Recensione
Recensione di Marco Onizuka
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La serie che recensisco è davvero particolare, oserei dire più unica che rara: sicuramente questo è l'anime più horror che finora ho trovato. Ne ho provati a guardare altri, ma non si sono mai rivelati un granché, vuoi un po' per i disegni, vuoi per l'atmosfera; insomma, prima di incappare in questa serie ero convinto che gli anime non potessero fare paura, ma mi sbagliavo. Questa serie, pur essendo brevissima, riesce nel suo intento, ovvero inquietarti quel tanto che basta per cominciare a guardarti intorno dopo ogni puntata. Non è quel tipo di horror che ti fa fare migliaia di elucubrazioni mentali, ma è un tipo di horror più classico, che punta sul grottesco, sull'effetto sorpresa e sullo spavento che ne deriva; insomma, fa prendere abbastanza colpi. Riesce anche a trasmettere molta ansia, in alcuni momenti la tensione sale a livelli molto alti, tutte cose che ho gradito davvero molto, qualità che pensavo di non riuscire a trovare in un anime. Altra peculiarità della serie sono i personaggi, che si muovono come delle marionette: quando parlano la loro bocca non si muove, ma la voce esce ugualmente; non muovono le gambe quando camminano, semplicemente sono come delle sagome che vengono trascinate da una parte all'altra. Scelta ottima, e in linea con il titolo, che vuol dire teatro dell'oscurità, ed è così che dobbiamo interpretare questa serie: una specie di teatro composto da tanti piccoli racconti, fatti per far passare allo spettatore quei cinque minuti di episodio nell'inquietudine. Devo dire che in quasi tutti gli episodi ci è riuscito, e il fattore "sagoma" contribuisce non poco all'atmosfera tetra e surreale che permea le vicende. Anche i disegni sono ottimi, molto realistici e davvero inquietanti, ottima l'ending. Quindi, se anche voi eravate convinti che gli anime non potessero fare paura, sicuramente vedendo questa serie potrete ricredervi, davvero un'ottima serie!