Recensione
Phi Brain: Kami no Puzzle 2
7.0/10
Phi Brain 2 è il naturale seguito della prima fortunata serie, con cui condivide pregi e difetti.
La storia di questa seconda stagione riparte da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti: il POG è stato sconfitto e ora sta venendo ricostruito da un finalmente lucido Rook, mentre Kaito e compagni sono tornati alla calma vita di sempre, fra scuola e puzzle. Nel tempo libero tuttavia aiutano il POG a neutralizzare i "Fool's Puzzles" sparsi per il mondo e rimasti ancora irrisolti. Questa tranquillità viene rotta dall'arrivo di alcuni ragazzi, che si dichiarano membri dell' "Ordine di Orfeo", un'organizzazione dagli scopi non chiari i cui membri sono in possesso dello stesso Orpheus Armlet che ha indossato per tutta la prima serie Kaito.
Ricomincia dunque lo schema già ben collaudato nella prima serie, in cui i vari personaggi si scontrano a suon di rompicapi. Kaito e compagni tenteranno di fermare l'ordine di Orfeo, mentre l'Ordine cercherà di raccogliere più dati possibile su Kaito e compagni, per poi usarli per i loro scopi.
Come il suo predecessore, Phi Brain 2 è una serie leggera e senza pretese, che però non osa e rimane allo stesso livello della precedente. L'introspezione psicologica dei protagonisti è scarsa ed essi più di tanto non maturano rispetto alla prima serie. Particolari rimasti in sospeso, come le storie e i conflitti interiori di Ana o di Jikukawa, vengono trattati in modo superficiale e poco dettagliato, lasciando in sospeso particolari forse non necessari per lo sviluppo della trama principale, ma che avrebbero approfondito e arricchito di molto la storia. Anche il rapporto di amicizia conflittuale fra Kaito e Gyamon non viene sviluppato, nonostante le premesse ci fossero tutte già dalla prima serie. Così accade anche per Rook e il POG, accantonati e relegati a un ruolo di contorno facilmente dimenticabile. Del tutto dimenticati sono anche i pochi "adulti" presenti nel cast.
I nuovi antagonisti sono relativamente ben costruiti, tuttavia come nella serie precedente i creatori non hanno osato e nessuno di essi risulta grandemente approfondito, nonostante anche in questo caso le premesse fossero ottime. Solo il principale antagonista, Freecell, si salva in parte e ha abbastanza introspezione.
L'epilogo giunge con qualche colpo di scena gradito, tuttavia, anche in questo caso, alcuni particolari vengono lasciati in sospeso, probabilmente in previsione della già annunciata terza serie.
Tecnicamente Phi Brain 2 è in totale continuità con il predecessore, con animazioni pulite e un tratto moderno che risulta gradevole e un po' diverso dalla maggior parte degli anime del momento. La colonna sonora condivide e riprende molti brani della prima serie ed è molto gradevole.
Con una certa amarezza, devo dare solo 7 a Phi Brain 2. E' una serie gradevole e divertente come la prima, ma non ha portato innovazione e non ha corretto i difetti della precedente. Sarebbe stata cosa gradita osare di più e fare scelte più azzardate, la serie avrebbe acquisito maggiore spessore. Aggiungere meno personaggi e focalizzarsi sui vecchi avrebbe reso il tutto molto più accattivante. Nonostante tutto, consiglio queste sequel a tutti coloro a cui è piaciuta la prima serie. Non sarà un capolavoro, ma è in tono con la precedente ed è ottima per passare qualche ora in relax.
La storia di questa seconda stagione riparte da dove avevamo lasciato i nostri protagonisti: il POG è stato sconfitto e ora sta venendo ricostruito da un finalmente lucido Rook, mentre Kaito e compagni sono tornati alla calma vita di sempre, fra scuola e puzzle. Nel tempo libero tuttavia aiutano il POG a neutralizzare i "Fool's Puzzles" sparsi per il mondo e rimasti ancora irrisolti. Questa tranquillità viene rotta dall'arrivo di alcuni ragazzi, che si dichiarano membri dell' "Ordine di Orfeo", un'organizzazione dagli scopi non chiari i cui membri sono in possesso dello stesso Orpheus Armlet che ha indossato per tutta la prima serie Kaito.
Ricomincia dunque lo schema già ben collaudato nella prima serie, in cui i vari personaggi si scontrano a suon di rompicapi. Kaito e compagni tenteranno di fermare l'ordine di Orfeo, mentre l'Ordine cercherà di raccogliere più dati possibile su Kaito e compagni, per poi usarli per i loro scopi.
Come il suo predecessore, Phi Brain 2 è una serie leggera e senza pretese, che però non osa e rimane allo stesso livello della precedente. L'introspezione psicologica dei protagonisti è scarsa ed essi più di tanto non maturano rispetto alla prima serie. Particolari rimasti in sospeso, come le storie e i conflitti interiori di Ana o di Jikukawa, vengono trattati in modo superficiale e poco dettagliato, lasciando in sospeso particolari forse non necessari per lo sviluppo della trama principale, ma che avrebbero approfondito e arricchito di molto la storia. Anche il rapporto di amicizia conflittuale fra Kaito e Gyamon non viene sviluppato, nonostante le premesse ci fossero tutte già dalla prima serie. Così accade anche per Rook e il POG, accantonati e relegati a un ruolo di contorno facilmente dimenticabile. Del tutto dimenticati sono anche i pochi "adulti" presenti nel cast.
I nuovi antagonisti sono relativamente ben costruiti, tuttavia come nella serie precedente i creatori non hanno osato e nessuno di essi risulta grandemente approfondito, nonostante anche in questo caso le premesse fossero ottime. Solo il principale antagonista, Freecell, si salva in parte e ha abbastanza introspezione.
L'epilogo giunge con qualche colpo di scena gradito, tuttavia, anche in questo caso, alcuni particolari vengono lasciati in sospeso, probabilmente in previsione della già annunciata terza serie.
Tecnicamente Phi Brain 2 è in totale continuità con il predecessore, con animazioni pulite e un tratto moderno che risulta gradevole e un po' diverso dalla maggior parte degli anime del momento. La colonna sonora condivide e riprende molti brani della prima serie ed è molto gradevole.
Con una certa amarezza, devo dare solo 7 a Phi Brain 2. E' una serie gradevole e divertente come la prima, ma non ha portato innovazione e non ha corretto i difetti della precedente. Sarebbe stata cosa gradita osare di più e fare scelte più azzardate, la serie avrebbe acquisito maggiore spessore. Aggiungere meno personaggi e focalizzarsi sui vecchi avrebbe reso il tutto molto più accattivante. Nonostante tutto, consiglio queste sequel a tutti coloro a cui è piaciuta la prima serie. Non sarà un capolavoro, ma è in tono con la precedente ed è ottima per passare qualche ora in relax.