Recensione
"Devil Survivor 2" è l'adattamento anime di un videogioco a turni sviluppato dalla Atlus famosa per il brand Shin Megami Tensei, che ha già visto animare e proiettare sul piccolo schermo anche "Persona 4" appena due anni addietro. Partiamo quindi dal presupposto che questo prodotto non è per nulla originale, anzi è molto più giovane del citato Persona il quale a sua volta prende ispirazione da un noto manga, la terza (in poi) parte da " Le bizzarre avventure di Jojo" con l'idea degli stand. Per cui possiamo partire sottolineando che la vicenda "non è" originale e che questo vale nel contesto di una valutazione, anzi ciò è un'arma a doppio taglio perché se usata male è ancor più grave, si aveva il piatto già pronto e lo si è rovinato con il contorno. Ma ora esplichiamo bene cosa intendo per aver già tutto pronto ed averlo semplicemente riscaldato malamente.
La storia ruota attorno ad un liceale di nome Hibiki il quale insieme al suo amico Daichi in una giornata come le altre, viene improvvisamente trasportato volente o no, nella dura realtà dei fatti; nascosto a tutto il genere umano, pare che prima o poi sarebbero dovute esserci sette giornate di giudizio universale, sotto forma di strani esseri chiamati Septentriones, che si abbatteranno sul Giappone uno al giorno appunto, per una settimana di fila. I ragazzi in metropolitana vengono miracolosamente salvati da quello che pare il fato, gira appunto tra ragazzi uno strano sito che annuncia la morte dei tuoi amici mandandoti un video tramite telefonino quando essa è sul punto di realizzarsi. Poco prima dell'attacco del nemico i due insieme ad una studentessa lì per caso di nome Nitta, ricevono questo filmato che li inquadra durante lo scoppio della metropolitana, e quando ciò accade misteriosamente, riescono ad evocare dai propri telefoni dei demoni. Questo punto accomuna "Devil Survivor" con "Persona" ed altri prodotti della Atlus, in un modo o nell'altro vengono evocati gli stessi esseri, infatti, tutti o quasi quelli che vedremo, sono anche nel videogioco citato così come nella versione anime (Cerberus, Byakko, Black Frost ecc...). L'unica cosa appunto originale può considerarsi l'evocazione tramite telefono, ma nulla di eclatante. Comunque i ragazzi scopriranno di avere questo potere d'evocazione e così entreranno in un'organizzazione statale poi divenuta indipendente con lo scopo di evitare tale disastro, almeno così pare inizialmente. A capo di questa organizzazione c'è Yamato con il classico ruolo ambiguo del "buono o non buono?" che sta tutta all'interpretazione dello spettatore. Per ovvie ragioni di spoiler, non andrò oltre questo riassunto che reputo comunque più che sufficiente dato che lo schema degli episodi e fin troppo lineare, inizialmente stra lento che poi marcia improvvisamente in avanti forse lasciando troppo poco spazio a scene che avrei visto con più importanza. Ho previsto qualsiasi colpo di scena, le avventure sono state intrise del classico scenario degli amici che vincono su tutto e tutti, non posso dire che nulla mi abbia veramente fatta rimanere con il fiato sospeso, la trama ed il suo concretizzarsi è assolutamente bocciato, e pensare che c'è chi ha criticato Persona 4, questo è assolutamente peggio! Perché il fatto che sia preso da un videogioco, non significa che non possa avere potenzialità, ma che anzi la pappa l'avevano pronta, bastava solo crearci su una storia simile con degli sviluppi più avvincenti e con dei personaggi decenti. Perché in un gioco te ne rendi meno conto, sei tu che guidi l'azione... ma in un anime?
