Recensione
Hyouka
7.0/10
"Hyouka" è un anime molto discusso, ma se posso dire la mia l'origine delle critiche può provenire da una sola cosa: da cosa ci si aspetta. Proprio così, perché nella maggioranza delle critiche che mi è capitato di vedere c'era scritto che non c'è azione. Non so bene cosa possa aver spinto ad aspettarsi dell'azione da uno slice of life, ma credo che, proprio perché "Hyouka" vuole essere di questo genere, sia impossibile aspettarsi una trama profonda e intricata.
"Hyouka" è uno di quegli anime composto da episodi auto-conlcusivi, ci sono solo pochi archi narrativi che comprendono più di un episodio. Una particolarità di quest'anime è che viene spesso definito di genere mystery e slice of life, due generi che sembrano quasi impossibili da unire, ma invece "Hyouka" ci è riuscito con risultati anche abbastanza positivi.
I misteri da risolvere infatti non riguardano grandi criminali e omicidi sanguinosi, ma solo piccole curiosità sulla vita quotidiana. Ci si chiede perché un libro viene preso in prestito dalla biblioteca e riportato il giorno stesso senza essere stato letto (sarebbe impossibile date le dimensioni del volume), ad esempio.
Come già detto, le critiche riguardano la mancanza di azione o il dilungarsi sui ragionamenti teorici dei personaggi, ma sinceramente mi sembra che questi due "difetti" siano peculiari dei due generi che "Hyouka" vuole trattare, quindi se non siete in grado di apprezzare un episodio in cui ci sono solo due personaggi che parlano e ragionano su un mistero senza mai muoversi dalla stanza in cui si trovano, forse non siete pronti fino in fondo a questo genere.
Tema di fondo dell'anime è probabilmente il cambiamento, che avviene con una naturalezza disarmante. Diciamocelo: siamo tutti abituati a vedere cambiamenti anche molto rapidi nei vari personaggi delle storie che guardiamo di solito, non capita quasi mai di vedere una storia che segua i tempi naturali e reali della maturazione psicologica.
Ebbene, "Hyouka" lo fa. I quattro personaggi principali cambiano con una gradualità naturale che quasi non ci fa rendere conto di come siano diversi dal primo episodio all'ultimo.
Il mio voto però non è troppo alto perché all'inizio la storia ha faticato un po' a decollare: nei primi episodi i personaggi erano un po' piatti e alcuni sembravano addirittura inutili e fastidiosi. Andando avanti però hanno dimostrato di avere una complessità che me li ha fatti apprezzare tutti, persino la criticatissima Chitanda ha assunto uno spessore per me.
Inoltre alcuni episodi avevano una risoluzione dei casi troppo forzata e quindi non mi hanno presa.
Non ho trovato eccellente la colonna sonora, ma ho apprezzato molto la grafica e soprattutto la regia, che è a dir poco eccellente.
In conclusione, se siete in grado di apprezzare interi episodi in cui non succede assolutamente nulla, se non avete paura di osservare solo il cambiamento e la maturazione di quattro ragazzi attraverso la loro vita quotidiana e questi piccoli misteri, potrete apprezzare "Hyouka" senza problemi; se invece non ne siete in grado dovreste evitare quest'anime.
"Hyouka" è uno di quegli anime composto da episodi auto-conlcusivi, ci sono solo pochi archi narrativi che comprendono più di un episodio. Una particolarità di quest'anime è che viene spesso definito di genere mystery e slice of life, due generi che sembrano quasi impossibili da unire, ma invece "Hyouka" ci è riuscito con risultati anche abbastanza positivi.
I misteri da risolvere infatti non riguardano grandi criminali e omicidi sanguinosi, ma solo piccole curiosità sulla vita quotidiana. Ci si chiede perché un libro viene preso in prestito dalla biblioteca e riportato il giorno stesso senza essere stato letto (sarebbe impossibile date le dimensioni del volume), ad esempio.
Come già detto, le critiche riguardano la mancanza di azione o il dilungarsi sui ragionamenti teorici dei personaggi, ma sinceramente mi sembra che questi due "difetti" siano peculiari dei due generi che "Hyouka" vuole trattare, quindi se non siete in grado di apprezzare un episodio in cui ci sono solo due personaggi che parlano e ragionano su un mistero senza mai muoversi dalla stanza in cui si trovano, forse non siete pronti fino in fondo a questo genere.
Tema di fondo dell'anime è probabilmente il cambiamento, che avviene con una naturalezza disarmante. Diciamocelo: siamo tutti abituati a vedere cambiamenti anche molto rapidi nei vari personaggi delle storie che guardiamo di solito, non capita quasi mai di vedere una storia che segua i tempi naturali e reali della maturazione psicologica.
Ebbene, "Hyouka" lo fa. I quattro personaggi principali cambiano con una gradualità naturale che quasi non ci fa rendere conto di come siano diversi dal primo episodio all'ultimo.
Il mio voto però non è troppo alto perché all'inizio la storia ha faticato un po' a decollare: nei primi episodi i personaggi erano un po' piatti e alcuni sembravano addirittura inutili e fastidiosi. Andando avanti però hanno dimostrato di avere una complessità che me li ha fatti apprezzare tutti, persino la criticatissima Chitanda ha assunto uno spessore per me.
Inoltre alcuni episodi avevano una risoluzione dei casi troppo forzata e quindi non mi hanno presa.
Non ho trovato eccellente la colonna sonora, ma ho apprezzato molto la grafica e soprattutto la regia, che è a dir poco eccellente.
In conclusione, se siete in grado di apprezzare interi episodi in cui non succede assolutamente nulla, se non avete paura di osservare solo il cambiamento e la maturazione di quattro ragazzi attraverso la loro vita quotidiana e questi piccoli misteri, potrete apprezzare "Hyouka" senza problemi; se invece non ne siete in grado dovreste evitare quest'anime.