Recensione
The Legend of Mahjong: Akagi
8.0/10
Qual è il confine tra un rischio calcolato e un'insensata ricerca del brivido ad ogni costo? Quali ragioni possono portare a scommettere la propria vita fino all'ultima goccia di sangue?
In questa serie animata avremo modo di osservare l'evoluzione, anzi la "discesa nell'oscurità", per citare l'anime stesso, del protagonista che risponde appunto al nome di Akagi.
Egli è, per sua stessa ammissione, un reietto senza particolari ambizioni nella propria vita, il cui unico interesse è il denaro. Per ottenerlo però non commetterà azioni criminali, ma si limiterà a mettere sé stesso in gioco quanto più gli è possibile, e l'occasione gli viene fornita quando all'inizio della serie egli si ritroverà quasi per caso a giocare una partita di Mahjong iniziata da un'altra persona.
Inizialmente il protagonista pare non conoscere il gioco e gli viene spiegato in pochi minuti da colui che stava giocando quella partita, prima di avere l'occasione di "cedere" il suo posto. Cercherò brevemente di spiegare come funziona il gioco, sebbene mi scuso già per gli errori che potrei fare; si tratta di un gioco molto complesso da comprendere appieno, almeno a mio parere.
Il Mahjong è un antico gioco da tavolo cinese in cui si utilizzano 144 tessere divise in vari semi (cerchi, bambù, caratteri), oltre ad altre tessere che prendono il nome di Draghi, Onori, ecc. Di ogni tessera singola ne esistono quattro copie, si gioca in quattro e all'inizio della partita a ognuno viene data una mano di tessere con la quale dovranno costruire una serie di combinazioni (ad esempio: numerose coppie-tris-"poker" di tessere uguali, scale di tre tessere di uno stesso seme, ecc.) e guadagneranno punti in funzione di esse. Oltre alle tessere iniziali, ad ogni turno ogni giocatore pesca una tessera ed è quindi costretto a scartare una tessera; il giocatore successivo può quindi reclamare quello scarto e utilizzarlo per completare una propria combinazione. Questo gioco è molto comune in Giappone e in Cina e ha una certa popolarità in America, mentre in Italia viene giocato poco, ma ha comunque una federazione ufficiale che ne ha stabilito le regole "italiane". In ogni caso, cercando un po' su internet si può trovare gratuitamente una versione demo di un simulatore di mahjong per provare come funziona il gioco, contro avversari computerizzati.
Ritornando alla serie, come ho detto prima il protagonista si ritrova a continuare una partita che stava andando piuttosto male. Grazie alle sue capacità riuscirà a capovolgerne le sorti, meravigliando tanto i suoi avversari quanto colui che gli aveva ceduto il posto. La serie si svolgerà quindi in modo piuttosto lineare, facendoci vedere altri avversari e andando anche avanti negli anni con il proseguire degli episodi.
Di quest'anime ho apprezzato molto lo stile, che, dopo essersi abituati al chara, appare a mio parere anche adeguato per rappresentare le espressioni dei giocatori. Ho trovato molto bella anche la colonna sonora, con molti pezzi differenti, dalla melodia semplice ma efficace, e che riescono a mantenere l'attenzione viva. Non mi è piaciuta invece la parziale ripetitività della serie, poiché ciò che succede con il primo avversario si ripeterà bene o male con gli altri, ossia vedremo le partite del gioco svolgersi una dopo l'altra seguendo le mosse dei giocatori.
E' una serie quindi che si lascia vedere volentieri, purché si riesca a seguire l'andamento della partita, mentre se si finisce col "perdersi" un po' come è capitato a me, poiché non ricordo tutte le regole e le strategie nel tenere una tessera piuttosto che un'altra, può risultare un po' noiosa in certi punti. Ammetto che ho seguito le ultime dieci puntate circa giusto per non lasciare a metà la serie, in quanto per il resto sapevo cosa aspettarmi.
Non sono rimasto deluso dal finale e ho apprezzato molto la caratterizzazione degli avversari e il loro modo di comportarsi di fronte alla tensione della partita.
