Recensione
Mobile Suit Gundam AGE
4.0/10
Ho aspettato con ansia la conclusione della serie per poterla recensire e finalmente è tempo di sentenze.
"Gundam AGE" è l'ultima serie offertaci dall'universo dei nostri amati real robot; la storia è ambientata in una nuova timeline, l'Advanced Generation, qui dopo decenni dall'ultima grande guerra spaziale, l'umanità vive in pace ed è riuscita a colonizzare con successo lo spazio intorno alla terra. In questo contesto la razza umana inizia a subire una serie di attacchi da parte di nemici sconosciuti, equipaggiati con una tecnologia molto più avanzata di quella della federazione terrestre. Inizia così una nuova guerra contro nemici enigmatici, dalle grandi capacità belliche e che appaiono inumani; naturalmente arriverà la famiglia Asuno con il loro Gundam AGE a salvare la federazione terrestre in una guerra lunga tre generazioni.
Alcune idee nella trama sono sicuramente originali, l'idea di una dinastia di piloti non era mai stata sviluppata prima ed arrivare a coinvolgere ben tre generazioni è stato molto ardito. Ma questa idea funziona? Beh si e no, infatti generare così tanti personaggi principali è sicuramente interessante e lo spettatore è invogliato a scoprire le differenze tra padre, nonno e nipote; purtroppo questo genera lo stesso problema di Gundam SEED Destiny, in cui un nuovo personaggio principale paragonato ai precedenti nella stessa serie, porta spesso il primo a perdere di appeal facilmente, specie se non è ben approfondito o se non ha un carattere ben delineato (ad esempio questo non avviene in Gunadam Z dove ci viene mostrato che con un'ottima caratterizzazione si può ovviare al problema). Questo succede con l'ultimo membro della famiglia Asuno, Kio, che nel climax della storia perde in maniera imbarazzante il confronto con suo padre e ancora peggio con suo nonno.
La struttura della storia seppur nuova, viene sviluppata male, forse a causa del target di spettatori, troppo giovani rispetto al normale per Gundam; la storia risulta un po' bambinesca, ad esempio l'età dei piloti è davvero troppo bassa, se poi pensate che il protagonista della generazione 1 progetta e costruisce il primo Gundam AGE all'età di sei anni il danno è fatto.
Il design dei personaggi è francamente brutto, i disegni sono oggettivamente adatti ad un pubblico con poche pretese o di bambini; personaggi un po' disarmonici con capigliature assurde; almeno non ne risente l'animazione che rimane sempre fluida.
Altra nota dolente il mecha design che possiede alti e bassi (più bassi), i gundam presentati non sono male francamente, se si fa eccezione per un paio di "trasformazioni". I nemici hanno invece un design veramente insufficiente che arriva quasi al ridicolo alla fine della serie. L'AGE system, su cui si basa parte della serie risulta un elemento irritante poichè francamente uccide parte della magia e del fascino dei mech, potenziamenti che arrivano in automatico senza sforzo alcuno non sono proprio il massimo; per di più il sistema viene praticamente dimenticato dagli autori da 2/3 della serie in poi.
In conclusione una serie dimenticabile (vi scrive un appassionato che non è minimamente integralista per quanto riguarda l'UC) con personaggi a cui è difficile affezionarsi. Si salva giusto per un'idea di base nuova ma mal sviluppata.
"Gundam AGE" è l'ultima serie offertaci dall'universo dei nostri amati real robot; la storia è ambientata in una nuova timeline, l'Advanced Generation, qui dopo decenni dall'ultima grande guerra spaziale, l'umanità vive in pace ed è riuscita a colonizzare con successo lo spazio intorno alla terra. In questo contesto la razza umana inizia a subire una serie di attacchi da parte di nemici sconosciuti, equipaggiati con una tecnologia molto più avanzata di quella della federazione terrestre. Inizia così una nuova guerra contro nemici enigmatici, dalle grandi capacità belliche e che appaiono inumani; naturalmente arriverà la famiglia Asuno con il loro Gundam AGE a salvare la federazione terrestre in una guerra lunga tre generazioni.
Alcune idee nella trama sono sicuramente originali, l'idea di una dinastia di piloti non era mai stata sviluppata prima ed arrivare a coinvolgere ben tre generazioni è stato molto ardito. Ma questa idea funziona? Beh si e no, infatti generare così tanti personaggi principali è sicuramente interessante e lo spettatore è invogliato a scoprire le differenze tra padre, nonno e nipote; purtroppo questo genera lo stesso problema di Gundam SEED Destiny, in cui un nuovo personaggio principale paragonato ai precedenti nella stessa serie, porta spesso il primo a perdere di appeal facilmente, specie se non è ben approfondito o se non ha un carattere ben delineato (ad esempio questo non avviene in Gunadam Z dove ci viene mostrato che con un'ottima caratterizzazione si può ovviare al problema). Questo succede con l'ultimo membro della famiglia Asuno, Kio, che nel climax della storia perde in maniera imbarazzante il confronto con suo padre e ancora peggio con suo nonno.
La struttura della storia seppur nuova, viene sviluppata male, forse a causa del target di spettatori, troppo giovani rispetto al normale per Gundam; la storia risulta un po' bambinesca, ad esempio l'età dei piloti è davvero troppo bassa, se poi pensate che il protagonista della generazione 1 progetta e costruisce il primo Gundam AGE all'età di sei anni il danno è fatto.
Il design dei personaggi è francamente brutto, i disegni sono oggettivamente adatti ad un pubblico con poche pretese o di bambini; personaggi un po' disarmonici con capigliature assurde; almeno non ne risente l'animazione che rimane sempre fluida.
Altra nota dolente il mecha design che possiede alti e bassi (più bassi), i gundam presentati non sono male francamente, se si fa eccezione per un paio di "trasformazioni". I nemici hanno invece un design veramente insufficiente che arriva quasi al ridicolo alla fine della serie. L'AGE system, su cui si basa parte della serie risulta un elemento irritante poichè francamente uccide parte della magia e del fascino dei mech, potenziamenti che arrivano in automatico senza sforzo alcuno non sono proprio il massimo; per di più il sistema viene praticamente dimenticato dagli autori da 2/3 della serie in poi.
In conclusione una serie dimenticabile (vi scrive un appassionato che non è minimamente integralista per quanto riguarda l'UC) con personaggi a cui è difficile affezionarsi. Si salva giusto per un'idea di base nuova ma mal sviluppata.