Recensione
A Certain Scientific Railgun
6.0/10
Railgun è l'ennesimo anime che conferma la mia teoria: negli anime conta solo la grafica.
Dal punto di vista della grafica esso è ben fatto, le scene di combattimento sono fin belle e anche originali, anche se io avrei osato di più, ma il problema sono la trama e i personaggi.
Partiamo dai personaggi: intanto sono tutte un po' macchiette, e vabbè, questo è il meno, hanno la profondità e la caratterizzazione di un pesce lesso, e vabbè pure questo, non hanno manco un passato, e vabbè. Ma non si può andare avanti a vabbè, che diamine! Non ce n'è uno un po' più caratterizzato, un po' più profondo. Risparmio la protagonista, Mikoto, che quantomeno è cool, come direbbero gli inglesi, ma gli altri sono tendenti al frustrante, specialmente quella pervertita fanservice-ambulante di Kuroko. Uiharu, la donna con il cerchietto più stupido e fuori luogo della storia, non ho ancora capito perché esista e non mi interessa abbastanza come personaggio per approfondirla.
Salvo Ruiko 0 poteri, perché nella sua normalità ha un po' più di spessore, anche se la storia del "chi è senza poteri odia chi li ha" è un po' trita.
Gli altri personaggi sono ancora più insulsi, dalla tizia con il ventaglio che passa il tempo a vantarsi e perdere alla tizia dell'antiskill, per non parlare di Toma, che compare un episodio o due e sparisce nel nulla completamente dimenticato.
A dare il colpo di grazia è la trama, che proprio ha dei buchi grossi come un continente; partendo dal senso stesso dell'antiskill e del judjment, chiunque metterebbe a difesa della sua città un branco di mocciose delle medie con super poteri, chiunque! Sarebbe stato poco credibile persino fossero state delle superiori, ma delle medie proprio...
A questo si sommano un po' di altri buchi, che sono tutti (o quasi) dall'episodio 12 in poi, ovvero dalla conclusione della prima saga, che effettivamente è ben realizzata e mi fa dare anche un punteggio alto; è bella, anche i filler si ricollegano e quantomeno hanno il senso di introdurre un mondo e i suoi personaggi e farci vedere un po' di poteri fighi, ma poi? Poi il delirio, una serie di filler che più pallosi non si può, zeppi di fanservice manco fosse il paradiso di ero-sennin, che portano all'epilogo che riprende le fila della serie senza però averne il mordente (o una spiegazione, se è per questo: è così e basta).
Forse se dovessi suggerirlo a qualcuno gli direi di vedersi il primo arco narrativo e poi di passare direttamente all'episodio venti, non si perderebbe niente.
Dal punto di vista della grafica esso è ben fatto, le scene di combattimento sono fin belle e anche originali, anche se io avrei osato di più, ma il problema sono la trama e i personaggi.
Partiamo dai personaggi: intanto sono tutte un po' macchiette, e vabbè, questo è il meno, hanno la profondità e la caratterizzazione di un pesce lesso, e vabbè pure questo, non hanno manco un passato, e vabbè. Ma non si può andare avanti a vabbè, che diamine! Non ce n'è uno un po' più caratterizzato, un po' più profondo. Risparmio la protagonista, Mikoto, che quantomeno è cool, come direbbero gli inglesi, ma gli altri sono tendenti al frustrante, specialmente quella pervertita fanservice-ambulante di Kuroko. Uiharu, la donna con il cerchietto più stupido e fuori luogo della storia, non ho ancora capito perché esista e non mi interessa abbastanza come personaggio per approfondirla.
Salvo Ruiko 0 poteri, perché nella sua normalità ha un po' più di spessore, anche se la storia del "chi è senza poteri odia chi li ha" è un po' trita.
Gli altri personaggi sono ancora più insulsi, dalla tizia con il ventaglio che passa il tempo a vantarsi e perdere alla tizia dell'antiskill, per non parlare di Toma, che compare un episodio o due e sparisce nel nulla completamente dimenticato.
A dare il colpo di grazia è la trama, che proprio ha dei buchi grossi come un continente; partendo dal senso stesso dell'antiskill e del judjment, chiunque metterebbe a difesa della sua città un branco di mocciose delle medie con super poteri, chiunque! Sarebbe stato poco credibile persino fossero state delle superiori, ma delle medie proprio...
A questo si sommano un po' di altri buchi, che sono tutti (o quasi) dall'episodio 12 in poi, ovvero dalla conclusione della prima saga, che effettivamente è ben realizzata e mi fa dare anche un punteggio alto; è bella, anche i filler si ricollegano e quantomeno hanno il senso di introdurre un mondo e i suoi personaggi e farci vedere un po' di poteri fighi, ma poi? Poi il delirio, una serie di filler che più pallosi non si può, zeppi di fanservice manco fosse il paradiso di ero-sennin, che portano all'epilogo che riprende le fila della serie senza però averne il mordente (o una spiegazione, se è per questo: è così e basta).
Forse se dovessi suggerirlo a qualcuno gli direi di vedersi il primo arco narrativo e poi di passare direttamente all'episodio venti, non si perderebbe niente.