Recensione
Steins;Gate
10.0/10
Sarà capitato un po' a tutti di leggere di "Titor", quello che nel 2000 su vari blog diceva di venire dal futuro, che nel 2036 ci sarebbe stata una guerra mondiale che avrebbe sterminato 5 miliardi di persone, mettendo in mezzo il CERN di Ginevra e le teorie sui buchi neri, sull'oligopolio che si instaurerà per dominare il mondo tramite le macchine del tempo... quello che su dieci previsioni fatte ne ha azzeccate un paio per puro fattore C. Bene, sembrerebbe proprio una storia da Spielberg, eppure né Hollywood né nessun altro si è mosso per portare sul grande schermo questa stravagante storia. Aspettate un attimo, non proprio tutti sono stati con le mani in mano. Anzi, per la verità, due aziende giapponesi (5pb. e Nitroplus) hanno deciso di sfruttare questa storia per crearne una tutta loro, riplasmando gli elementi di cui disponevano per darne un senso del tutto innovativo, una nuova storia che si svilupperà inizialmente come un videogioco ADV per Xbox 360 e PS3, e che successivamente diverrà semplicemente uno degli anime più amato e seguito degli ultimi tempi, "Steins;Gate".
Rintaro "Hōōin Kyōma" Okabe adora definirsi uno scienziato pazzo, vive in una stanza che ha adibito a laboratorio per la ricerca e la costruzione di quelli che lui chiama gadget avveniristici, servendosi dell'aiuto di Mayuri, una cosplayer che lavora in un caffè moe, e di Itaru "Daru" Hashida, un hacker smanettone. Un giorno Rintaro, partecipando a una conferenza scientifica sullo studio di una possibile macchina del tempo, fa la conoscenza della brillante Kurisu Makise, una giovane e bellissima scienziata prodigio che, attratta dalla bizzarria di Rintaro, si lascia incuriosire dagli esperimenti che questi conduce, entrando di fatto a far parte della sua equipe come membro ufficiale. Fortunosamente i quattro, apportando delle modifiche a un forno a microonde per realizzarne un nuovo gadget avveniristico, inciampano nella epocale scoperta di una rudimentale macchina del tempo, scoprendo che possono inviare sms nel passato e cambiare conseguentemente le sorti del futuro. Ma questa scoperta è troppo grande per loro, il butterfly effect e le attenzioni dei potenti sono concrete minacce che si nascondono dietro a ogni angolo...
Siamo in un thriller-psicologico, un'opera sci-fi curata fino agli spasmi maniacali, una perfezione nei dettagli e nell'evoluzione degli eventi che rasenta la follia. Un anime dove non sono le immagini a essere forti, ma sarà la trama stessa a farvi accapponare la pelle; dovrete riuscire a star dietro a tutto senza trascurare niente, anche perché una volta visti i primi venti minuti, sarete presi come ostaggi dalla vostra stessa empatia. Non c'è traccia di perdita di tempo, tutto va a 3000, ovviamente nemmeno l'ombra di un filler o break pubblicitari. Ventiquattro episodi, ventiquattro tesori; assolutamente da vedere, assolutamente da ricordare. Penso che nemmeno Woody Allen (se facesse cartoni animati) sarebbe stato capace di fare di meglio, e lo dico con molta naturalezza.
Rintaro "Hōōin Kyōma" Okabe adora definirsi uno scienziato pazzo, vive in una stanza che ha adibito a laboratorio per la ricerca e la costruzione di quelli che lui chiama gadget avveniristici, servendosi dell'aiuto di Mayuri, una cosplayer che lavora in un caffè moe, e di Itaru "Daru" Hashida, un hacker smanettone. Un giorno Rintaro, partecipando a una conferenza scientifica sullo studio di una possibile macchina del tempo, fa la conoscenza della brillante Kurisu Makise, una giovane e bellissima scienziata prodigio che, attratta dalla bizzarria di Rintaro, si lascia incuriosire dagli esperimenti che questi conduce, entrando di fatto a far parte della sua equipe come membro ufficiale. Fortunosamente i quattro, apportando delle modifiche a un forno a microonde per realizzarne un nuovo gadget avveniristico, inciampano nella epocale scoperta di una rudimentale macchina del tempo, scoprendo che possono inviare sms nel passato e cambiare conseguentemente le sorti del futuro. Ma questa scoperta è troppo grande per loro, il butterfly effect e le attenzioni dei potenti sono concrete minacce che si nascondono dietro a ogni angolo...
Siamo in un thriller-psicologico, un'opera sci-fi curata fino agli spasmi maniacali, una perfezione nei dettagli e nell'evoluzione degli eventi che rasenta la follia. Un anime dove non sono le immagini a essere forti, ma sarà la trama stessa a farvi accapponare la pelle; dovrete riuscire a star dietro a tutto senza trascurare niente, anche perché una volta visti i primi venti minuti, sarete presi come ostaggi dalla vostra stessa empatia. Non c'è traccia di perdita di tempo, tutto va a 3000, ovviamente nemmeno l'ombra di un filler o break pubblicitari. Ventiquattro episodi, ventiquattro tesori; assolutamente da vedere, assolutamente da ricordare. Penso che nemmeno Woody Allen (se facesse cartoni animati) sarebbe stato capace di fare di meglio, e lo dico con molta naturalezza.