Hibiki non ha carattere, se non fosse per cinque minuti sul finale della serie sarebbe il classico perfettino senza senso; intelligente, evoca i più forti perché è il protagonista, tutti gli vogliono bene anche se dice solo l'ovvio e piagnucola qua e là, ovviamente lui è nel giusto e nel cattivo è Yamato, guai se qualcuno la pensa sbagliata a lui, piega a sé persino le spighe di grano, e tu vorresti solo riempirlo di ceffoni da quanto è inutile ai fini di uno sviluppo psicologico e di interesse, per quanto sia impossibile l'esistenza di un essere così piatto e privo di scopi che non siano fotocopiati dagli obbiettivi di altri 1000 classici eroi anime. Insopportabile quanto nel protagonista non ci sia indole, una pedina da muovere per far si che l'azione ci sia, per non parlare dei suoi amici stereotipati: la tettona innamorata del protagonista e molto, molto timida insieme all'amico sfigato che nessuno si calcola per tutta la serie, così che metta ancora più in risalto quanto è figo Hibiki, lasciandoti perplesso e pieno di dubbi su come possano trovare così figo e perfetto un essere tanto banale. Mettiamoci intorno secondari senza nessuna lode particolare, il classico caotico nei panni di Yamato con una sottoposta innamorata pazza, la scienziata ambigua, i nemici umani dai bassifondi stile rivoluzionari... assolutamente bocciati! Nemmeno uno degno di nota che si sia provato un po' a rendere carismatico, forse una nota in più a Yamato, anche se è lo stereotipo di chi non è né buono né cattivo, e che lo trovi in mille altre serie. Il design dei personaggi è banale, nulla di particolare ed un fanservice spudorato sulle donne, mi chiedo come potesse una in particolare portare un gillet al petto e basta, e che tale le rimanesse aderente nemmeno fosse la sua seconda pelle (senza bottoni, cerniere ed altro, solo un'ubriaca forza di gravità, va bene che il mondo stava per scomparire, ma gravità, perché sei fuggita da questo mondo immaginario?), squallido a dir poco. Il design dei mostri è lo stesso dei persona, quello dei septentronium non mi è piaciuto per nulla, sono delle figure geometriche un po' eccentriche che non davano nessun senso di timore nello spettatore, idea magari "originale" ma non efficace. Animazioni quasi non pervenute, una nota di merito solo all'effetto 3D sulle evocazioni e sull'utilizzo magico, ma nulla di eccezionale, nulla che ti faccia dire "sì, almeno è realizzato bene!".
Gli scontri non fanno schifo, ma il finale è sempre stato prevedibile e quando sai già come va a finire, non c'è gusto nemmeno a godersi un po' di sane botte e distruzione. A proposito di devastazione, l'idea sul finale è carina ma anche quella ripresa dall'apoteosi di Persona 4.
Per farla breve, trovo sia stato realizzato malissimo; sulla falsa linea di un prodotto più famoso ma ancor peggio realizzato, personaggi inutili, storia banale nonostante il materiale fosse fin troppo buono, un occasione persa, una noia molto alta se non sull'epilogo, per poi farti cascare le braccia con il classico finale che ti fa solo sibilare una parolaccia molto pesante. Sconsigliato, guardatevi altro tratto dalla Atlus se proprio volete conoscere il mondo di queste evocazioni particolari, e soprattutto che si finiscano queste trasposizioni se dobbiamo sempre mettere un protagonista che è caratterizzato peggio della mia Barbie a cinque anni, perché più che amarlo, lo si odia. Si spera anche se si sa che è impossibile, che egli faccia una fine terribile e che si levi dalle scatole così magari ci salviamo la bile, la trama no, quella rimane sempre un qualcosa di insensato. E' pieno di prodotti per guardarsi due botte e scazzotate, per cui l'unico punto positivo diventa quasi negativo, perché si sono gettati sui particolari più inutili e stra utilizzati.
Non do uno perché il design dei demoni è fantastico ed originale, seppur non della serie in sé ma del brand Shin Megami Tensei.
La storia ruota attorno ad un liceale di nome Hibiki il quale insieme al suo amico Daichi in una giornata come le altre, viene improvvisamente trasportato volente o no, nella dura realtà dei fatti; nascosto a tutto il genere umano, pare che prima o poi sarebbero dovute esserci sette giornate di giudizio universale, sotto forma di strani esseri chiamati Septentriones, che si abbatteranno sul Giappone uno al giorno appunto, per una settimana di fila. I ragazzi in metropolitana vengono miracolosamente salvati da quello che pare il fato, gira appunto tra ragazzi uno strano sito che annuncia la morte dei tuoi amici mandandoti un video tramite telefonino quando essa è sul punto di realizzarsi. Poco prima dell'attacco del nemico i due insieme ad una studentessa lì per caso di nome Nitta, ricevono questo filmato che li inquadra durante lo scoppio della metropolitana, e quando ciò accade misteriosamente, riescono ad evocare dai propri telefoni dei demoni. Questo punto accomuna "Devil Survivor" con "Persona" ed altri prodotti della Atlus, in un modo o nell'altro vengono evocati gli stessi esseri, infatti, tutti o quasi quelli che vedremo, sono anche nel videogioco citato così come nella versione anime (Cerberus, Byakko, Black Frost ecc...). L'unica cosa appunto originale può considerarsi l'evocazione tramite telefono, ma nulla di eclatante. Comunque i ragazzi scopriranno di avere questo potere d'evocazione e così entreranno in un'organizzazione statale poi divenuta indipendente con lo scopo di evitare tale disastro, almeno così pare inizialmente. A capo di questa organizzazione c'è Yamato con il classico ruolo ambiguo del "buono o non buono?" che sta tutta all'interpretazione dello spettatore. Per ovvie ragioni di spoiler, non andrò oltre questo riassunto che reputo comunque più che sufficiente dato che lo schema degli episodi e fin troppo lineare, inizialmente stra lento che poi marcia improvvisamente in avanti forse lasciando troppo poco spazio a scene che avrei visto con più importanza. Ho previsto qualsiasi colpo di scena, le avventure sono state intrise del classico scenario degli amici che vincono su tutto e tutti, non posso dire che nulla mi abbia veramente fatta rimanere con il fiato sospeso, la trama ed il suo concretizzarsi è assolutamente bocciato, e pensare che c'è chi ha criticato Persona 4, questo è assolutamente peggio! Perché il fatto che sia preso da un videogioco, non significa che non possa avere potenzialità, ma che anzi la pappa l'avevano pronta, bastava solo crearci su una storia simile con degli sviluppi più avvincenti e con dei personaggi decenti. Perché in un gioco te ne rendi meno conto, sei tu che guidi l'azione... ma in un anime?
