Recensione
Kuroko no Basket
8.0/10
Recensione di SweetBeast
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Questa serie anime ha avuto un effetto drogante su di me. Un episodio ne chiamava un altro e visionati tutti e 25, alla fine, ne ho sentito davvero la mancanza.
Si tratta di un anime sul basket, permeato dai classici messaggi sportivi di fondo: lo spirito di squadra, la determinazione a non arrendersi, l'impegno costante contrapposto al talento e la voglia di migliorarsi. Nulla di nuovo, eppure il modo in cui è raccontato mi è piaciuto moltissimo, forse grazie anche ai personaggi che sono qualcosa che mi ha colpito profondamente. Sarà l'agevolazione di avere una squadra di soli cinque elementi, ma le personalità sono davvero ben delineate. Le partite sono davvero entusiasmanti e mi sono spesso ritrovata a fare il tifo fino all'ultimo secondo. Ovviamente, ci sono le tipiche esagerazioni sportive da shonen, ma nulla di traumatico sostanzialmente, anzi, è stato spesso divertente e piacevole scoprire cosa avrebbero combinato Kuroko, Kagamine e gli altri fenomeni. Questo collegamento attraverso la Generazione dei Miracoli diventa davvero un pretesto intelligente per seguire le vicende di ciascuno ed affezionarcisi. Incredibile come gli avversari del Seirin non si percepiscano davvero tali: si respira una forte competizione, ma alla fine prevale il rispetto e il grande amore per il basket. Persino con Aomine si crea una sorta di empatia, grazie ai flash passati, e si è così ancor più speranzosi in una sua sconfitta. Peccato davvero la storia si arresti senza l'entrata in campo degli ultimi due della Generazione, soprattutto del misterioso Akashi. Te li fanno assaporare senza darteli in pasto!
Lo consiglio davvero a tutti coloro che amano gli anime sportivi.
Si tratta di un anime sul basket, permeato dai classici messaggi sportivi di fondo: lo spirito di squadra, la determinazione a non arrendersi, l'impegno costante contrapposto al talento e la voglia di migliorarsi. Nulla di nuovo, eppure il modo in cui è raccontato mi è piaciuto moltissimo, forse grazie anche ai personaggi che sono qualcosa che mi ha colpito profondamente. Sarà l'agevolazione di avere una squadra di soli cinque elementi, ma le personalità sono davvero ben delineate. Le partite sono davvero entusiasmanti e mi sono spesso ritrovata a fare il tifo fino all'ultimo secondo. Ovviamente, ci sono le tipiche esagerazioni sportive da shonen, ma nulla di traumatico sostanzialmente, anzi, è stato spesso divertente e piacevole scoprire cosa avrebbero combinato Kuroko, Kagamine e gli altri fenomeni. Questo collegamento attraverso la Generazione dei Miracoli diventa davvero un pretesto intelligente per seguire le vicende di ciascuno ed affezionarcisi. Incredibile come gli avversari del Seirin non si percepiscano davvero tali: si respira una forte competizione, ma alla fine prevale il rispetto e il grande amore per il basket. Persino con Aomine si crea una sorta di empatia, grazie ai flash passati, e si è così ancor più speranzosi in una sua sconfitta. Peccato davvero la storia si arresti senza l'entrata in campo degli ultimi due della Generazione, soprattutto del misterioso Akashi. Te li fanno assaporare senza darteli in pasto!
Lo consiglio davvero a tutti coloro che amano gli anime sportivi.