Recensione
Tanjou Debut
5.0/10
Recensione di shonan-oni
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"Tanjou Debut" è una breve serie ripresa da un videogioco e composta da due OAV, entrambi autoconclusivi.
Gli episodi hanno per protagonisti tre comuni ragazze liceali: Aki Itou e le sue amiche Kumi e Saori. La storia si svolge in un contesto tipicamente giovanile; si passa da semplici problemi di cuore a lontani ricordi di infanzia, il tutto condito con i costumi e con gli oggetti del periodo in cui è ambientato. Nel primo OAV troviamo Aki alle prese con il ragazzo che le piace, il quale sembra aver già una fidanzata; a causa di un fraintendimento la liceale crede di avere una possibilità con il suo amato, ma quando capisce di aver toppato in pieno, ad attenderla c'è una verità molto più amara. La trama di questo episodio è abbastanza scontata, priva di suspense e non attira l'attenzione dello spettatore.
Mentre nel primo OAV la storia ruotava principalmente intorno ad Aki, nel secondo prendono spessore anche i personaggi di Kumi e Saori. In esso le tre adolescenti sono coinvolte nel ritrovamento di una scatola di latta che avevano seppellito esattamente dieci anni prima, quando frequentavano le scuole elementari. Dentro alla scatola ci sono alcuni loro ricordi che avevano messo in attesa di riportarli alla luce quando sarebbero diventate grandicelle. Nell'aprire il contenitore le amiche, oltre ai loro ricordi, trovano un piccolo oggetto che non si ricordano di aver messo. Sembra che esso sia stato posto da una quarta ragazza la quale pare essere sparita dai loro ricordi. Indagando sul passato, Aki, Saori e Kumi si imbattono con la quarta fanciulla la quale porta una dolorosa memoria sulle sue spalle. Il secondo OAV è leggermente più intrigante, dato che la trama sembra essere avvolta dal mistero.
Passando ai disegni risulta evidente la spigolosità dei personaggi e il tratto marcato sotto gli occhi; i capelli sono stati realizzati in maniera abbastanza superficiale. Ho apprezzato però quelli di Aki, in particolare per il bel rosso che hanno scelto gli ideatori per la colorazione.
E' interessante questo anime per il fatto che si possono notare le consuetudini dei ragazzi giapponesi negli ormai trascorsi anni '90. Per chi ama gli anime vecchia scuola guardare questi due OAV può sembrare abbastanza gradevole, ma chi cerca qualcosa di più complesso li eviti pure. L'opera risulta poco interessante e realizzata con mezzi abbastanza scadenti, pertanto il mio voto è insufficiente.
Gli episodi hanno per protagonisti tre comuni ragazze liceali: Aki Itou e le sue amiche Kumi e Saori. La storia si svolge in un contesto tipicamente giovanile; si passa da semplici problemi di cuore a lontani ricordi di infanzia, il tutto condito con i costumi e con gli oggetti del periodo in cui è ambientato. Nel primo OAV troviamo Aki alle prese con il ragazzo che le piace, il quale sembra aver già una fidanzata; a causa di un fraintendimento la liceale crede di avere una possibilità con il suo amato, ma quando capisce di aver toppato in pieno, ad attenderla c'è una verità molto più amara. La trama di questo episodio è abbastanza scontata, priva di suspense e non attira l'attenzione dello spettatore.
Mentre nel primo OAV la storia ruotava principalmente intorno ad Aki, nel secondo prendono spessore anche i personaggi di Kumi e Saori. In esso le tre adolescenti sono coinvolte nel ritrovamento di una scatola di latta che avevano seppellito esattamente dieci anni prima, quando frequentavano le scuole elementari. Dentro alla scatola ci sono alcuni loro ricordi che avevano messo in attesa di riportarli alla luce quando sarebbero diventate grandicelle. Nell'aprire il contenitore le amiche, oltre ai loro ricordi, trovano un piccolo oggetto che non si ricordano di aver messo. Sembra che esso sia stato posto da una quarta ragazza la quale pare essere sparita dai loro ricordi. Indagando sul passato, Aki, Saori e Kumi si imbattono con la quarta fanciulla la quale porta una dolorosa memoria sulle sue spalle. Il secondo OAV è leggermente più intrigante, dato che la trama sembra essere avvolta dal mistero.
Passando ai disegni risulta evidente la spigolosità dei personaggi e il tratto marcato sotto gli occhi; i capelli sono stati realizzati in maniera abbastanza superficiale. Ho apprezzato però quelli di Aki, in particolare per il bel rosso che hanno scelto gli ideatori per la colorazione.
E' interessante questo anime per il fatto che si possono notare le consuetudini dei ragazzi giapponesi negli ormai trascorsi anni '90. Per chi ama gli anime vecchia scuola guardare questi due OAV può sembrare abbastanza gradevole, ma chi cerca qualcosa di più complesso li eviti pure. L'opera risulta poco interessante e realizzata con mezzi abbastanza scadenti, pertanto il mio voto è insufficiente.