Recensione
Fate/stay night
4.0/10
Devo innanzitutto dire che io ho visto prima "Fate/Zero" di "Fate/Stay Night" ed è forse questo che mi ha portato a un giudizio così negativo nei confronti del secondo. Fatto sta che a mio parere questo è un anime molto ma molto mediocre paragonato a "Fate/Zero", ma procediamo con ordine.
La trama ha come base la guerra per il Santo Graal: sette maghi rievocano sette anime eroiche per combattere tra di loro; solo l'ultima coppia sopravvissuta vincerà la guerra e potrà esprimere un desiderio, che il Santo Graal esaudirà. Ora, già le basi sembrano un po' essere sconvolte dai primi episodi, dove si dice che per evocare un servant occorre un preciso rituale, ma Saber in pratica viene evocata per caso, senza reliquia e cose così.
Emiya Shirou è un ragazzo normale che è stato adottato da Kiritsugu Emiya, che lo ha allevato dopo averlo trovato in mezzo alle macerie che derivano dalla conclusione della precedente guerra del Santo Graal. Tuttavia quando la storia inizia Kiritsugu è già morto. Shirou è amico di Matou Sakura, una ragazza calma e gentile che lo aiuta sempre con le faccende di casa. Un giorno, dopo la scuola, Matou Shinji, fratello maggiore di Sakura, chiede a Shirou di pulire il doujo al suo posto e quest'ultimo, o per stupidità o per eccessiva bontà, decide di assecondarlo. Proprio quando stava per andare a casa assiste a uno scontro tra servant e la guerra ha una regola fondamentale: nessun umano deve venire a conoscenza della stessa, quindi bisogna uccidere i testimoni. Una dei master è Tohsaka Rin, compagna di classe di Shirou, che non vorrebbe eliminarlo, tuttavia l'altro servant non vuole farselo sfuggire e lo uccide all'interno dell'edificio. Rin lo trova e usando un gioiello particolare riesce a riportarlo in vita. Ma non finisce qui, perché il servant si è accorto che il testimone è ancora vivo e tornerà per finire l'opera, per poi ritrovarsi davanti l'apparizione di un servant dal nulla, di cui Shirou diventerà master. I due servant iniziano così una breve battaglia (che contiene già un fatto nonsense). Per varie circostanze alla fine il servant si trova costretto a fuggire. Dopo Rin e Shirou decidono di diventare alleati e lei gli spiega tutte le regole della guerra. Non proseguo oltre, ma alla fine si incontreranno tutti gli altri servant e verranno quasi tutti sconfitti.
I personaggi sono mediocri e alcune associazioni classe-servant sono assolutamente prive di senso (non le elenco per evitare gli spoiler sulle loro identità). Pochi sono i personaggi che si salvano: Archer, Kotomine Kirei e un altro di cui non voglio rivelare l'identità. Per il resto sono i soliti stereotipi, ma forse qui ancora più stereotipati, soprattutto Shirou, il solito protagonista incapace che si ritrova in una situazione spiacevole e indesiderata, che vuole salvare tutti e non vuole uccidere nessuno, e Saber, che perde tutta l'autorità e la psicologia che ha in "Fate/Zero".
La grafica non è molto bella e manca completamente del senso di prospettiva, appiattendo anche le scene di battaglia e così facendo le sminuisce anche. I colori sono molto spenti. Gli scenari sono per lo più notturni.
La colonna sonora è abbastanza carina, ma nulla di più.
Commento personale: non so se avrei guardato "Fate/Zero" se avessi visto prima questo... È pieno di cose assurde e inutili, di personaggi inutili e distrugge anche i pochi personaggi che sembravano fighi. Non spoilero, ma foderi che compaiono all'improvviso, sette in un colpo, mana infinito e simili... Questo mi ha fatto molto innervosire. Ha elementi molto più shounen e non contiene praticamente nulla di seinen o qualcosa che possa anche solo lontanamente assomigliare a un discorso serio e non banale. Il 4 è solo per bontà, avrei dato anche volentieri un 3, ma lo faccio solo per Kirei e un altro personaggio.
