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Ispirato al romanzo di Arthur Golden, il film ci presenta il mondo delle geisha, composto da donne che continuamente tentano di rasentare la perfezione in tutto ciò che fanno, dalle cerimonie del tè al canto, alla recitazione, ma che sono pur sempre umane e quindi afflitte da sentimenti, sogni e invidie.
Il film sin da subito attrae lo spettatore grazie a una buona fotografia e all'interesse che nasce dal volere scoprire questo mondo a noi oscuro, bello quanto crudele: un Giappone degli anni '30, in bilico fra il mantenimento delle tradizioni e il progresso, dove figure antiche e leggendarie come le geishe, affiancano uomini di successo in abiti occidentali. La riuscita dell'ambientazione è dovuta principalmente alle ottime scenografie, che riproducono magistralmente il mondo di quel tempo, ma anche ai costumi, che seppure molto ricchi e colorati donano costantemente l'illusione del vero. Altra nota positiva sono le musiche, perfette per ogni scena, belle e drammatiche, che da sole rendono vivo ciò che avviene sullo schermo.
Ma nonostante tutto, il film ben presto mostra i suoi limiti. Prima nota dolente è il cast, che sinceramente ho trovato un po' sottotono nel generale; unica a salvarsi è l'attrice Zhan Ziyi, che riesce a donare intensità alla protagonista e la rende più che mai umana. La nota più dolente del film risiede nella storia e nella sua gestione. La storia non coinvolge, dall'inizio del film notiamo la volontà degli sceneggiatori di emozionare lo spettatore, ma il tentativo fallisce continuamente e quindi ci ritroviamo davanti una storia che risulta semplicemente banale e che scorre via su chi la osserva con totale indifferenza. Le parti della sceneggiatura inoltre, che potevano risultare più interessanti, come ad esempio lo scoppio della guerra e le relative conseguenze, vengono narrate velocemente e superficialmente a favore di una storia d'amore quanto mai classica e scontata. Ugualmente avviene anche per molti personaggi che dopo essere stati presentati vengono semplicemente dimenticati o accantonati per poi essere ripescati alla fine, ma con il risultato di essere semplicemente un contorno e niente di più. In definitiva, "Memorie di una Geisha" è un film controverso: infatti se da un lato vanta una realizzazione davvero ottima, dall'altro mostra una sceneggiatura fallace e poco convincente, priva d'anima. A fine film si ha l'impressione di aver osservato per tutto il tempo una bellissima cornice, al cui interno mancava il dipinto.
Voto: 6,5.