Recensione
Prima di vedere quest'anime non avevamo mai pensato all'esistenza della "sindrome da seconda media", però in effetti posso rivedermici: anche io in quella fascia d'età avevo le mie fisse e le mie manie assurde più disparate, poi scomparse con l'avanzare inesorabile del tempo quasi senza che me ne fossi accorto.
Proprio su questo si basa la trama di quest'anime: il protagonista è Togashi Yuuta alle prese con il suo primo giorno di liceo, dopo essersi lasciato alle spalle la sindrome da seconda media che lo aveva accompagnato per tutte le scuole medie portandolo a isolarsi dai suoi coetanei e fare cose assurde. Così decide di cominciare una nuova vita al liceo, dove nessuno lo conosce e può lasciarsi alle spalle il suo oscuro passato e uniformasi agli altri pur di apparire normale. Ma, ahimè per lui, i suoi piani vengono sconvolti dalla comparsa di Takanashi Rikka, una sua compagna di classe ancora affetta dalla sindrome di seconda media, che conoscendo il segreto di Yuuta lo coinvolge subito nella creazione di un club da cui lui non può tirarsi indietro.
La trama si sviluppa attorno a un clima divertente, i momenti divertenti si sprecano durante le prime puntate fin da subito senza mai essere ripetitivi o banali, con il procedere della trama l'atmosfera si fa più seria, ma senza abbandonare mai del tutto il lato comico, così anche il lato serio e sentimentale dell'anime è veramente apprezzabile e riesce a coinvolgerti appieno. Forse con un po' più di puntate si sarebbe potuto rendere meglio.
I personaggi (almeno quelli principali) sono ben caratterizzati, possiamo vedere il loro maturare, ma anche il loro voler restare attaccati alla fantasia per tutto lo svolgimento dell'anime; soprattutto Rikka mi ha lasciato sorpreso sotto quest'aspetto. Per quanto riguarda il chara è decisamente in stile moe e molti possono essere scettici riguardo a questo, ma questo secondo me è un esempio di moe ben fatto e si adatta perfettamente ai personaggi.
Dal punto di vista tecnico quest'anime può vantare delle animazioni stupende della KyoAni, che raggiungono il loro apice nelle scene immaginarie di combattimento tra i personaggi, rese anche interessanti e divertenti da alcuni elementi particolari e dal contrasto con la realtà. Anche la grafica è molto curata, almeno io non ho notato particolari difetti o cali. Buone sono le musiche, con insert song e OST davvero azzeccate, che riescono a rendere memorabili alcune scene.
Infine il mio voto è 9, perché possono apparire troppo distaccate le prime e le ultime puntate per via del cambio di atmosfera che si ha, ma nulla di sconvolgente e forse con qualche puntata in più anche questo problema sarebbe scomparso.
Proprio su questo si basa la trama di quest'anime: il protagonista è Togashi Yuuta alle prese con il suo primo giorno di liceo, dopo essersi lasciato alle spalle la sindrome da seconda media che lo aveva accompagnato per tutte le scuole medie portandolo a isolarsi dai suoi coetanei e fare cose assurde. Così decide di cominciare una nuova vita al liceo, dove nessuno lo conosce e può lasciarsi alle spalle il suo oscuro passato e uniformasi agli altri pur di apparire normale. Ma, ahimè per lui, i suoi piani vengono sconvolti dalla comparsa di Takanashi Rikka, una sua compagna di classe ancora affetta dalla sindrome di seconda media, che conoscendo il segreto di Yuuta lo coinvolge subito nella creazione di un club da cui lui non può tirarsi indietro.
La trama si sviluppa attorno a un clima divertente, i momenti divertenti si sprecano durante le prime puntate fin da subito senza mai essere ripetitivi o banali, con il procedere della trama l'atmosfera si fa più seria, ma senza abbandonare mai del tutto il lato comico, così anche il lato serio e sentimentale dell'anime è veramente apprezzabile e riesce a coinvolgerti appieno. Forse con un po' più di puntate si sarebbe potuto rendere meglio.
I personaggi (almeno quelli principali) sono ben caratterizzati, possiamo vedere il loro maturare, ma anche il loro voler restare attaccati alla fantasia per tutto lo svolgimento dell'anime; soprattutto Rikka mi ha lasciato sorpreso sotto quest'aspetto. Per quanto riguarda il chara è decisamente in stile moe e molti possono essere scettici riguardo a questo, ma questo secondo me è un esempio di moe ben fatto e si adatta perfettamente ai personaggi.
Dal punto di vista tecnico quest'anime può vantare delle animazioni stupende della KyoAni, che raggiungono il loro apice nelle scene immaginarie di combattimento tra i personaggi, rese anche interessanti e divertenti da alcuni elementi particolari e dal contrasto con la realtà. Anche la grafica è molto curata, almeno io non ho notato particolari difetti o cali. Buone sono le musiche, con insert song e OST davvero azzeccate, che riescono a rendere memorabili alcune scene.
Infine il mio voto è 9, perché possono apparire troppo distaccate le prime e le ultime puntate per via del cambio di atmosfera che si ha, ma nulla di sconvolgente e forse con qualche puntata in più anche questo problema sarebbe scomparso.