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6.0/10
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"Devil May Cry" è l'anime tratto dall'omonimo videogioco per console molto famoso nel periodo in cui uscì questa serie.
Contrariamente a quanto si può pensare, non tratta ciò che viene raccontato nel videogame, ma cerca di creare una nuova trama.

Il personaggio principale ovviamente è Dante, figlio di un demone e di un'umana, all'opera durante il suo lavoro che naturalmente non è lo spazzino o l'idraulico, ma il cacciatore di demoni. Nel fare ciò, utilizzerà le sue solite armi: le pistole artigianali Ebony e Ivory e la spada Rebellion, donatagli dal padre. Oltre al protagonista, ci sono anche altri personaggi che arricchiscono la trama: Morrison, informatore e datore di lavoro di Dante; Patty, dolce ragazza che, dopo essere stata salvata, cerca di essergli utile; Trish, demone una volta amico di Dante; e Lady, quasi una strozzina nei confronti del demone, che sarà costretto ad accettare dei lavori per pagare i debiti.
La trama degli episodi è scarna e monotona poiché consiste nel dare dei lavori a Dante, che puntualmente ucciderà il demone di turno, quindi ogni episodio risulta indipendente dall'altro. Solo verso la fine della serie ci sarà un collegamento che comunque non convince più di tanto.

Tecnicamente non lo trovo malvagio. I disegni sono puliti e vengono ben definiti e ovviamente gli ambienti sono sempre tetri e oscuri, come ci si poteva aspettare.
Le colonne sonore sono ottime, soprattutto l'opening, una canzone metallara, che carica e spinge più volentieri alla visualizzazione.
Quest'anime non è un capolavoro di originalità e non sorprende in nessun aspetto e talvolta la visione risulta noiosa a causa della ripetitività delle vicende narrate. Non posso dargli che un 6.