Recensione
Si sente il mare
5.0/10
Eccomi qui a scrivere una recensione che non mi sarei mai aspettato da me. Visto che per la prima volta darò un'insufficienza ad un anime dello Studio Ghibli.
"Ocean Waves" è il primo film dello Studio dove non troviamo alla regia né Miyazaki né Takahata ed è l'unico film destinato unicamente alla televisione e non alla proiezione cinematografica. Il regista è Tomomi Mochizuki, che ha lavorato in opere non di secondo piano come "Kimagure Orange Road" e "Ranma 1/2". Purtroppo in "Ocean Waves" non è riuscito ad ottenere un buon risultato.
La sceneggiatura è tratta dall'omonimo romanzo della scrittrice Saeko Himuro. Una trama abbastanza scontata. C'è una bella raggazza, altezzosa e viziata, trasferitasi da Tokyo con la mamma dopo il divorzio con il padre, che farà innamorare due ragazzi. Guarda caso questi ragazzi sono amici per la pelle e per lei litigheranno, salvo poi far pace alla fine. Naturalmente uno dei due, il protagonista Taku Morisaki, alla fine coronerà il sogno di mettersi insieme alla bella ragazza, che, proprio alla fine, non risulterà più essere né altezzosa né viziata.
Il problema non è la trama scontata. Ad esempio, "Kimagure Orange Road" ha una trama quasi identica, lì c'era un ragazzo appena trasferito conteso da due amiche del cuore. Il problema è lo sviluppo della storia. Uno sviluppo che non c'è. Morisaki e la bella Rikako si parleranno si e no tre o quattro volte in tutto il film, tenendo conto della quasi inesistente loquacità di lei. L'apice si raggiunge con un a mio parere ridicolo viaggio a Tokyo fatto dai due protagonisti. Quando la storia sembrava farsi interessante, arrivati al litigio tra i due amici, ci ritroviamo di fronte ad un balzo temporale improbabile. Si passa dagli anni delle superiori al primo anno di college, dove tutto ormai si è risolto o si sta per risolvere. Per dirla tutta il balzo temporale è dovuto ad un flash back iniziato nelle prime fasi del film, il problema è che il ritorno al presente non doveva assolutamente esserci in quel momento.
Questa, per me, è la peggiore sceneggiatura proposta dallo Studio Ghibli. Senza mordente e molto piatta.
Tecnicamente è accettabile. La colonna sonora ben fatta, il character design abbastanza ben definito e i paesaggi comunque notevoli. Tenendo conto che era un prodotto per la tv, molto probabilmente, il budget non era proprio il massimo, quindi qualche pecca a livello tecnico può essere giustificata.
E' un film mediocre, che comunque consiglio agli appassionati dello Studio Ghibli, ma chi è in cerca semplicemente di un anime di spessore può fare a meno di vederlo.
"Ocean Waves" è il primo film dello Studio dove non troviamo alla regia né Miyazaki né Takahata ed è l'unico film destinato unicamente alla televisione e non alla proiezione cinematografica. Il regista è Tomomi Mochizuki, che ha lavorato in opere non di secondo piano come "Kimagure Orange Road" e "Ranma 1/2". Purtroppo in "Ocean Waves" non è riuscito ad ottenere un buon risultato.
La sceneggiatura è tratta dall'omonimo romanzo della scrittrice Saeko Himuro. Una trama abbastanza scontata. C'è una bella raggazza, altezzosa e viziata, trasferitasi da Tokyo con la mamma dopo il divorzio con il padre, che farà innamorare due ragazzi. Guarda caso questi ragazzi sono amici per la pelle e per lei litigheranno, salvo poi far pace alla fine. Naturalmente uno dei due, il protagonista Taku Morisaki, alla fine coronerà il sogno di mettersi insieme alla bella ragazza, che, proprio alla fine, non risulterà più essere né altezzosa né viziata.
Il problema non è la trama scontata. Ad esempio, "Kimagure Orange Road" ha una trama quasi identica, lì c'era un ragazzo appena trasferito conteso da due amiche del cuore. Il problema è lo sviluppo della storia. Uno sviluppo che non c'è. Morisaki e la bella Rikako si parleranno si e no tre o quattro volte in tutto il film, tenendo conto della quasi inesistente loquacità di lei. L'apice si raggiunge con un a mio parere ridicolo viaggio a Tokyo fatto dai due protagonisti. Quando la storia sembrava farsi interessante, arrivati al litigio tra i due amici, ci ritroviamo di fronte ad un balzo temporale improbabile. Si passa dagli anni delle superiori al primo anno di college, dove tutto ormai si è risolto o si sta per risolvere. Per dirla tutta il balzo temporale è dovuto ad un flash back iniziato nelle prime fasi del film, il problema è che il ritorno al presente non doveva assolutamente esserci in quel momento.
Questa, per me, è la peggiore sceneggiatura proposta dallo Studio Ghibli. Senza mordente e molto piatta.
Tecnicamente è accettabile. La colonna sonora ben fatta, il character design abbastanza ben definito e i paesaggi comunque notevoli. Tenendo conto che era un prodotto per la tv, molto probabilmente, il budget non era proprio il massimo, quindi qualche pecca a livello tecnico può essere giustificata.
E' un film mediocre, che comunque consiglio agli appassionati dello Studio Ghibli, ma chi è in cerca semplicemente di un anime di spessore può fare a meno di vederlo.