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9.0/10
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E meno male che questo anime è la versione addomesticata del manga! No, perché in appena dodici puntate si parla di omosessualità, incesto, lolicon, divorzio e praticamente ogni altro argomento scottante per i genitori con un bambino piccolo nella fase del "perchè?". Particolarmente dura la puntata cinque, dove una pacifica nonnina decide di far sparire tutti i suoi familiari perché la trattano male. In pratica, i "sogni" di cui si occupano le protagoniste sono la proiezione dei desideri inconsci delle persone che si rivolgono a loro. Più questi desideri sono proibiti e repressi, più cresce la loro forza, fino a quando si trasformano in incubi - akuma - che attaccano il mondo della realtà e trasformano il desiderio della persona in fatto reale, anche a costo di uccidere altre persone. Toko e Rinko intervengono per esorcizzare gli akuma e rimetterli sotto il controllo del sognatore, ma non possono distruggerli - solo il sognatore può decidere cosa fare del suo sogno. Ovviamente gli akuma traggono origine dal peggio dell'animo umano - invidia, paura, ossessioni varie - per cui le situazioni in cui le nostre esorciste devono operare sono spesso piuttosto scabrose. Tuttavia questo anime si presenta - formalmente - come un anime per bambini, il classico majokko con le maghette che si trasformano, tanti disegnini kawaii, ecc. Guardato distrattamente potrebbe quasi passare per roba tipo "Hamtaro", ma decisamente è da evitare la visione a minori non accompagnati. Il contrasto fra le tematiche affrontate e la "forma" dell'anime è talmente forte che non posso fare a meno di pensare che l'intera operazione sia stata concepita come una satira del genere majokko. Ad ogni modo, buona visione a tutti.