Recensione
Pioggia di ricordi
10.0/10
"Omohide poro poro" è un film di Isao Takahata prodotto nel 1991 dallo Studio Ghibli. E' di sicuro l'opera massima di Takahata.
Narra le vicende di una office lady ventisettenne, Taeko Okajima, che, durante le vacanze estive, ospitata in campagna dalla famiglia di suo cognato, ricorderà le sue esperienze infantili. Ricordi che l'aiuteranno a capire ciò che vuole veramente dalla vita e a trovare l'amore.
E' ispirato all'omonimo manga di Hotaru Okamoto e Yuko Tone. Il manga, però, narra solo le vicende della Taeko bambina. Takahata, quindi, per dare continuità ai vari brani del manga ha inventato la Taeko adulta. Non a caso il titolo in italiano sarebbe "Gocce di memoria" o "Ricordi goccia a goccia", infatti i ricordi nel film sono come delle grandi gocce che si infrangono nella narrazione.
A mio parere è un' anime perfetto. Sia a livello di sceneggiatura sia a livello di regia. Migliore persino del precedente "Una tomba per le lucciole", film struggente con una storia stupenda ma, forse, registicamente inferiore.
In Omohide poro poro l'alternanza relatà-ricordo è perfetta, la trama scorre senza alcun intoppo e in tal modo si riesce ad entrare nell'animo stesso della protagonista. Dopo aver visto il film sembra di conoscere la protagonista come se fosse una vera conoscente.
Registicamente parlando, l'apice lo raggiungiamo con i titoli di coda. Immagini e musica si alternano in maniera perfetta, con la bambina Taeko che spinge la se stessa adulta a fare la scelta che le avrebbe cambiato la vita. Il tutto con in sottofondo un bellissimo brano dal titolo "Ai ha Hana, Kimi ha Sono Tane".
Molto bella è stata la scelta di disegnare gli sfondi delle scene riguardanti il presente diversi dalle scene riguardanti il passato. La rappresentazione del presente è densa di colori, i paesaggi, come in tutti i film Ghibli, sono ineccepibili, sembra veramente di vivere nelle campagne giapponesi. Nelle rappresentazioni del passato venogno usati colori meno accesi, quasi degli acquerelli, con i personaggi ben definiti e gli sfondi a sfumare.
Sinceramente, non riesco a trovare il punto debole di questo film. E' al pari dei grandi capolavori firmati Studio Ghibli, come "La città incantata" e "Il castello errante di Howl". Il problema, forse, è che non è una classica sceneggiatura da film d'animazione, è molto più accostabile ad un film con persone in carne ed ossa e di conseguenza fuori dal Giappone non è stato visto come un prodotto potenzialmente valido. Basta pensare che in Italia non è stato ancora distribuito. Tutto questo è un vero peccato.
Io do 10 ad "Omohide poro poro" solo perchè non posso dare di più!
Narra le vicende di una office lady ventisettenne, Taeko Okajima, che, durante le vacanze estive, ospitata in campagna dalla famiglia di suo cognato, ricorderà le sue esperienze infantili. Ricordi che l'aiuteranno a capire ciò che vuole veramente dalla vita e a trovare l'amore.
E' ispirato all'omonimo manga di Hotaru Okamoto e Yuko Tone. Il manga, però, narra solo le vicende della Taeko bambina. Takahata, quindi, per dare continuità ai vari brani del manga ha inventato la Taeko adulta. Non a caso il titolo in italiano sarebbe "Gocce di memoria" o "Ricordi goccia a goccia", infatti i ricordi nel film sono come delle grandi gocce che si infrangono nella narrazione.
A mio parere è un' anime perfetto. Sia a livello di sceneggiatura sia a livello di regia. Migliore persino del precedente "Una tomba per le lucciole", film struggente con una storia stupenda ma, forse, registicamente inferiore.
In Omohide poro poro l'alternanza relatà-ricordo è perfetta, la trama scorre senza alcun intoppo e in tal modo si riesce ad entrare nell'animo stesso della protagonista. Dopo aver visto il film sembra di conoscere la protagonista come se fosse una vera conoscente.
Registicamente parlando, l'apice lo raggiungiamo con i titoli di coda. Immagini e musica si alternano in maniera perfetta, con la bambina Taeko che spinge la se stessa adulta a fare la scelta che le avrebbe cambiato la vita. Il tutto con in sottofondo un bellissimo brano dal titolo "Ai ha Hana, Kimi ha Sono Tane".
Molto bella è stata la scelta di disegnare gli sfondi delle scene riguardanti il presente diversi dalle scene riguardanti il passato. La rappresentazione del presente è densa di colori, i paesaggi, come in tutti i film Ghibli, sono ineccepibili, sembra veramente di vivere nelle campagne giapponesi. Nelle rappresentazioni del passato venogno usati colori meno accesi, quasi degli acquerelli, con i personaggi ben definiti e gli sfondi a sfumare.
Sinceramente, non riesco a trovare il punto debole di questo film. E' al pari dei grandi capolavori firmati Studio Ghibli, come "La città incantata" e "Il castello errante di Howl". Il problema, forse, è che non è una classica sceneggiatura da film d'animazione, è molto più accostabile ad un film con persone in carne ed ossa e di conseguenza fuori dal Giappone non è stato visto come un prodotto potenzialmente valido. Basta pensare che in Italia non è stato ancora distribuito. Tutto questo è un vero peccato.
Io do 10 ad "Omohide poro poro" solo perchè non posso dare di più!