La trama ha come base la guerra per il Santo Graal: sette maghi rievocano sette anime eroiche per combattere tra di loro; solo l'ultima coppia sopravvissuta vincerà la guerra e potrà esprimere un desiderio, che il Santo Graal esaudirà. Ora, già le basi sembrano un po' essere sconvolte dai primi episodi, dove si dice che per evocare un servant occorre un preciso rituale, ma Saber in pratica viene evocata per caso, senza reliquia e cose così.
Emiya Shirou è un ragazzo normale che è stato adottato da Kiritsugu Emiya, che lo ha allevato dopo averlo trovato in mezzo alle macerie che derivano dalla conclusione della precedente guerra del Santo Graal. Tuttavia quando la storia inizia Kiritsugu è già morto. Shirou è amico di Matou Sakura, una ragazza calma e gentile che lo aiuta sempre con le faccende di casa. Un giorno, dopo la scuola, Matou Shinji, fratello maggiore di Sakura, chiede a Shirou di pulire il doujo al suo posto e quest'ultimo, o per stupidità o per eccessiva bontà, decide di assecondarlo. Proprio quando stava per andare a casa assiste a uno scontro tra servant e la guerra ha una regola fondamentale: nessun umano deve venire a conoscenza della stessa, quindi bisogna uccidere i testimoni. Una dei master è Tohsaka Rin, compagna di classe di Shirou, che non vorrebbe eliminarlo, tuttavia l'altro servant non vuole farselo sfuggire e lo uccide all'interno dell'edificio. Rin lo trova e usando un gioiello particolare riesce a riportarlo in vita. Ma non finisce qui, perché il servant si è accorto che il testimone è ancora vivo e tornerà per finire l'opera, per poi ritrovarsi davanti l'apparizione di un servant dal nulla, di cui Shirou diventerà master. I due servant iniziano così una breve battaglia (che contiene già un fatto nonsense). Per varie circostanze alla fine il servant si trova costretto a fuggire. Dopo Rin e Shirou decidono di diventare alleati e lei gli spiega tutte le regole della guerra. Non proseguo oltre, ma alla fine si incontreranno tutti gli altri servant e verranno quasi tutti sconfitti.
I personaggi sono mediocri e alcune associazioni classe-servant sono assolutamente prive di senso (non le elenco per evitare gli spoiler sulle loro identità). Pochi sono i personaggi che si salvano: Archer, Kotomine Kirei e un altro di cui non voglio rivelare l'identità. Per il resto sono i soliti stereotipi, ma forse qui ancora più stereotipati, soprattutto Shirou, il solito protagonista incapace che si ritrova in una situazione spiacevole e indesiderata, che vuole salvare tutti e non vuole uccidere nessuno, e Saber, che perde tutta l'autorità e la psicologia che ha in "Fate/Zero".
La grafica non è molto bella e manca completamente del senso di prospettiva, appiattendo anche le scene di battaglia e così facendo le sminuisce anche. I colori sono molto spenti. Gli scenari sono per lo più notturni.
La colonna sonora è abbastanza carina, ma nulla di più.
Commento personale: non so se avrei guardato "Fate/Zero" se avessi visto prima questo... È pieno di cose assurde e inutili, di personaggi inutili e distrugge anche i pochi personaggi che sembravano fighi. Non spoilero, ma foderi che compaiono all'improvviso, sette in un colpo, mana infinito e simili... Questo mi ha fatto molto innervosire. Ha elementi molto più shounen e non contiene praticamente nulla di seinen o qualcosa che possa anche solo lontanamente assomigliare a un discorso serio e non banale. Il 4 è solo per bontà, avrei dato anche volentieri un 3, ma lo faccio solo per Kirei e un altro personaggio.