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Di live action ne ho visti a bizzeffe ed ultimamente ho cominciato ad evitarli per la classica paura dell'ennesima delusione, ma una persona deve pur cambiare, no? Quindi mi son detto: "riproviamo con Kenshin, il manga che ho amato da ragazzino e che mi ha fatto tanto sognare quando potevo"... Che dite, scelta azzardata? Forse si, ma fortunatamente la buona sorte è stata dalla mia parte (una volta tanto).

"Rurouni Kenshin", storia e disegni di Nobuhiro Watsuki, manga edito in Italia da Star Comics in 27 volumi ed opera soggetta ad un inaspettato rispolvero tra i recenti nuovi film animati, altro finale del manga ed appunto, il film in questione.
"Rurouni Kenshin" è uno shounen, ma inizialmente è tutt'altra cosa, chi conosce il manga già sa a cosa mi riferisco ed è proprio su questa prima parte che si concentra il film, ovvero ciò che riguarda la parte storica.

La trama ricalca quasi fedelmente proprio questa parte del manga: Hitokiri Battosai, colui che ha cambiato un'epoca, è ormai scomparso da 10 anni. Dopo aver compiuto la sua missione ha deciso di vivere nel modo più tranquillo possibile, portandosi dietro il peso di tutte le sue uccisioni. Il periodo della guerra è ormai finito, purtroppo però, c'è chi non riesce a vivere nella pace assoluta e decide di sfruttare questo momento per far fiorire un nuovo business: lo spaccio dell'oppio. Tale "essere" si chiama Takeda Kanryu ed assolderà delle guardie del corpo che avranno il compito di coprirlo dalla Shinsengumi, ma proprio uno di questi è un sopravvissuto della vecchia era e vendicarsi di Battosai è il suo chiodo fisso. Riuscirà quindi Jin-e a rompere il voto del nuovo Kenshin nel non uccidere più nessuno?
Comunque, a parte qualche piccola modifica alla trama originale, il film si regge bene unendo le scene di combattimento con quelle piatte, rendendo il tutto mai noioso ma piacevole.

E' inoltre interessante come Keishi Ōtomo abbia cercato di trasportare l'opera di Watsuki nel modo più storico possibile cercando di rendere più reale l'ambientazione e dando così più umanità ai personaggi.
Kenshin è più lineare in questo film, l'attore riesce perfettamente a cambiare espressione quando è Battosai (eliminando qualsiasi luce dagli occhi e mantenendo un'espressione accigliata) e quando è appunto il nuovo Kenshin (più solare ed estroverso).
Kaoru, Yahiko, Sanosuke, Megumi e Saito sono praticamente perfetti, l'unica pecca riguarda l'attore scelto per Kanryu, purtroppo l'aspetto fisico è ben diverso da quello del manga, ma riesce a compensare col suo grande carisma.

Le differenze con il manga sono molteplici: chi è abituato a vedere Kaoru sgridare Kenshin ogni cinque minuti, probabilmente si troverà un pò spaesato, ma fondamentalmente è comprensibile: in fondo sono due ore di film, direi insufficienti per inserirci qualche gag e rendere il tutto meno serio.
Un'altra nota è la rivelazione del segreto delle sue due cicatrici: in realtà il flashback si concentra solo su una di loro, mentre l'altra viene spiegata solo a voce, evitando di citare anche Tomoe... Molto probabilmente ci sarà un seguito.

Per concludere, posso dire che il film mi è piaciuto. Non mi azzardo a mettere 9 perchè fondamentalmente qualche pecca ce l'ha, però mi fatto tornare indietro nel tempo e sono sicuro che piacerà anche a coloro che Kenshin lo hanno solo sentito nominare.