Recensione
Oda Nobuna no Yabou
8.0/10
Prima un rapido accenno alle premesse.
La serie si presenta come il classico genderbender dove gli eroi del periodo storico preferito dai Giapponesi vengono trasformati in gagliarde eroine.
Di solito, il genere genderbender equivale a fanservice spudorato senza nessuna aderenza né al carattere storico né ai personaggi né ai riferimenti storici delle vicende.
Ebbene, questo era quello che un po' tutti si aspettavano, sia i fan del genere sia i detrattori: Oda Nobuna invece spiazza, ribaltando le aspettative di tutti. Risultato, chi lo ha seguito per il fanservice è restato deluso, mentre chi si aspettava il solito fanservice party lo ha evitato a prescindere. I pochi che gli hanno concesso credito, invece, si sono ritrovati entusiasti, e io sono sicuramente tra questi.
Purtroppo, tutto questo ha impattato come un macigno sulle vendite, che si sono assestate sull'appena sufficiente, e che, probabilmente, non basteranno per garantire un sequel.
Innanzitutto è stato eliminato quasi totalmente l'ecchi caratteristico di questo genere di produzioni, sfoggiando piuttosto poco fanservice, puntando invece sul chara moe dei personaggi loli, fin troppo numerosi, non disdegnando però di fornire stereotipi moe per tutti i gusti, dalle oppai alle oujosama e alle tsunderelle di varia natura.
Inoltre, si è piazzato un protagonista maschile lontano dagli stereotipi del genere, molto simile al Touma di Index. Un protagonista che sa il fatto suo, dominante al punto di oscurare spesso e volentieri gli altri personaggi, protagonista femminile in primis, nonostante gli sforzi della regia di non farlo risaltare troppo.
Infine, mentre gli altri genderbender non hanno praticamente plot, Oda Nobuna si concentra sulla reale cronologia degli eventi storici dell'era sengoku, inserendo però il tutto in un universo alternativo dove la sola presenza del protagonista, estraneo a quest'universo parallelo, potrebbe far deragliare la storia nel peggiore dei modi. Il protagonista si trova quindi a dover bilanciare gli eventi storici per far preservare il futuro, ma nel contempo evitare uno dei peggiori delitti di lì a venire. Si tratta di conciliare due desideri opposti, e l'autore è bravissimo a cambiare la storia, facendo tornare i conti privilegiando la commedia ed evitando svolte drammatiche. D'altronde questa storia è una commedia, e in questo anche bilanciata tra melodrammi strappalacrime e colpi di scena vari.
L'anime è pieno di citazioni storiche, e consiglio vivamente di ripassarsi la storia del tempo, se non altro per apprezzare meglio i vari artifici che l'autore si inventa per cambiare la storia, senza però stravolgerne la cronologia.
In sostanza quindi "Oda Nobuna no Yabou" è un anime che corregge i lati peggiori del genere, sfornando una storia ben costruita e ben pensata, personaggi stereotipati, ma squisitamente ben caratterizzati e piacevoli, e una serie di bei colpi di scena.
Verrebbe da pensare che sia tutto oro quello che luccica, mentre qualche difettuccio qua e là c'è. Si dà il caso, infatti, che questa serie sia un adattamento di una light novel ben più corposa che ad oggi conta ben 9 volumi. Ebbene, ben 4 volumi densi di avvenimenti sono stati compressi in una singola serie stagionale, e il risultato è venuto un po' affrettato - si notano abbondanti 'tagli', soprattutto nel finale. Fortunatamente, sono stati tagliati episodi filler legati soprattutto a personaggi secondari, che si spera vengano ripresi prima o poi (magari in OAV?), mentre la coerenza degli avvenimenti principali è stata comunque mantenuta. Forse una serie bi-stagionale avrebbe permesso uno sviluppo migliore.
Sappiate che se per il nostro gusto occidentale, per il quale personaggi, storia e ambientazione sono parametri fondamentali nel giudizio, per i Giappini conta ben altro, tra cui moe (più fanservice), coinvolgimento emotivo e appagamento audio/visivo (grafica e doppiaggio).
E in questo, dal loro punto di vista, il moe loli non è il preferito quanto il fanservice oppai, l'ecchi fanservice è comunque scarso rispetto alle aspettative del genere, il main lead carismatico non piace (quello di Horizon è l'ideale) e in finale il setting storico non è il preferito - per questo viene tranquillamente eliminato negli altri genderbender.
Traetene le vostre personalissime conclusioni, ma per carità date a questa serie il beneficio del dubbio! Per quel che mi riguarda, io sono un occidentale, per cui, essendo storia, ambientazione e plot top notch, secondo il mio parere la serie si guadagna un bel 8 pieno.
