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Sinceramente non sono mai stato un fan delle trasposizioni in anime dei videogiochi. Motivo? Perché in gran parte dei casi si rivelano essere semplicemente delle commercialate, incapaci di rendere giustizia all'opera originale. E Devil Survivor 2, secondo me, rientra perfettamente in questa definizione.

La trama è molto bizzarra nelle premesse (un app per smartphone che ti permette di far evolvere ed evocare, facendone il download, dei demoni da usare in combattimento nel mondo reale?! Ma cos'è, una versione dark di Pokemon?), i personaggi sono i soliti che ti aspetteresti da un rpg della serie Shin Megami Tensei. Il protagonita che si erge a salvatore della razza umana, i suoi amici con problemi esistenziali, un discreto numero di personaggi secondari di scarsa importanza e l'immancabile antagonista amico/nemico. E tutto sommato non sarebbe neanche tanto malaccio se non fosse per una generale sensazione di lentezza e mancanza di mordente, che fa calare sempre più l'interesse dello spettatore, nel susseguirsi delle puntate, piuttosto che fare il contrario.

In particolare, si sente la mancanza di:
- personaggi dotati di forte carisma;
- approfondimento del loro passato (c'è n'è qualche cenno giusto per l'antagonista);
- sviluppo di relazioni amorose (che in qualche caso vengono appena appena accennate, per poi disperdersi nel nulla più assoluto);
- eventi particolarmente significativi e colpi di scena, capaci di "calamitare" l'attenzione dello spettatore;
- una sceneggiatura dai ritmi più sostenuti e interessanti;
- qualche spiegazione in più sulla provenienza e identità dei misteriosi invasori, sulle loro motivazioni, ecc. Troppe, troppe domande lasciate in sospeso.

Insomma, quando dopo aver finito di vedere una puntata di un cartone, non si ha la benché minima voglia di vederne la successiva, secondo me gli autori hanno fallito totalmente. Come volevasi dimostrare: decisamente meglio il videogioco.