logo GamerClick.it

-

Di slice of life con protagoniste ragazzine del liceo che trascorrono la loro adolescenza senza fare alcunché se ne vedono a migliaia in giro, a partire dal più conosciuto K-on ai più recenti Yuyushiki e Kiniro Mosaic. A Channel è solo uno dei tanti, con l'unica differenza che come commedia è meno riuscita dei suoi simili poiché le gag non sempre divertono e peccano di originalità, ma in particolare è anche il cast di personaggi che appare spento.

La storia inizia con la buffa e ambigua Tooru che si prepara ad entrare ne liceo frequentata dalla sua migliore amica d'infanzia, Run. Costei si trova al secondo anno, è popolare tra i ragazzi e va d'accordo con due compagne di classe, l'occhialuta Nagisa e la bella Yuuko, con le quali trascorre gran parte del tempo. La trama sostanzialmente è incentrata su Tooru che cerca di raggiungere e stare vicina alla adorata amica del cuore, nonché di integrarsi nel gruppo di amiche.

Il progetto originale è del mangaka Kuroda bb, quindi considerando che è un 4 koma gli episodi sono più che altro autoconclusivi. Prima di familiarizzare con le quattro ragazze ci vuole del tempo, all'inizio si è un po' impassibili, dopodiché dallo stato di indifferenza si passa ad una reazione più sciolta, e infine lentamente ci si abitua alle vicende e alle battute presenti. Certo, avrei preferito un background dettagliato e meno monotonia, ma probabilmente chiedevo l'impossibile.

Perché dico che Tooru è ambigua? il suo attaccamento morboso per Rue fa pensare che non sia solo amicizia il motivo per cui è legata a lei, proteggendola allontanando i maschi che la circondano, diventando rossa quando l'amica le fa dei complimenti, inoltre spesso è gelosa di Yuuko e così via. Ma alla fine poco importa di che rapporto si tratta, anche perché molte scene simpatiche si basano proprio su questo vago aspetto. Nel corso della serie si denota meglio la personalità della piccola Tooru, evidenziano i complessi di statura e di età che la ostacolano, rendendola ancora più tenera. Il podio della bizzarria va in ogni caso a Rue, la tipica ragazza con la testa fra le nuvole, proprio per questo non sono riuscita a farmela piacere completamente perché come indole ricorda troppo le sue colleghe precedenti (in primis Osaka in Azumanga Daioh), così tanto che mi è parsa soltanto una copia venuta male. Qualche sorrise te la strappa però. Poi c'è Nagisa, detta anche Nagi, colei che è fissata con la dieta. Per quanto è distaccata, strano a dirsi, è quella più interessante delle quattro. A concludere il cerchio è Yuuko, alta, magra e prosperosa, ma soprattutto fifona, che per chissà quale motivo nei malitensi ci finisce tutte le volte lei.
Ciò che più ha annoiata non è tanto la loro personalità alquanto lineare e insipida, d'altronde si possono creare situazioni esilaranti anche quando il cast è poco entusiasmante… Ecco, il problema sta proprio qua, ovvero i siparietti risultano deboli e facilmente dimenticabili. Qualche scena spassosa c'è, anche se non molte. però sono appunto anonime. Forse l'anime avrebbe reso di più come corto? .

I fondali sono sempre uguali, sembrano come se fossero riciclati, mentre il chara è carino, benché non esaltante. Nota positiva per i colori, ben almagati, così come le animazioni che sono minime ma efficaci per il tipo di storia narrata. Sul comparto sonoro c'è da dire che l'opening è tutto sommato divertente e le ost melodiche, ma forse troppo ripetitive perché onnipresenti e alla lunga possono stufare. Il doppiaggio? è okay, le senyuu hanno fatto un bel lavoro, nulla da eccepire sulle voci che ben si adattano al tipo di carattere del personaggio interpretato.
A fine serie ci sono diversi special di breve durata che svelano alcune curiosità sulle protagoniste e approfondiscono alcune situazioni presentate negli episodi regolari, ma non sono sufficienti per salvare l'opera dalla mediocrità.

Purtroppo, rispetto agli altri titoli del genere, A Channel non riesce a distiguersi in quanto non brilla per comicità come in Azumanga Daioh, non spicca per la caratterizzazione dei personaggi alla Lucky Star, non è demenziale come Nichijou, non è abbastanza moe rispetto a K-on… In altre parole, l'anime pur essendo gradevole, non riesce ad essere memorabile in qualcosa. Per questo si becca un sei scarso.