Recensione
Maoyuu Maou Yuusha
6.0/10
Recensione di RonnieHumboldt
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Un eroe e il signore dei demoni. Uno scontro millenario, un incipit perfetto per un fantasy, anche se poi è con questo scenario che si concludono giochi di ruolo, epopee videoludiche ed opere cartacee. L'eroe sconfigge il suo imponente avversario, i terribili demoni sono sconfitti e la pace può tornare a popolare la terra, portando alla conclusione della leggenda del suddetto eroe. Ma in Maoyuu Maou Yuusha qualcosa và storto. Quando il giovane Yuusha sfonda la porta della sala del trono armato di spadone a due mani e di coraggio straordinario trova dinanzi a sé una fanciulla dall'avvenenza tipica di una dama delle fiabe. Una donna formosa ed attraente che altri non è che quel Maou di cui il mondo intero ha paura, il terribile Signore dei Demoni che ordina alle sue truppe di far terra bruciata di ogni angolo del globo. Non un enorme demone cornuto dall'enorme potere combattivo e dall'inesauribile sete di sangue, ma una ragazza debole fisicamente e per nulla ostile (dotata inoltre di corna rigorosamente finte). "Divieni mio, Eroe!": sono queste le parole che pronuncia all'indirizzo del suo interlocutore, e seppure la risposta dell'umano sia inizialmente negativa, alla fine della fiera le spiegazioni dell'oscuro signore sulle vere motivazioni della guerra e della crociata degli umani contro le forze demoniache si rivela davvero convincente.
Maoyuu Maou Yuusha, anime del 2012 prodotto dallo studio Arms (Elfen Lied, Queen's Blade, Ikkitousen)e diretto da Takeo Takahashi (Spice And Wolf), parte da qui, dal capovolgimento di un topos piuttosto comune. L'Eroe e il Signore dei Demoni non si scontrano in un combattimento all'ultimo sangue, ma decidono invece di unirsi nel tentativo di cambiare il modo in cui il mondo funziona. Sotto il punto di vista del messaggio Maoyuu Maou Yuusha è davvero realizzato bene: i concetti di bene assoluto e male assoluto non esistono.
La chiesa, che dovrebbe rappresentare il bene, vuole imporre i suoi dogmi e le sue verità al mondo intero, vuole ridurre i demoni in schiavitù più per una questione di comodità che per altro. Altrettanto è per i demoni, che non si risparmiano in crudeltà nei confronti degli esseri umani. Quello che quest'anime centra è un argomento bello ampio, e riesce a colpirne bene i vari punti dimostrando come la morale umana sia imperfetta perché appunto creata e modellata secondo le esigenze degli esseri umani stessi. Per questo Maou decide di migliorare le condizioni di vita degli esseri umani e dei demoni, costretti sempre a guerreggiare per poter vivere dignitosamente, e per far girare l'economia.
Economia che si rivela molto importante e molto approfondita all'interno dell'anime, anche se le tante digressioni su questo argomento portano ad un rallentamento mal ponderato dei ritmi. Così facendo l'anime diventa lento, e le puntate molto pesanti da vedere, seppur gli approfondimenti che vengono fatti sono da un certo lato interessanti e ben curate; ad appesantire l'anime sono poi la totale lentezza dello sviluppo della trama e l'assenza di un singolo personaggio caratterizzato bene: i vari personaggi soffrono infatti di un'involuzione nel corso della serie, e gli unici due che risultano caratterizzati decentemente sono Maou e la serva (a cui viene messo in bocca un discorso veramente bello quanto pesantemente buonista). Quello che dovrebbe essere il protagonista, ovvero Yuusha, finisce per essere un personaggio totalmente vuoto, privo di una volontà propria e quasi completamente inutile ai fini della trama. Inoltre la qualità delle animazioni va scemando di episodio in episodio, fino a diventare davvero bassa, con pochissimi frame e sfondi che sono chiaramente delle illustrazioni.
Ho optato tuttavia per un 6 perché alla fine intrattiene decentemente ed è una visione tutto sommato piacevole, che cerca di dare una lezione e cerca di far capire che non esiste una verità che valga per ogni essere vivente.
Maoyuu Maou Yuusha, anime del 2012 prodotto dallo studio Arms (Elfen Lied, Queen's Blade, Ikkitousen)e diretto da Takeo Takahashi (Spice And Wolf), parte da qui, dal capovolgimento di un topos piuttosto comune. L'Eroe e il Signore dei Demoni non si scontrano in un combattimento all'ultimo sangue, ma decidono invece di unirsi nel tentativo di cambiare il modo in cui il mondo funziona. Sotto il punto di vista del messaggio Maoyuu Maou Yuusha è davvero realizzato bene: i concetti di bene assoluto e male assoluto non esistono.
La chiesa, che dovrebbe rappresentare il bene, vuole imporre i suoi dogmi e le sue verità al mondo intero, vuole ridurre i demoni in schiavitù più per una questione di comodità che per altro. Altrettanto è per i demoni, che non si risparmiano in crudeltà nei confronti degli esseri umani. Quello che quest'anime centra è un argomento bello ampio, e riesce a colpirne bene i vari punti dimostrando come la morale umana sia imperfetta perché appunto creata e modellata secondo le esigenze degli esseri umani stessi. Per questo Maou decide di migliorare le condizioni di vita degli esseri umani e dei demoni, costretti sempre a guerreggiare per poter vivere dignitosamente, e per far girare l'economia.
Economia che si rivela molto importante e molto approfondita all'interno dell'anime, anche se le tante digressioni su questo argomento portano ad un rallentamento mal ponderato dei ritmi. Così facendo l'anime diventa lento, e le puntate molto pesanti da vedere, seppur gli approfondimenti che vengono fatti sono da un certo lato interessanti e ben curate; ad appesantire l'anime sono poi la totale lentezza dello sviluppo della trama e l'assenza di un singolo personaggio caratterizzato bene: i vari personaggi soffrono infatti di un'involuzione nel corso della serie, e gli unici due che risultano caratterizzati decentemente sono Maou e la serva (a cui viene messo in bocca un discorso veramente bello quanto pesantemente buonista). Quello che dovrebbe essere il protagonista, ovvero Yuusha, finisce per essere un personaggio totalmente vuoto, privo di una volontà propria e quasi completamente inutile ai fini della trama. Inoltre la qualità delle animazioni va scemando di episodio in episodio, fino a diventare davvero bassa, con pochissimi frame e sfondi che sono chiaramente delle illustrazioni.
Ho optato tuttavia per un 6 perché alla fine intrattiene decentemente ed è una visione tutto sommato piacevole, che cerca di dare una lezione e cerca di far capire che non esiste una verità che valga per ogni essere vivente.