Recensione
Recensione di TunonsainienteJonSnow
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L'origine di Fushigi no umi no Nadia risale addirittura ai primi anni '70. A quel tempo il cineasta giapponese Hayao Miyazaki aveva in mente un progetto ambizioso, che prevedeva il concretizzarsi di una storia fantasy intitolata "Around the World in 80 Days by Sea", dove i protagonisti, due giovani orfanelli, fuggivano da un potere maligno, aiutati da un misterioso Capitano Nemo. Il progetto però, non andò mai in porto e ben presto fu relegato in un angolo. Miyazaki utilizzò comunque numerosi elementi di Around the World in 80 Days by Sea per completare il suo successivo lavoro, "Conan, il ragazzo del futuro". Varie idee furono inglobate pure nel film d'animazione del 1986 "Laputa - il Castello nel cielo" a cui "Nadia" si rifà parzialmente.
Nel 1988 la rete televisiva NHK riprende in mano il progetto originario e lo affida alla GAINAX, che si mette nelle mani di Yoshiyuki Sadamoto, senza però convincere la NHK. A questo punto la storia viene girata a Hideaki Anno (divenuto ormai l'ultima speranza) che nel 1989 rielabora a suo modo il contenuto riuscendo così a convincere l'emittente televisiva.
La serie TV che ne scaturisce s'intitola proprio Fushigi no umi no Nadia, e viene trasmessa per la prima volta in Giappone nel 1990. L'anime si ispira liberamente alle opere dello scrittore francese Jules Verne, soprattutto a "Ventimila leghe sotto i mari" e "L'isola misteriosa" (come viene anche sottolineato nei titoli di testa).
"È impossibile! Il potere dello spirito umano non può superare quello della scienza!"
(Gargoyle, cit. simbolo dell'anime)
Ci troviamo di fronte forse al miglior anime che sia stato mai pensato. I contenuti di valore storico-religioso-scientifico sono ineguagliabili! Probabilmente Anno è riuscito a fare di meglio soltanto in Evangelion (l'opera "principe" della GAINAX e di Anno stesso). Ciò che balza immediatamente all'occhio, è la cura quasi maniacale dei dettagli. Ogni data, ogni evento, ogni luogo; tutto risulta essere studiato nei minimi dettagli e ogni cosa che ci viene mostrata è assolutamente plausibile e attinente. La nostra storia fa parte del filone narrativo Steampunk, ci troviamo infatti sul finire dell'800. Il destino unisce in modo indissolubile le vite di due adolescenti, Jean e Nadia, designati per lottare contro un male superiore, un'aura malvagia che desidera inghiottire il mondo e soggiogarlo. Neo Atlantide è il male, e gli atlantidei rivendicano la loro condizione di "creatori dell'umanità", imponendo il loro volere sugli uomini, considerati schiavi e nulla più.
Hideaki Anno in questa serie mette in gioco tutta la sua genialità, mescolando sapientemente diverse culture, miti e credenze. Possiamo affermare che "Nadia" è, in un certo qual modo, la base sperimentale di Evangelion. Il regista riutilizzerà gran parte degli elementi e delle tematiche di questo anime nel suo lavoro successivo, amplificandole.
Menzione d'onore per le colonne sonore, vere e proprie opere d'arte contemporanee!
Ahimè, a circa due terzi dalla conclusione, la GAINAX incappò in numerosi problemi finanziari che costrinsero Anno a cedere temporaneamente la serie nella mani dell'amico e collega Shinji Higuchi (che si occupò del cosiddetto "capitolo delle isole"). Higuchi, neanche lontanamente all'altezza del collega, ha contribuito pesantemente ad abbassare il livello medio dell'anime, rendendo il blocco centrale della serie di una pesantezza estrema, oltre che qualitativamente scarso.
Consigliato a tutti i sognatori, agli avventurieri, a chi in fondo non è mai cresciuto; a chi crede nell'amore e nel potere dello spirito umano...
Nel 1988 la rete televisiva NHK riprende in mano il progetto originario e lo affida alla GAINAX, che si mette nelle mani di Yoshiyuki Sadamoto, senza però convincere la NHK. A questo punto la storia viene girata a Hideaki Anno (divenuto ormai l'ultima speranza) che nel 1989 rielabora a suo modo il contenuto riuscendo così a convincere l'emittente televisiva.
La serie TV che ne scaturisce s'intitola proprio Fushigi no umi no Nadia, e viene trasmessa per la prima volta in Giappone nel 1990. L'anime si ispira liberamente alle opere dello scrittore francese Jules Verne, soprattutto a "Ventimila leghe sotto i mari" e "L'isola misteriosa" (come viene anche sottolineato nei titoli di testa).
"È impossibile! Il potere dello spirito umano non può superare quello della scienza!"
(Gargoyle, cit. simbolo dell'anime)
Ci troviamo di fronte forse al miglior anime che sia stato mai pensato. I contenuti di valore storico-religioso-scientifico sono ineguagliabili! Probabilmente Anno è riuscito a fare di meglio soltanto in Evangelion (l'opera "principe" della GAINAX e di Anno stesso). Ciò che balza immediatamente all'occhio, è la cura quasi maniacale dei dettagli. Ogni data, ogni evento, ogni luogo; tutto risulta essere studiato nei minimi dettagli e ogni cosa che ci viene mostrata è assolutamente plausibile e attinente. La nostra storia fa parte del filone narrativo Steampunk, ci troviamo infatti sul finire dell'800. Il destino unisce in modo indissolubile le vite di due adolescenti, Jean e Nadia, designati per lottare contro un male superiore, un'aura malvagia che desidera inghiottire il mondo e soggiogarlo. Neo Atlantide è il male, e gli atlantidei rivendicano la loro condizione di "creatori dell'umanità", imponendo il loro volere sugli uomini, considerati schiavi e nulla più.
Hideaki Anno in questa serie mette in gioco tutta la sua genialità, mescolando sapientemente diverse culture, miti e credenze. Possiamo affermare che "Nadia" è, in un certo qual modo, la base sperimentale di Evangelion. Il regista riutilizzerà gran parte degli elementi e delle tematiche di questo anime nel suo lavoro successivo, amplificandole.
Menzione d'onore per le colonne sonore, vere e proprie opere d'arte contemporanee!
Ahimè, a circa due terzi dalla conclusione, la GAINAX incappò in numerosi problemi finanziari che costrinsero Anno a cedere temporaneamente la serie nella mani dell'amico e collega Shinji Higuchi (che si occupò del cosiddetto "capitolo delle isole"). Higuchi, neanche lontanamente all'altezza del collega, ha contribuito pesantemente ad abbassare il livello medio dell'anime, rendendo il blocco centrale della serie di una pesantezza estrema, oltre che qualitativamente scarso.
Consigliato a tutti i sognatori, agli avventurieri, a chi in fondo non è mai cresciuto; a chi crede nell'amore e nel potere dello spirito umano...