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Dopo un mese dalla visione mi appresto a parlare del fenomeno del 2012, ovvero "Sword Art Online". Per molti un autentico capolavoro, per altri una delle cose più atroci mai viste nella storia degli anime. Solitamente, quando mi imbatto in prodotti dove c'è una così netta divisione, riscontro sempre che la verità sta nel mezzo. Ma qui c'è l'eccezione, infatti "Sword Art Online" è uno dei peggiori anime visti finora.
Premetto che "Sword Art Online" non è totalmente da buttare. Ha un buon comparto grafico, come del resto la maggior parte dei prodotti contemporanei, e un comparto audio non fra i migliori, ma che fa il suo lavoro. Ha anche una buona idea di partenza, con i personaggi che rimangono bloccati in un MMO e devono finire il gioco per liberarsi, con l'aggiunta che chi muore dentro Sword Art Online muore nella realtà. Veramente buono, poteva uscirne un survival con potenziale molto alto. Peccato per come hanno gestito le cose, trasformandolo in un harem con un pizzico di ecchi, combattimenti di serie B e sentimentalismi di serie Z. Senza contare poi i time-skip casuali, e che dal quindicesimo episodio in poi non si parlerà più di Sword Art Online.

Partiamo appunto parlando della prima saga, composta dai primi quattordici episodi, dove se ne possono salvare cinque, mentre i restanti sono filler. Kirito e Asuna che cucinano coniglio, Kirito e Asuna che vanno in vacanza, e molto altro. Per non parlare del fatto che per metà episodi il nostro protagonista conosce sempre una nuova ragazza e questa senza nessun motivo si innamorerà in ogni caso del nostro protagonista. Il 90% dei personaggi sono inutili, visto che appariranno in una puntata ed entro la fine della stessa non si vedranno più. La morte che subiscono alcuni lascia indifferenti, visto che il personaggio è cosi poco approfondito che non cambia nulla ai fini della storia. E i combattimenti? Meglio che cambiate serie, visto che la maggior parte dei combattimenti non li faranno nemmeno vedere, facendo perdere tutto l'approccio survival che poteva avere la serie. Il cervello dei personaggi è pessimo, visto che dicono A e poi fanno B. Esempio? Kirito dice che il suo obiettivo principale è finire il gioco più presto possibile e dieci secondi dopo decide che vuole rimanere nel gioco per sempre, poi passano altri dieci secondi e ritorna all'idea di finire il gioco, e alla fine va a fare una cosa assurda tipo andare a pescare. Passando all'antagonista, poi, si arriva all'apoteosi: il cattivo ha imprigionato persone nel gioco per anni e le ha lasciate morire per nessun motivo, dato che nemmeno lui si ricorda perché ha fatto questo. Insomma, è tutto un polpettone di roba di contorno all'amore di Kirito e Asuna. Tutto troppo insensato, tutto troppo confusionario. Da 1 senza nemmeno pensarci.

Dal quindicesimo episodio la svolta: nuovo gioco, nuovo antagonista, nuovo personaggio che affiancherà Kirito. In questa parte, al posto di Asuna, ci sarà la sorella/cugina di Kirito ad aiutarlo, e indovinate un po' che succede? Sì, si innamora di lui. Il gioco passa da un mondo dove le lotte erano sul piano fisico a uno dove si lotta con la magia, e infatti tutti i personaggi saranno fate. Questa seconda parte è nettamente superiore alla prima, anche se ci troveremo di fronte a ricercatori che, come avatar di gioco, hanno delle lumache giganti che fanno tentacle rape, e un antagonista che vuole violentare una ragazza in coma. Per il resto, almeno in questa parte c'è una trama continua senza insensati time-skip di anni e nemmeno troppi personaggi inutili come nella prima parte. Questo non toglie che, al massimo della bontà, la seconda saga sia un bellissimo 3.

Quindi, che dire di "Sword Art Online"? Se cercate un buon survival, virate su altro. Qualcosa per cui commuovervi? Cambiate serie. Qualcosa con bei personaggi approfonditi? Non sono certamente qui. Insomma, non c'è nulla di interessante in questo polpettone indigesto. Dal mio punto di vista è sconsigliatissimo; non fate il mio errore, c'è di meglio da guardare in giro.