Mi sentirei di consigliare questa serie a chiunque piacciano i calcoli e/o i giochi di ragionamento, oppure agli amanti del rischio.
In questa serie animata avremo modo di osservare l'evoluzione, anzi la "discesa nell'oscurità", per citare l'anime stesso, del protagonista che risponde appunto al nome di Akagi.
Egli è, per sua stessa ammissione, un reietto senza particolari ambizioni nella propria vita, il cui unico interesse è il denaro. Per ottenerlo però non commetterà azioni criminali, ma si limiterà a mettere sé stesso in gioco quanto più gli è possibile, e l'occasione gli viene fornita quando all'inizio della serie egli si ritroverà quasi per caso a giocare una partita di Mahjong iniziata da un'altra persona.
Inizialmente il protagonista pare non conoscere il gioco e gli viene spiegato in pochi minuti da colui che stava giocando quella partita, prima di avere l'occasione di "cedere" il suo posto. Cercherò brevemente di spiegare come funziona il gioco, sebbene mi scuso già per gli errori che potrei fare; si tratta di un gioco molto complesso da comprendere appieno, almeno a mio parere.
Il Mahjong è un antico gioco da tavolo cinese in cui si utilizzano 144 tessere divise in vari semi (cerchi, bambù, caratteri), oltre ad altre tessere che prendono il nome di Draghi, Onori, ecc. Di ogni tessera singola ne esistono quattro copie, si gioca in quattro e all'inizio della partita a ognuno viene data una mano di tessere con la quale dovranno costruire una serie di combinazioni (ad esempio: numerose coppie-tris-"poker" di tessere uguali, scale di tre tessere di uno stesso seme, ecc.) e guadagneranno punti in funzione di esse. Oltre alle tessere iniziali, ad ogni turno ogni giocatore pesca una tessera ed è quindi costretto a scartare una tessera; il giocatore successivo può quindi reclamare quello scarto e utilizzarlo per completare una propria combinazione. Questo gioco è molto comune in Giappone e in Cina e ha una certa popolarità in America, mentre in Italia viene giocato poco, ma ha comunque una federazione ufficiale che ne ha stabilito le regole "italiane". In ogni caso, cercando un po' su internet si può trovare gratuitamente una versione demo di un simulatore di mahjong per provare come funziona il gioco, contro avversari computerizzati.
Ritornando alla serie, come ho detto prima il protagonista si ritrova a continuare una partita che stava andando piuttosto male. Grazie alle sue capacità riuscirà a capovolgerne le sorti, meravigliando tanto i suoi avversari quanto colui che gli aveva ceduto il posto. La serie si svolgerà quindi in modo piuttosto lineare, facendoci vedere altri avversari e andando anche avanti negli anni con il proseguire degli episodi.
Di quest'anime ho apprezzato molto lo stile, che, dopo essersi abituati al chara, appare a mio parere anche adeguato per rappresentare le espressioni dei giocatori. Ho trovato molto bella anche la colonna sonora, con molti pezzi differenti, dalla melodia semplice ma efficace, e che riescono a mantenere l'attenzione viva. Non mi è piaciuta invece la parziale ripetitività della serie, poiché ciò che succede con il primo avversario si ripeterà bene o male con gli altri, ossia vedremo le partite del gioco svolgersi una dopo l'altra seguendo le mosse dei giocatori.
E' una serie quindi che si lascia vedere volentieri, purché si riesca a seguire l'andamento della partita, mentre se si finisce col "perdersi" un po' come è capitato a me, poiché non ricordo tutte le regole e le strategie nel tenere una tessera piuttosto che un'altra, può risultare un po' noiosa in certi punti. Ammetto che ho seguito le ultime dieci puntate circa giusto per non lasciare a metà la serie, in quanto per il resto sapevo cosa aspettarmi.
Non sono rimasto deluso dal finale e ho apprezzato molto la caratterizzazione degli avversari e il loro modo di comportarsi di fronte alla tensione della partita.
Mi sentirei di consigliare questa serie a chiunque piacciano i calcoli e/o i giochi di ragionamento, oppure agli amanti del rischio.