Recensione
Fresh Pretty Cure
6.0/10
"Fresh Pretty Cure" (da me chiamata anche "Il rosa colpisce ancora", "La vendetta dei codini biondi" o "Codename: Rosa 2 la vendetta") è la sesta serie dell'ormai decennale saga Pretty Cure, prodotta da Toei Animation e che continua tutt'oggi ad avere incredibile successo in Giappone.
C'è un cambio di protagoniste questa volta, purtroppo non troveremo più le Pretty Cure 5, ma la quattordicenne Love Momozono e le sue amiche Miki e Inori, rispettivamente Cure Peach, la guerriera dell'amore, Cure Berry, la guerriera della speranza e Cure Pine, la guerriera della preghiera. A loro si aggiungerà nel corso degli episodi una misteriosa quarta combattente...
Le vicende sono ambientate nella vivace cittadina di Clover Town, il nemico questa volta sono i malvagi Labyrinth al servizio del grande e crudele Maestro Moebius, il quale è alla ricerca della cosiddetta Infinity per avere il controllo di tutti i mondi paralleli. Per farlo deve raccogliere, attraverso i suoi fedeli tirapiedi, l'infelicità dagli esseri umani, riempiendo così il "Misuratore d'infelicità".
La trama ricorda molto i maho shoujo degli anni '90 e ci sono, come di consueto, le varie trasformazioni piene di luci e colori, con le protagoniste che stavolta pattinano o ballano e i soliti combattimenti molto fisici, marchio di fabbrica di questa saga. Abbiamo le due abituali mascotte, incarnate dal furetto Tarte e dalla piccola, dolce Chiffon.
Nonostante questa serie sia tanto osannata e acclamata tra i fan del majokko e tra gli stessi fan di Pretty Cure, essa presenta diversi difetti che non me l'hanno fatta piacere troppo. Qual è il più grande punto debole di Fresh? Ovviamente la protagonista rosa, dai biondi codini, dal cuore grande e dall'altrettanto grandi coraggio e sbadataggine. Così come in molti altri majokko sentai, l'eroina rosa principale è quella che surclassa le sue compagne, cosa che accade anche qui in "Fresh Pretty Cure". Di Love Momozono conosceremo vita, morte e miracoli, la maggior parte dei personaggi secondari non si legherà più a lei che a ogni altro, sarà la prima ad avere i power-up dopo una decina di episodi tutti incentrati su di lei, sarà quella più utile e forte in combattimento e l'unica di cui ci sarà dato conoscere perfino la vita sentimentale. Perché tutto questo? Ma ovviamente perché Love ha il potere, ovvero il colore rosa abbinato ai codini biondi! Cosa potevate mai aspettarvi da una protagonista con simili caratteristiche?
Povera Miki/Cure Berry, a cui toccheranno sì e no 3-4 episodi in tutta la serie, nonostante sia una ragazza concreta, tosta, matura e contemporaneamente modaiola e un po' frivola, di certo molto più interessante di Cure Peach. Cure Pine se la cava un po' meglio, ma anche lei avrebbe potuto avere più spazio.
Ovviamente questo sbilanciamento non renderà le nostre eroine un vero gruppo (tranne in pochi rari casi). Cure Peach sconfigge, il 90 % delle volte, gli avversari da sola e spesso le risulteranno più d'aiuto i personaggi secondari di turno su cui verte l'episodio rispetto alle sue compagne. Dimenticatevi, spettatori di Nozomi Yumehara, rosa Pretty Cure delle due serie precedenti che era il collante del suo gruppo e che, di volta in volta, permetteva alle sue compagne di brillare di luce propria, dimenticatevi della parità tra eroine: con Fresh si ritorna alla discriminazione in base al colore purtroppo.
Dimenticatevi anche delle coinvolgenti love story tra i personaggi, in Fresh esse o sono appena accennate o sono gestite male, in particolar modo nel finale. Dimenticatevi la maturazione del trio in base alla conoscenza graduale, all'amicizia nascente, perché qui Love, Miki e Inori sono già migliori amiche e il loro legame non verrà mai approfondito come, ad esempio, lo fu quello tra Nozomi e Rin in passato.
