Gentleman" anziché "Gentiluomo", una piccolezza.
In Italia il film è disponibile grazie alla Kazé in DVD e Blu-ray, mentre un'edizione speciale contiene entrambi i dischi e un DVD infarcito di extra.
I fan della serie non possono perdersi "Il professor Layton e L'eterna Diva", sia perché è un passaggio obbligato per la saga sia per l'ottima riuscita complessiva sotto i diversi aspetti. Pare esattamente un videogioco della saga privato del gameplay e con una maggiore qualità audio e visiva.
La visione, inoltre, è consigliata anche a chi non ha mai provato i titoli della serie; in questo modo - sorvolando sulla forma più semplice e fin troppo movimentata - si può scoprire l'incredibile spessore emotivo intrinseco nella storia, che si nasconde dietro l'apparente semplicità grafica e i tanti enigmi.
Nel 2009 esce il primo lungometraggio dedicato al professore, ma ciò che rende "Il professor Layton e L'eterna Diva" un progetto ambizioso è la volontà di renderlo parte integrante della seconda saga della serie, collocandolo esattamente tra il quarto titolo "Il Richiamo Dello Spettro" e il quinto "La maschera dei Miracoli", andando a narrare la prima avventura vissuta dalla coppia di protagonisti.
La giovane cantante lirica Janice Quatlane chiede aiuto al professor Layton, confidandogli di aver incontrato una bambina posseduta dalla sua defunta amica. Per permettergli di indagare la ragazza lo invita a una sua esibizione al teatro Crown Petone, ma li prenderà vita una sfida d'intelligenza nella quale solo una persona sopravvivrà, ottenendo la vita eterna.
Inizia così la prima mirabolante avventura del professor Layton e il suo - auto-nominato - miglior allievo Luke.
La mano dietro alla costruzione della storia è la medesima che si cela dietro ai videogame, quella di Akihiro Hino, e si percepisce per la classica struttura iniziale dall'atmosfera leggera e allegra. Ben presto però iniziano gli interessanti sviluppi della storia che, procedendo a buon ritmo, non fa che inspessire la nebbia di mistero che aleggia intorno ai protagonisti della vicenda.
Ovviamente non potevano mancare dei piccoli enigmi che sono il marchio di fabbrica della serie, tuttavia il rischio di abusarne e dare tempi morti o noiosi è molto facile. Fortunatamente non accade, grazie agli sceneggiatori che non hanno calcato eccessivamente la mano e dando risoluzioni rapide e senza inserirne troppi. Grazie a questo lo sviluppo della storia è tutt'altro che prevedibile, assumendo un ritmo brioso ed energico. Purtroppo, verso la fase finale, l'avventura finisce con prendere fin troppo spazio, trasformando il lungometraggio quasi in un film d'azione dove, inoltre, diverse sequenze e alcune scelte danno vita a un forte déjà vù, in quello che sembra un mosaico dei diversi finali visti negli altri episodi della serie.
Tuttavia questi piccoli difetti, che possono infastidire come lasciare totalmente indifferenti, sono solo la parentesi che precede la conclusione del film, una conclusione che suscita forti emozioni e valorizza al meglio le debolezze umane profondamente incarnate dalle ottime caratterizzazioni, buone o cattive che siano, dando vita a un finale incredibilmente toccante nel suo sapore agrodolce. Senza dubbio un ottimo finale in linea con lo standard a cui la LEVEL-5 ha abituato i suoi fan.
Nei capitoli per Nintendo DS era già possibile ammirare filmati d'animazione di eccellente qualità, e il passaggio sul grande schermo ha portato ulteriori miglioramenti.
I disegni nella loro semplicità sono ormai una delle particolarità della serie, compreso il character design vario e colorito che dà vita a tanti personaggi da lineamenti esagerati e strambi, i quali ovviamente calzano la loro personalità in modo perfetto.
Le animazioni semplici e morbide sono usate con cura e non più del dovuto, dando un'ottima continuità allo standard offerto aggiungendo solo qualche piccola miglioria necessaria per la trasposizione a lungometraggio.
A trarne maggior beneficio sono l'elevata qualità della Computer Grafica (CG), che risulta curata e perfettamente integrata come non mai, dando così anche alcune panoramiche in tre dimensioni di grande profondità, mentre la maggiore risoluzione delle immagini permette alle bellissime ambientazioni di sfoggiare appieno tutta la loro bellezza, nata dall'eleganza semplice e sobria scaturita dal fascino della Londra del 1900, dove l'epoca moderna si mescola con i lasciti del gusto vittoriano.
La colonna sonora propone con fedeltà la maggior parte dei brani del videogame: le arie dal fascino parigino, contraddistinte dall'uso di archi e fisarmoniche principalmente, per l'occasione sono state eseguite da una reale orchestra donando una nuova linfa che maggiormente esalta le emozioni suscitate dall'ascolto e l'intreccio con le immagini.
Il doppiaggio propone gli stessi doppiatori per i due protagonisti, purtroppo però il film è stato doppiato prima dell'arrivo del quarto capitolo in Italia, quindi due personaggi secondari avranno una voce diversa. Un'incongruenza nata dall'atipico ordine cronologico delle opere in Italia; tuttavia il film vanta un ottimo adattamento che si discosta solo per la scelta di usare "Gentleman" anziché "Gentiluomo", una piccolezza.
In Italia il film è disponibile grazie alla Kazé in DVD e Blu-ray, mentre un'edizione speciale contiene entrambi i dischi e un DVD infarcito di extra.
I fan della serie non possono perdersi "Il professor Layton e L'eterna Diva", sia perché è un passaggio obbligato per la saga sia per l'ottima riuscita complessiva sotto i diversi aspetti. Pare esattamente un videogioco della saga privato del gameplay e con una maggiore qualità audio e visiva.
La visione, inoltre, è consigliata anche a chi non ha mai provato i titoli della serie; in questo modo - sorvolando sulla forma più semplice e fin troppo movimentata - si può scoprire l'incredibile spessore emotivo intrinseco nella storia, che si nasconde dietro l'apparente semplicità grafica e i tanti enigmi.