Recensione
Fresh Pretty Cure
7.0/10
Recensione di Hijodelmundo94
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<b>Attenzione! Contiene spoiler!</b>
Il titolo "Fresh PreCure!" prometteva un rinnovamento e, forse, c'è stato, ma solo rispetto a quelle che oramai erano le caratteristiche della saga in sé. Dopo le coppie indivisibili Nagisa/Honoka e Saki/Mai, dopo il gruppo di eroine PreCure 5!, alquanto scialbo a detta di molti, ecco un gruppo di amiche e ballerine in erba: le Fresh Pretty Cure. La protagonista Love Momozono ricorda molto, specie nelle vesti di guerriera (Peach, Cure dell'Amore), la regina degli shoujo Sailor Moon, ma risulta essere meno pigra. Le altre incarnano stereotipi vecchi e nuovi: 'nuova' la Cure di colore blu, guerriera della speranza, che si presenta come una ragazza sicura di sé e dalla dubbia eleganza (una 'Minako' meno simpatica e più concreta); la combattente gialla (Pine, Cure della preghiera), beneducata e gentile, amante degli animali, ci rimanda un po' al personaggio di Melody di "Doremì", anche per via del colore. Ultima, ma non per importanza, una fanciulla dal fascino un po' dark: la guerriera della passione, Cure Passion. Quest'ultima ricorda vagamente il quarto elemento delle Angel Fighters di "Wedding Peach", la fredda e matura Scarlet/Salvia, ma risulta essere molto più insicura, specie quando entra a far parte del gruppo di eroine.
Nonostante si tratti di un anime diretto più che altro a delle bambine, la serie Fresh riesce a unire i pregi di anime come "Bishoujo Senshi Sailor Moon" e "Wedding Peach" e a personalizzarli attraverso sotto-trame e colpi di scena abbastanza buoni. Belli sono gli episodi in cui vengono messe in luce le difficoltà d'interazione fra le ragazze, carine le gag e gradevoli i personaggi secondari. Le quattro ragazze, quattordicenni, vivono in un quartiere vivace e colorato, e hanno persino degli spasimanti. Daisuke, fratello minore di Miyuki (idol che canta e balla la sigla di chiusura "You make me happy!" e che, inoltre, impartisce lezioni di danza alle protagoniste), si innamora di Love, alla quale rivela i suoi sentimenti nelle battute finali della stagione e che, sfortunatamente, non riceve una risposta concreta. Nemico assoluto è Lord Moebius (Maestro Moebius nel doppiaggio nostrano a cura della Bibi.it), un personaggio freddo e brutale, sovrano del mondo parallelo di Labyrint. Quest'essere, tramite i suoi scagnozzi, tenta di impossessarsi di Infinity, la memoria infinita che potrebbe aprirgli le porte al dominio su tutti i mondi esistenti. I suoi fedeli servitori, Eas (poi Cure Passion), Wester e Soular, nel corso della storia entrano in contatto con gli esseri umani e riscoprono quei sentimenti che avevano perso insieme all'intero popolo di Labyrint.
Una storia convincente, anche se a tratti un po' infantile, ma simbolica (si pensi al quadrifoglio, "clover" in inglese, che sarà il simbolo portante della serie) e affascinante, in cui traspaiono anche temi cupi, primo su tutti l'alienazione degli esseri umani di fronte al progresso inarrestabile della tecnologia. Al di là di un numero rilevante di episodi disegnati in maniera appena accettabile, i colori e le animazioni restano belle e coinvolgenti.
Insomma, le "Fresh Pretty Cure!" sono le degne eredi di Sailor Moon, anche se in una chiave più infantile e semplicistica. Un 7 se lo merita tutto.
Il titolo "Fresh PreCure!" prometteva un rinnovamento e, forse, c'è stato, ma solo rispetto a quelle che oramai erano le caratteristiche della saga in sé. Dopo le coppie indivisibili Nagisa/Honoka e Saki/Mai, dopo il gruppo di eroine PreCure 5!, alquanto scialbo a detta di molti, ecco un gruppo di amiche e ballerine in erba: le Fresh Pretty Cure. La protagonista Love Momozono ricorda molto, specie nelle vesti di guerriera (Peach, Cure dell'Amore), la regina degli shoujo Sailor Moon, ma risulta essere meno pigra. Le altre incarnano stereotipi vecchi e nuovi: 'nuova' la Cure di colore blu, guerriera della speranza, che si presenta come una ragazza sicura di sé e dalla dubbia eleganza (una 'Minako' meno simpatica e più concreta); la combattente gialla (Pine, Cure della preghiera), beneducata e gentile, amante degli animali, ci rimanda un po' al personaggio di Melody di "Doremì", anche per via del colore. Ultima, ma non per importanza, una fanciulla dal fascino un po' dark: la guerriera della passione, Cure Passion. Quest'ultima ricorda vagamente il quarto elemento delle Angel Fighters di "Wedding Peach", la fredda e matura Scarlet/Salvia, ma risulta essere molto più insicura, specie quando entra a far parte del gruppo di eroine.
Nonostante si tratti di un anime diretto più che altro a delle bambine, la serie Fresh riesce a unire i pregi di anime come "Bishoujo Senshi Sailor Moon" e "Wedding Peach" e a personalizzarli attraverso sotto-trame e colpi di scena abbastanza buoni. Belli sono gli episodi in cui vengono messe in luce le difficoltà d'interazione fra le ragazze, carine le gag e gradevoli i personaggi secondari. Le quattro ragazze, quattordicenni, vivono in un quartiere vivace e colorato, e hanno persino degli spasimanti. Daisuke, fratello minore di Miyuki (idol che canta e balla la sigla di chiusura "You make me happy!" e che, inoltre, impartisce lezioni di danza alle protagoniste), si innamora di Love, alla quale rivela i suoi sentimenti nelle battute finali della stagione e che, sfortunatamente, non riceve una risposta concreta. Nemico assoluto è Lord Moebius (Maestro Moebius nel doppiaggio nostrano a cura della Bibi.it), un personaggio freddo e brutale, sovrano del mondo parallelo di Labyrint. Quest'essere, tramite i suoi scagnozzi, tenta di impossessarsi di Infinity, la memoria infinita che potrebbe aprirgli le porte al dominio su tutti i mondi esistenti. I suoi fedeli servitori, Eas (poi Cure Passion), Wester e Soular, nel corso della storia entrano in contatto con gli esseri umani e riscoprono quei sentimenti che avevano perso insieme all'intero popolo di Labyrint.
Una storia convincente, anche se a tratti un po' infantile, ma simbolica (si pensi al quadrifoglio, "clover" in inglese, che sarà il simbolo portante della serie) e affascinante, in cui traspaiono anche temi cupi, primo su tutti l'alienazione degli esseri umani di fronte al progresso inarrestabile della tecnologia. Al di là di un numero rilevante di episodi disegnati in maniera appena accettabile, i colori e le animazioni restano belle e coinvolgenti.
Insomma, le "Fresh Pretty Cure!" sono le degne eredi di Sailor Moon, anche se in una chiave più infantile e semplicistica. Un 7 se lo merita tutto.