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7.0/10
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In primis credo di dover informare che sono una grande fan delle AKB48 e penso che l'anime sia più adatto a qualcuno che le segua o che almeno le conosca, anche perché ci sono momenti (superficiali) che mi "toccano" (come Chieri, doppiata da Watanabe Mayu che parla con Mayuyu, ovvero la vera Watanabe Mayu; sebbene sia una cosa insignificante mi ha fatto una strana impressione), però in ogni caso si può avere una piacevole visione anche per i non-fan.

Comunque, procedendo con ordine: "AKB0048" parla di un gruppo di idol che vengono considerate terroriste perché vanno contro alla legge del governo presente in quell'epoca, che vieta ogni tipo di intrattenimento. I membri del gruppo non sono quelle originali, ma ne hanno semplicemente ereditato il nome. Durante un concerto a Lancastar quattro delle protagoniste, da piccole, si erano ripromesse che un giorno anche loro sarebbero apparse sul palco delle AKB0048, infatti entreranno a far parte della settantasettesima generazione con lo scopo di diventare l'erede della propria idol preferita.
La trama è abbastanza originale, ma anche alquanto assurda per il fatto che difficilmente si può credere che delle idol, che cercano di portare gioia cantando, allo stesso tempo combattano con armi anch'esse assurde: scettri spara cuoricini, fiocchi paralizzanti e chi più ne ha più ne metta; un'eccezione va fatta per i mecha, che sono fatti abbastanza bene.

Il cast principale è composto da nove personaggi, appartenenti tutti alla settantasettesima generazione, tranne due che sono della settantacinquesima, tra cui spiccano soprattutto Nagisa (la solita ragazza imbranata che cerca di aiutare tutti) e Chieri (un po' tsundere, soprattutto con Nagisa e le sue amiche d'infanzia). Invece i membri ufficiali delle AKB0048 rispecchiano quasi perfettamente quelle vere.
Un altro fattore negativo è stato il character design, in cui si vede subito che c'è lo zampino dell'autore di "Macross Frontier" (per chi l'ha visto), in cui i personaggi principali hanno capelli di ogni colore e così "abbondanti" che sembrano zucchero filato. In più non si possono proprio vedere i cuoricini riflessi negli occhi e sui capelli; se l'autore pensava di rendere le ragazze più kawaii, credo proprio che lo abbia fatto nel modo sbagliato.

Riguardo al doppiaggio, sebbene sia la prima volta per le doppiatrici, hanno fatto un ottimo lavoro. Sono riuscite a far risaltare bene le emozioni dei personaggi tranne per una, Nagisa ovvero Iwata Karen: la sua voce non si associava bene al personaggio, aveva un timbro troppo grave e mi pareva tutto opaco.
Per quanto riguarda le canzoni, l'opening e l'ending non erano affatto male. Sono stati cantati da un unit chiamato NO NAME formatasi apposta per l'anime, di cui fanno parte le doppiatrici delle protagoniste. Invece le altre OST sono state presi dai vari singoli delle AKB48 e secondo me è stato associato bene il tema della canzone alle determinate scene, da quelle più spensierate a quelle più cool.

Riassumendo tutto, quest'anime ha avuto sia dei contro sia dei pro, come i messaggi positivi, che non mancano né nel corso della storia né nei testi delle canzoni. Bisogna aggiungere che ci sono un sacco di domande senza risposta, vicende troppo inverosimili e punti importanti che sono stati sviluppati troppo velocemente o non bene, ma sicuramente i rapporti che si sono creati fra i vari membri sono uno dei fattori che mi hanno fatto piacere molto la serie. Essa non è certamente un capolavoro, ma non è neanche una delle peggiori e, come ho detto precedentemente, è adatta a qualsiasi tipo di pubblico, ma molto probabilmente si ha un impatto maggiore se si è un fan delle idol.
Un 7 è più che sufficiente.