Recensione
Tokyo Magnitude 8.0
9.0/10
Recensione di Mitsuki_92
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A Lucca 2012 Yamato Video presenta in anteprima "Tokyo Magnitude 8.0".
Sebbene conoscessi questo anime anche prima, avendo visto qualche AMV (Anime Music Video) su YouTube, e mi incuriosisse, alla fine non mi ero mai decisa a vederlo in versione sottotitolata: quale occasione migliore, se non quella della pubblicazione dei DVD, per recuperarlo? Sono andata praticamente sulla fiducia, e questa è stata ampiamente ripagata! 9 pieno!
La storia narra di una ragazzina di prima media, Mirai (che vuol dire "futuro"), annoiata da ciò che la circonda, stanca della monotonia della sua vita, delle continue incomprensioni tra i suoi genitori, delle continue domande ed attenzioni del fratello minore Yuki. Come compito durante le vacanze estive, le è stato dato un tema: descrivere come sarà la propria vita fra 10 anni. Lei non ne ha assolutamente idea, è così avvilita da arrivare ad odiare persino il suo nome, quello stesso nome tanto amato dal fratello. Nel giorno del compleanno della madre, Mirai è costretta ad accompagnarlo nell'isola artificiale di Odaiba, poiché la madre è troppo impegnata col lavoro; si recano lì dunque da soli, e sembrano cavarsela, se non fosse per un avvenimento inaspettato che sconvolgerà la loro esistenza: un terribile terremoto di magnitudo 8.0 della scala Richter!
"Tokyo Magnitude 8.0" è un anime di formazione: la protagonista crescerà psicologicamente con il passare degli episodi – non scordiamoci che è solo una bambina di 11 anni. Il personaggio ausiliario in questo processo formativo è la coraggiosa Mari, vedova, con una bimba di 4 anni, Hina, a carico. Il rapporto tra Mirai, Yuki e Mari si consoliderà molto durante il corso di tutta la storia, mentre altri personaggi entreranno in scena, tutti ben caratterizzati e con un loro perché.
Sarò molto franca: ciò che mi ha spaventato di questo anime è il realismo. "Dannatamente realistico, dannatamente realistico" era il mio pensiero fisso durante la visione (avvenuta in due soli giorni)! L'accuratezza nei dettagli dei luoghi è davvero sbalorditiva. Il character design non è stupefacente, è essenziale ed espressivo; il top sono le ambientazioni, e per una come me che è stata a Tokyo, anche ad Odaiba, alla Torre, mette i brividi. Qualche elemento fantastico non mancherà, e se sia proprio quella la chiave di lettura dell'intero anime, lo lascio decidere a voi. Qualche episodio è di passaggio, ma secondo me hanno tutti un loro perché, e me ne rendo conto solo ora a fine visione.
”Tokyo Magnitude 8.0” è un anime forte, incisivo, con una protagonista fuori dall'ordinario, che rende la serie molto interessante; non c'è nulla di scontato o lasciato al caso, è un anime davvero curato, che lascia spazio anche a qualche lacrima (più di una, per una come me). L'opening e l'ending sono ottime canzoni, davvero ben fatte! I valori trasmessi sono semplici: restare sempre uniti, mantenere a tutti i costi le promesse fatte, portandole a termine in qualunque modo. E poi ci sono i valori della famiglia, dell'amore fraterno, dell'amicizia... un concentrato in undici episodi, che ti smuove l'animo. Consiglio quest'anime a chi ha voglia di vedere un’opera seria, con profondi insegnamenti, con un ritmo lento e pacato, continuamente "turbato" da scosse di assestamento.
Sappiamo tutti che l'11 Marzo 2011 c'è stato davvero un terremoto in Giappone, con annesso tsunami, il che rende il realismo di questo anime, creato nel 2009, ancora più terribile. Non ho parole per commentare ciò, mi spiace solo veramente tanto.
Sebbene conoscessi questo anime anche prima, avendo visto qualche AMV (Anime Music Video) su YouTube, e mi incuriosisse, alla fine non mi ero mai decisa a vederlo in versione sottotitolata: quale occasione migliore, se non quella della pubblicazione dei DVD, per recuperarlo? Sono andata praticamente sulla fiducia, e questa è stata ampiamente ripagata! 9 pieno!
La storia narra di una ragazzina di prima media, Mirai (che vuol dire "futuro"), annoiata da ciò che la circonda, stanca della monotonia della sua vita, delle continue incomprensioni tra i suoi genitori, delle continue domande ed attenzioni del fratello minore Yuki. Come compito durante le vacanze estive, le è stato dato un tema: descrivere come sarà la propria vita fra 10 anni. Lei non ne ha assolutamente idea, è così avvilita da arrivare ad odiare persino il suo nome, quello stesso nome tanto amato dal fratello. Nel giorno del compleanno della madre, Mirai è costretta ad accompagnarlo nell'isola artificiale di Odaiba, poiché la madre è troppo impegnata col lavoro; si recano lì dunque da soli, e sembrano cavarsela, se non fosse per un avvenimento inaspettato che sconvolgerà la loro esistenza: un terribile terremoto di magnitudo 8.0 della scala Richter!
"Tokyo Magnitude 8.0" è un anime di formazione: la protagonista crescerà psicologicamente con il passare degli episodi – non scordiamoci che è solo una bambina di 11 anni. Il personaggio ausiliario in questo processo formativo è la coraggiosa Mari, vedova, con una bimba di 4 anni, Hina, a carico. Il rapporto tra Mirai, Yuki e Mari si consoliderà molto durante il corso di tutta la storia, mentre altri personaggi entreranno in scena, tutti ben caratterizzati e con un loro perché.
Sarò molto franca: ciò che mi ha spaventato di questo anime è il realismo. "Dannatamente realistico, dannatamente realistico" era il mio pensiero fisso durante la visione (avvenuta in due soli giorni)! L'accuratezza nei dettagli dei luoghi è davvero sbalorditiva. Il character design non è stupefacente, è essenziale ed espressivo; il top sono le ambientazioni, e per una come me che è stata a Tokyo, anche ad Odaiba, alla Torre, mette i brividi. Qualche elemento fantastico non mancherà, e se sia proprio quella la chiave di lettura dell'intero anime, lo lascio decidere a voi. Qualche episodio è di passaggio, ma secondo me hanno tutti un loro perché, e me ne rendo conto solo ora a fine visione.
”Tokyo Magnitude 8.0” è un anime forte, incisivo, con una protagonista fuori dall'ordinario, che rende la serie molto interessante; non c'è nulla di scontato o lasciato al caso, è un anime davvero curato, che lascia spazio anche a qualche lacrima (più di una, per una come me). L'opening e l'ending sono ottime canzoni, davvero ben fatte! I valori trasmessi sono semplici: restare sempre uniti, mantenere a tutti i costi le promesse fatte, portandole a termine in qualunque modo. E poi ci sono i valori della famiglia, dell'amore fraterno, dell'amicizia... un concentrato in undici episodi, che ti smuove l'animo. Consiglio quest'anime a chi ha voglia di vedere un’opera seria, con profondi insegnamenti, con un ritmo lento e pacato, continuamente "turbato" da scosse di assestamento.
Sappiamo tutti che l'11 Marzo 2011 c'è stato davvero un terremoto in Giappone, con annesso tsunami, il che rende il realismo di questo anime, creato nel 2009, ancora più terribile. Non ho parole per commentare ciò, mi spiace solo veramente tanto.