Hibiki non ha carattere, se non fosse per cinque minuti sul finale della serie sarebbe il classico perfettino senza senso; intelligente, evoca i più forti perché è il protagonista, tutti gli vogliono bene anche se dice solo l'ovvio e piagnucola qua e là, ovviamente lui è nel giusto e nel cattivo è Yamato, guai se qualcuno la pensa sbagliata a lui, piega a sé persino le spighe di grano, e tu vorresti solo riempirlo di ceffoni da quanto è inutile ai fini di uno sviluppo psicologico e di interesse, per quanto sia impossibile l'esistenza di un essere così piatto e privo di scopi che non siano fotocopiati dagli obbiettivi di altri 1000 classici eroi anime. Insopportabile quanto nel protagonista non ci sia indole, una pedina da muovere per far si che l'azione ci sia, per non parlare dei suoi amici stereotipati: la tettona innamorata del protagonista e molto, molto timida insieme all'amico sfigato che nessuno si calcola per tutta la serie, così che metta ancora più in risalto quanto è figo Hibiki, lasciandoti perplesso e pieno di dubbi su come possano trovare così figo e perfetto un essere tanto banale. Mettiamoci intorno secondari senza nessuna lode particolare, il classico caotico nei panni di Yamato con una sottoposta innamorata pazza, la scienziata ambigua, i nemici umani dai bassifondi stile rivoluzionari... assolutamente bocciati! Nemmeno uno degno di nota che si sia provato un po' a rendere carismatico, forse una nota in più a Yamato, anche se è lo stereotipo di chi non è né buono né cattivo, e che lo trovi in mille altre serie. Il design dei personaggi è banale, nulla di particolare ed un fanservice spudorato sulle donne, mi chiedo come potesse una in particolare portare un gillet al petto e basta, e che tale le rimanesse aderente nemmeno fosse la sua seconda pelle (senza bottoni, cerniere ed altro, solo un'ubriaca forza di gravità, va bene che il mondo stava per scomparire, ma gravità, perché sei fuggita da questo mondo immaginario?), squallido a dir poco. Il design dei mostri è lo stesso dei persona, quello dei septentronium non mi è piaciuto per nulla, sono delle figure geometriche un po' eccentriche che non davano nessun senso di timore nello spettatore, idea magari "originale" ma non efficace. Animazioni quasi non pervenute, una nota di merito solo all'effetto 3D sulle evocazioni e sull'utilizzo magico, ma nulla di eccezionale, nulla che ti faccia dire "sì, almeno è realizzato bene!".
Gli scontri non fanno schifo, ma il finale è sempre stato prevedibile e quando sai già come va a finire, non c'è gusto nemmeno a godersi un po' di sane botte e distruzione. A proposito di devastazione, l'idea sul finale è carina ma anche quella ripresa dall'apoteosi di Persona 4.
Per farla breve, trovo sia stato realizzato malissimo; sulla falsa linea di un prodotto più famoso ma ancor peggio realizzato, personaggi inutili, storia banale nonostante il materiale fosse fin troppo buono, un occasione persa, una noia molto alta se non sull'epilogo, per poi farti cascare le braccia con il classico finale che ti fa solo sibilare una parolaccia molto pesante. Sconsigliato, guardatevi altro tratto dalla Atlus se proprio volete conoscere il mondo di queste evocazioni particolari, e soprattutto che si finiscano queste trasposizioni se dobbiamo sempre mettere un protagonista che è caratterizzato peggio della mia Barbie a cinque anni, perché più che amarlo, lo si odia. Si spera anche se si sa che è impossibile, che egli faccia una fine terribile e che si levi dalle scatole così magari ci salviamo la bile, la trama no, quella rimane sempre un qualcosa di insensato. E' pieno di prodotti per guardarsi due botte e scazzotate, per cui l'unico punto positivo diventa quasi negativo, perché si sono gettati sui particolari più inutili e stra utilizzati.
Non do uno perché il design dei demoni è fantastico ed originale, seppur non della serie in sé ma del brand Shin Megami Tensei.