Cos'è che salva questa serie dalla bocciatura allora? Semplice: i cattivi! Conosceremo forse i migliori cattivi di tutta la saga (inferiori forse solo a Michiru e Kaoru di Splashstar), per la prima volta assisteremo a lotte e strategie di nemici intelligenti.
Chi non si è mai chiesto perché in un majokko il nemico aspetta che le protagoniste si trasformino? Bene, i Labyrinth tenteranno di rubare il Linkrun (il cellulare che serve alla trasformazione delle guerriere).
Perché i cattivi non si alleano e distruggono le guerriere? Beh, in Fresh in alcuni episodi lo faranno, ottenendo anche ottimi risultati almeno inizialmente. Ma non si limitano a questo: Soular, ad esempio, durante le sue apparizioni, attuerà sempre strategie diaboliche che metteranno sempre in seria difficoltà le protagoniste; Wester, invece, risulterà essere un personaggio talmente spassoso e divertente da salvare anche alcune puntate non proprio esaltanti. Moebius, il villan finale, avrà una storia molto interessante alle spalle, sarà ottimamente caratterizzato e non agirà alla membro di segugio solo perché gli hanno affibbiato la parte di boss. E che dire poi di Setsuna/Eas? Lei è l'unico personaggio che riesce a spiccare e a farsi amare e notare, senza farsi offuscare dal potere rosa di Love, l'unica che avrà molti episodi in cui la si vedrà crescere, maturare, esporre i propri timori, le proprie paure, i propri sogni, verranno approfonditi i suoi rapporti con gli altri personaggi, privilegio riservato alla sola Cure Peach e di cui Miki e Inori godono per pochi episodi.
"Fresh Pretty Cure", insomma, è una serie che si regge solo grazie a degli splendidi nemici, alle animazioni, alle musiche, ai colori. Avrà anche una cittadina realistica con abitanti realistici, renderà più partecipi i genitori delle ragazze, ma deluderà per il gruppo di guerriere. A che serve quindi avere un ottimo contorno, se il piatto principale poi è carente?
Voto finale: 6,5.
C'è un cambio di protagoniste questa volta, purtroppo non troveremo più le Pretty Cure 5, ma la quattordicenne Love Momozono e le sue amiche Miki e Inori, rispettivamente Cure Peach, la guerriera dell'amore, Cure Berry, la guerriera della speranza e Cure Pine, la guerriera della preghiera. A loro si aggiungerà nel corso degli episodi una misteriosa quarta combattente...
Le vicende sono ambientate nella vivace cittadina di Clover Town, il nemico questa volta sono i malvagi Labyrinth al servizio del grande e crudele Maestro Moebius, il quale è alla ricerca della cosiddetta Infinity per avere il controllo di tutti i mondi paralleli. Per farlo deve raccogliere, attraverso i suoi fedeli tirapiedi, l'infelicità dagli esseri umani, riempiendo così il "Misuratore d'infelicità".
La trama ricorda molto i maho shoujo degli anni '90 e ci sono, come di consueto, le varie trasformazioni piene di luci e colori, con le protagoniste che stavolta pattinano o ballano e i soliti combattimenti molto fisici, marchio di fabbrica di questa saga. Abbiamo le due abituali mascotte, incarnate dal furetto Tarte e dalla piccola, dolce Chiffon.
Nonostante questa serie sia tanto osannata e acclamata tra i fan del majokko e tra gli stessi fan di Pretty Cure, essa presenta diversi difetti che non me l'hanno fatta piacere troppo. Qual è il più grande punto debole di Fresh? Ovviamente la protagonista rosa, dai biondi codini, dal cuore grande e dall'altrettanto grandi coraggio e sbadataggine. Così come in molti altri majokko sentai, l'eroina rosa principale è quella che surclassa le sue compagne, cosa che accade anche qui in "Fresh Pretty Cure". Di Love Momozono conosceremo vita, morte e miracoli, la maggior parte dei personaggi secondari non si legherà più a lei che a ogni altro, sarà la prima ad avere i power-up dopo una decina di episodi tutti incentrati su di lei, sarà quella più utile e forte in combattimento e l'unica di cui ci sarà dato conoscere perfino la vita sentimentale. Perché tutto questo? Ma ovviamente perché Love ha il potere, ovvero il colore rosa abbinato ai codini biondi! Cosa potevate mai aspettarvi da una protagonista con simili caratteristiche?