La serie si presenta come il classico genderbender dove gli eroi del periodo storico preferito dai Giapponesi vengono trasformati in gagliarde eroine.
Di solito, il genere genderbender equivale a fanservice spudorato senza nessuna aderenza né al carattere storico né ai personaggi né ai riferimenti storici delle vicende.
Ebbene, questo era quello che un po' tutti si aspettavano, sia i fan del genere sia i detrattori: Oda Nobuna invece spiazza, ribaltando le aspettative di tutti. Risultato, chi lo ha seguito per il fanservice è restato deluso, mentre chi si aspettava il solito fanservice party lo ha evitato a prescindere. I pochi che gli hanno concesso credito, invece, si sono ritrovati entusiasti, e io sono sicuramente tra questi.
Purtroppo, tutto questo ha impattato come un macigno sulle vendite, che si sono assestate sull'appena sufficiente, e che, probabilmente, non basteranno per garantire un sequel.
Innanzitutto è stato eliminato quasi totalmente l'ecchi caratteristico di questo genere di produzioni, sfoggiando piuttosto poco fanservice, puntando invece sul chara moe dei personaggi loli, fin troppo numerosi, non disdegnando però di fornire stereotipi moe per tutti i gusti, dalle oppai alle oujosama e alle tsunderelle di varia natura.
Inoltre, si è piazzato un protagonista maschile lontano dagli stereotipi del genere, molto simile al Touma di Index. Un protagonista che sa il fatto suo, dominante al punto di oscurare spesso e volentieri gli altri personaggi, protagonista femminile in primis, nonostante gli sforzi della regia di non farlo risaltare troppo.
Infine, mentre gli altri genderbender non hanno praticamente plot, Oda Nobuna si concentra sulla reale cronologia degli eventi storici dell'era sengoku, inserendo però il tutto in un universo alternativo dove la sola presenza del protagonista, estraneo a quest'universo parallelo, potrebbe far deragliare la storia nel peggiore dei modi. Il protagonista si trova quindi a dover bilanciare gli eventi storici per far preservare il futuro, ma nel contempo evitare uno dei peggiori delitti di lì a venire. Si tratta di conciliare due desideri opposti, e l'autore è bravissimo a cambiare la storia, facendo tornare i conti privilegiando la commedia ed evitando svolte drammatiche. D'altronde questa storia è una commedia, e in questo anche bilanciata tra melodrammi strappalacrime e colpi di scena vari.
L'anime è pieno di citazioni storiche, e consiglio vivamente di ripassarsi la storia del tempo, se non altro per apprezzare meglio i vari artifici che l'autore si inventa per cambiare la storia, senza però stravolgerne la cronologia.
In sostanza quindi "Oda Nobuna no Yabou" è un anime che corregge i lati peggiori del genere, sfornando una storia ben costruita e ben pensata, personaggi stereotipati, ma squisitamente ben caratterizzati e piacevoli, e una serie di bei colpi di scena.
Verrebbe da pensare che sia tutto oro quello che luccica, mentre qualche difettuccio qua e là c'è. Si dà il caso, infatti, che questa serie sia un adattamento di una light novel ben più corposa che ad oggi conta ben 9 volumi. Ebbene, ben 4 volumi densi di avvenimenti sono stati compressi in una singola serie stagionale, e il risultato è venuto un po' affrettato - si notano abbondanti 'tagli', soprattutto nel finale. Fortunatamente, sono stati tagliati episodi filler legati soprattutto a personaggi secondari, che si spera vengano ripresi prima o poi (magari in OAV?), mentre la coerenza degli avvenimenti principali è stata comunque mantenuta. Forse una serie bi-stagionale avrebbe permesso uno sviluppo migliore.
Sappiate che se per il nostro gusto occidentale, per il quale personaggi, storia e ambientazione sono parametri fondamentali nel giudizio, per i Giappini conta ben altro, tra cui moe (più fanservice), coinvolgimento emotivo e appagamento audio/visivo (grafica e doppiaggio).
E in questo, dal loro punto di vista, il moe loli non è il preferito quanto il fanservice oppai, l'ecchi fanservice è comunque scarso rispetto alle aspettative del genere, il main lead carismatico non piace (quello di Horizon è l'ideale) e in finale il setting storico non è il preferito - per questo viene tranquillamente eliminato negli altri genderbender.
Traetene le vostre personalissime conclusioni, ma per carità date a questa serie il beneficio del dubbio! Per quel che mi riguarda, io sono un occidentale, per cui, essendo storia, ambientazione e plot top notch, secondo il mio parere la serie si guadagna un bel 8 pieno.