Recensione
Rainbow
10.0/10
10: non posso che dare il voto massimo a questa serie che mi ha toccato e commosso fin dentro l'anima. La serie è ambientata in un Giappone degli anni '50 e segue la storia di sei ragazzi che sono stati rinchiusi in un riformatorio, ognuno con delle colpe diverse da espiare. I sei avranno come compagno di cella un ragazzo più grande, che si trova dentro il riformatorio già da due anni. Inizialmente i sei ragazzi non andranno d'accordo con il compagno di cella, ma con il passare del tempo i sette diventeranno amici per la pelle e la trama dell'anime ruota proprio attorno al tema dell'amicizia. Non è la solita amicizia che si può trovare in un comune anime shounen, ma un qualcosa di molto più profondo e diverso, come sono diversi i temi trattati. Alle volte alcune scene dell'anime possono risultare eccessivamente "crude" ma, come specificato all'inizio di ogni episodio, questa violenza è volta a rappresentare fedelmente l'atmosfera di quel periodo.
La trama è coinvolgente ed emozionante (senza esagerare, quasi tutti e 26 gli episodi mi hanno commosso), la realizzazione tecnica è ottima, ma il punto forte è sicuramente rappresentato dalle musiche. Esse contribuiscono a rendere ancor più emozionante ogni scena, che si tratti di momenti tristi o divertenti. In definitiva (se non si fosse già capito) consiglio questo capolavoro a tutti coloro che in un anime cercano storie più mature e commoventi, e che cerchino qualcosa di diverso da un panorama nel quale ormai molto più spesso troviamo solo scazzottate senza senso farcite da filler ed enormi dosi di fanservice.
La trama è coinvolgente ed emozionante (senza esagerare, quasi tutti e 26 gli episodi mi hanno commosso), la realizzazione tecnica è ottima, ma il punto forte è sicuramente rappresentato dalle musiche. Esse contribuiscono a rendere ancor più emozionante ogni scena, che si tratti di momenti tristi o divertenti. In definitiva (se non si fosse già capito) consiglio questo capolavoro a tutti coloro che in un anime cercano storie più mature e commoventi, e che cerchino qualcosa di diverso da un panorama nel quale ormai molto più spesso troviamo solo scazzottate senza senso farcite da filler ed enormi dosi di fanservice.