Povera Miki/Cure Berry, a cui toccheranno sì e no 3-4 episodi in tutta la serie, nonostante sia una ragazza concreta, tosta, matura e contemporaneamente modaiola e un po' frivola, di certo molto più interessante di Cure Peach. Cure Pine se la cava un po' meglio, ma anche lei avrebbe potuto avere più spazio.
Ovviamente questo sbilanciamento non renderà le nostre eroine un vero gruppo (tranne in pochi rari casi). Cure Peach sconfigge, il 90 % delle volte, gli avversari da sola e spesso le risulteranno più d'aiuto i personaggi secondari di turno su cui verte l'episodio rispetto alle sue compagne. Dimenticatevi, spettatori di Nozomi Yumehara, rosa Pretty Cure delle due serie precedenti che era il collante del suo gruppo e che, di volta in volta, permetteva alle sue compagne di brillare di luce propria, dimenticatevi della parità tra eroine: con Fresh si ritorna alla discriminazione in base al colore purtroppo.
Dimenticatevi anche delle coinvolgenti love story tra i personaggi, in Fresh esse o sono appena accennate o sono gestite male, in particolar modo nel finale. Dimenticatevi la maturazione del trio in base alla conoscenza graduale, all'amicizia nascente, perché qui Love, Miki e Inori sono già migliori amiche e il loro legame non verrà mai approfondito come, ad esempio, lo fu quello tra Nozomi e Rin in passato.
Cos'è che salva questa serie dalla bocciatura allora? Semplice: i cattivi! Conosceremo forse i migliori cattivi di tutta la saga (inferiori forse solo a Michiru e Kaoru di Splashstar), per la prima volta assisteremo a lotte e strategie di nemici intelligenti.
Chi non si è mai chiesto perché in un majokko il nemico aspetta che le protagoniste si trasformino? Bene, i Labyrinth tenteranno di rubare il Linkrun (il cellulare che serve alla trasformazione delle guerriere).
Perché i cattivi non si alleano e distruggono le guerriere? Beh, in Fresh in alcuni episodi lo faranno, ottenendo anche ottimi risultati almeno inizialmente. Ma non si limitano a questo: Soular, ad esempio, durante le sue apparizioni, attuerà sempre strategie diaboliche che metteranno sempre in seria difficoltà le protagoniste; Wester, invece, risulterà essere un personaggio talmente spassoso e divertente da salvare anche alcune puntate non proprio esaltanti. Moebius, il villan finale, avrà una storia molto interessante alle spalle, sarà ottimamente caratterizzato e non agirà alla membro di segugio solo perché gli hanno affibbiato la parte di boss. E che dire poi di Setsuna/Eas? Lei è l'unico personaggio che riesce a spiccare e a farsi amare e notare, senza farsi offuscare dal potere rosa di Love, l'unica che avrà molti episodi in cui la si vedrà crescere, maturare, esporre i propri timori, le proprie paure, i propri sogni, verranno approfonditi i suoi rapporti con gli altri personaggi, privilegio riservato alla sola Cure Peach e di cui Miki e Inori godono per pochi episodi.
"Fresh Pretty Cure", insomma, è una serie che si regge solo grazie a degli splendidi nemici, alle animazioni, alle musiche, ai colori. Avrà anche una cittadina realistica con abitanti realistici, renderà più partecipi i genitori delle ragazze, ma deluderà per il gruppo di guerriere. A che serve quindi avere un ottimo contorno, se il piatto principale poi è carente?
Voto finale: 6,5.