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"Senki Zesshou Symphogear" è un anime che mi ha fatto ricredere sull'idea della musica come arma per sconfiggere gli avversari di turno. Se proprio non riesco a guardare un episodio - uno! - di "Mermaid Melody" senza scoppiare dalle risate quando loro cantano e i nemici si sentono male (non posso fare a meno di pensare che non sopportino i loro gorgheggi stonati!), "Symphogear" è il perfetto esempio di come la stessa idea possa essere proposta in toni molto più shonen e convincenti; eppure, anche questo titolo dalle tante potenzialità purtroppo mi ha in parte delusa.

Ma partiamo con ordine. La storia si incentra su due protagoniste: la prima, Tsubasa, fa parte insieme all'amica Kanade del duo idol Zwei Wing; la seconda, Hibiki, è una ragazzina qualunque appassionata proprio della musica delle ragazze. Un giorno, durante un loro concerto cui anche Hibiki partecipa, avviene un attacco da parte di mostri non meglio precisati e conosciuti come Noise, che iniziano a uccidere i presenti trasformandoli in carbone (?). A quel punto Tsubasa e Kanade intervengono, rivelando la loro vera identità: le due infatti sono delle combattenti che utilizzano la loro voce per attivare delle antiche reliquie conosciute come Symphogear, che forniscono loro notevoli poteri. Durante lo scontro Kanade si sacrifica per salvare Hibiki: la sua morte sconvolge Tsubasa, alla quale era molto legata, ma soprattutto ha come effetto di rendere a sua volta Hibiki una combattente, in quanto durante lo scontro alcuni frammenti della Symphogear di Kanade entrano nel petto della ragazza e si rivelano impossibili da rimuovere chirurgicamente. Inizialmente ostile alla ragazza (in quanto indiretta responsabile della morte di Kanade), Tsubasa pian piano stringe amicizia con Hibiki, e insieme a una terza ragazza - Chris - cercheranno di porre fine alla minaccia dei Noise e scoprire la loro origine.

Come dicevo, "Symphogear" è una serie con tante potenzialità e diverse note positive. Prima su tutte la musica: il primo episodio meriterebbe di essere visto anche solo per il concerto di Kanade e Tsubasa, e anche nel corso della serie la soundtrack si mantiene a un buon livello (merito anche di Nana Mizuki, doppiatrice di Tsubasa e performer di molte canzoni dell'anime - d'altra parte lei è uno dei motivi per cui ho iniziato a guardare questa serie!). In secondo luogo, nonostante il numero ristretto di episodi, c'è da dire che tutte le protagoniste principali godono di un ottimo approfondimento psicologico, e nel corso della storia alcune di loro matureranno notevolmente (in particolare Tsubasa e Chris, che avremo modo di conoscere meglio attraverso alcuni flashback).
Infine, una menzione d'onore va alla tematica affrontata da questo anime. L'idea che le canzoni possano unire il mondo non è nuova - "Macross" docet -, ma qui in particolare viene posto l'accento sul fatto che le parole non sono l'unico modo per comunicare: emblematica è, in questo senso, l'idea di inserire nella serie la Torre di Babele, e il racconto di come Dio - adirato dall'arroganza dell'uomo - avesse fatto in modo di differenziare il linguaggio per far sì che gli esseri umani non riuscissero più a comprendersi. Il messaggio di "Symphogear", in fondo, è che non ci serve una Torre di Babele - è possibile comunicare anche parlando lingue diverse -, perché la musica è un linguaggio universale.

Ma, quindi, cosa c'è che non va? Purtroppo il difetto principale è un errore comune che viene compiuto spesso dagli anime di breve durata come questo: non viene dato sufficiente spazio agli antagonisti. I Noise sono avversari senz'anima e senza una motivazione, nient'altro che burattini manovrati da una sola persona; difficilmente susciteranno qualche particolare emozione nello spettatore (a parte ribrezzo per il loro design semplicemente orrendo e grossolano). E l'antagonista finale - colei che dovrebbe svelarci ogni dettaglio dei retroscena e chiarirci ogni dubbio riguardo alla trama - in realtà si rivela un personaggio debole, dagli obiettivi poco chiari e dalla realizzazione ancora più dubbia... non aggiungo altro per non fare spoiler, e mi limito solo a dire che il finale della serie mi ha abbastanza delusa, perché lascia molti punti in sospeso.

In conclusione, il mio voto finale a questa serie è un 7 pieno: spero che la seconda serie chiarisca le lacune rimaste e dia un finale degno a questa serie (sempre che non decidano di farne anche una terza!).