Recensione
BTOOOM!
7.0/10
Recensione di ReiRan->--@
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"Btooom!" si è sicuramente fatto seguire con piacere, non annoiando mai e coinvolgendo lo spettatore nella sua trama ad alta tensione. Il gioco di sopravvivenza attira sempre e - se la trama è gestita bene - difficilmente annoia. Qui però come nella versione animata di "Gantz" c'è la pecca di lasciare lo spettatore in sospeso, senza un vero e proprio finale. Gli studi hanno questo brutto viziaccio di animare opere ancora in corso - manga e light novel che siano - e quindi hanno due alternative: inventare di sana pianta una conclusione o lasciare tutto per aria. Noi ci caschiamo sempre, pur sapendolo, e ci rimaniamo davvero male: voglio sapere come continuano le vicende!
Al pari di "Gantz" viene dato molto risalto alle grazie della protagonista femminile. Se odiate il fan service provate a chiudere un occhio, perché l'anime in sé davvero non è male. Certo, storcerete il naso per alcune scene, specie in una di "bomba vs bombe"…
L'idea di partenza è davvero interessante e crudele: spedire in un gioco al massacro le persone odiate, dopo averlele nominate loro saranno prelevate e mandate in un paradisiaco e tropicale inferno a uccidersi a colpi di bombe. E voi chi ci mandereste?
Le bombe - dette "bim" - son di diversi tipi e la loro dotazione varia da giocatore a giocatore. Uccidi il tuo prossimo, rubi le sue bombe, e quando ne hai uccisi abbastanza puoi fuggire dall'isola? In una situazione del genere di tutti contro tutti si cercano alleanze, ma spesso gli alleati si rivoltano contro, pensando solo a salvare la propria pelle. La fiducia è davvero difficile da ottenere, il crollo psicologico è dietro l'angolo.
I personaggi inviati sull'isola sono psicopatici, veri delinquenti, ma anche persone normali, magari fraintese o che solo in alcuni aspetti delle loro vita possono aver provocato l'odio di qualcuno. Insomma, ognuno di noi può aver fatto "arrabbiare" qualcun altro nel corso della propria esistenza, quindi chiunque davvero potrebbe essere un candidato per questa poco ospitale isola.
Ma chi è che gestisce il gioco? Chi lo segue? E perché ha le stesse regole del popolare videogame "Btooom!"? L'anime non dà risposta a nessuna di queste domande. Piuttosto si concentra nell'introdurre e far morire in scontri più o meno adrenalinici i primi personaggi, ma soprattutto ci presenta la coppia di protagonisti: il neet e campione di videogiochi Sakamoto, e Himiko la traumatizzata liceale esposta a uno stupro di gruppo.
I sentimenti che lentamente sbocciano tra i due sono stati un altro elemento che mi ha portato a seguire con piacere quest'anime, non nascondo che un po' d'amore per gli anime mi invoglia ancora di più a seguirli.
In definitiva "Btooom!" mi è piaciuto, ma non posso andare oltre un 7 per via del fan service a gogò e del finale incompiuto. Non lo consiglio a chi odia i finali sospesi.
Al pari di "Gantz" viene dato molto risalto alle grazie della protagonista femminile. Se odiate il fan service provate a chiudere un occhio, perché l'anime in sé davvero non è male. Certo, storcerete il naso per alcune scene, specie in una di "bomba vs bombe"…
L'idea di partenza è davvero interessante e crudele: spedire in un gioco al massacro le persone odiate, dopo averlele nominate loro saranno prelevate e mandate in un paradisiaco e tropicale inferno a uccidersi a colpi di bombe. E voi chi ci mandereste?
Le bombe - dette "bim" - son di diversi tipi e la loro dotazione varia da giocatore a giocatore. Uccidi il tuo prossimo, rubi le sue bombe, e quando ne hai uccisi abbastanza puoi fuggire dall'isola? In una situazione del genere di tutti contro tutti si cercano alleanze, ma spesso gli alleati si rivoltano contro, pensando solo a salvare la propria pelle. La fiducia è davvero difficile da ottenere, il crollo psicologico è dietro l'angolo.
I personaggi inviati sull'isola sono psicopatici, veri delinquenti, ma anche persone normali, magari fraintese o che solo in alcuni aspetti delle loro vita possono aver provocato l'odio di qualcuno. Insomma, ognuno di noi può aver fatto "arrabbiare" qualcun altro nel corso della propria esistenza, quindi chiunque davvero potrebbe essere un candidato per questa poco ospitale isola.
Ma chi è che gestisce il gioco? Chi lo segue? E perché ha le stesse regole del popolare videogame "Btooom!"? L'anime non dà risposta a nessuna di queste domande. Piuttosto si concentra nell'introdurre e far morire in scontri più o meno adrenalinici i primi personaggi, ma soprattutto ci presenta la coppia di protagonisti: il neet e campione di videogiochi Sakamoto, e Himiko la traumatizzata liceale esposta a uno stupro di gruppo.
I sentimenti che lentamente sbocciano tra i due sono stati un altro elemento che mi ha portato a seguire con piacere quest'anime, non nascondo che un po' d'amore per gli anime mi invoglia ancora di più a seguirli.
In definitiva "Btooom!" mi è piaciuto, ma non posso andare oltre un 7 per via del fan service a gogò e del finale incompiuto. Non lo consiglio a chi odia i finali sospesi.