Recensione
Fate/Zero
8.0/10
La seconda stagione si separa decisamente dalla prima per raccontarci gli avvenimenti di molti anni prima, spostando l'attenzione principalmente su Kiritsugu Emiya e Kirei Kotomine.
In parte sono stati eliminati i lati negativi presenti in "Fate/Stay Night" come l'infantilità di molti master ed inoltre conoscendo già la storia ci è stata risparmiata tutta la parte delle spiegazioni sia sulla trama che sul santo graal.
Diciamo che però se qua sia i protagonisti che i loro servant appaiono meglio caratterizzati e più interessanti sotto tanti punti di vista, il rapporto tra i due rivali/nemici ed il rispettivo rapporto con i propri affetti sono spiegati magistralmente, mentre le storie di alcuni servant (meno interessanti) potevano essere raccontate molto più celermente. Troppo lunghi e a volte noiosi i dialoghi, specie quelli di Caster, che ho odiato parecchio, metre ho decisamente apprezzato Rider. In ogni caso i molti Master e molti Servant presentatici danno l'impressione di poter tutti avere un ruolo importante nel proseguio della storia.
La grafica a parer mio non si discosta molto dalla prima stagione, così come la tipologia di musiche.
In definitiva una prima parte di seconda stagione che pone delle ottime basi (con più pregi che difetti) per il proseguo della storia antecedente agli avvenimenti raccontati in "Fate/Stay Night".
Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 14 all'episodio 25. Potrebbe contenere spoiler
Sinceramente non trovo questa grande differenza di valutazione tra la prima e la seconda parte in "Fate/Zero", per me si possono mettere tranquillamente sullo stesso piano, perché le mancanze della prima parte (i combattimenti) sono bilanciate dalla noiosità di alcuni discorsi presenti appunto nella prima parte e dalle rivelazioni e l'azione presente in questa seconda.
Si capisce che alla fine anche Kiritsugu Emiya ha un cuore, e si capisce anche la vera natura di Kirei Kotomine. Per non parlare come si conclude la sottotrama (se così la si può definire) che coinvolge Irisviel von Einzbern, personaggio a cui viene dato sempre più risalto e che è diventato ben presto uno dei miei preferiti insieme a Rider.
Il finale purtroppo poteva essere sviluppato meglio, però non tutte le ciambelle riescono col buco, l'importate è che siano buone, e questo credo sia proprio il caso che calza a pennello di tale definizione.
La pausa dopo le prime 13 puntate è servita davvero a migliorare la grafica??? Boh sarò io ignorante a riguardo ma non ho trovato nessun miglioramenteo di rilievo, cosa che può essere estesa anche alle musiche, belle a dire il vero, ma in linea con quelle delle precedenti serie.
Una menzione particolare la voglio scrivere a riguardo di Rider, che credo sia il personaggio più stupefacente di tutta l'opera, non si capisce mai dove voglia andare a parare, se sia serio o meno, ed il fatto che il suo master sia un ragazzino lo rende ancora più affascinante quando gli regala piccole perle di saggezza. Il servant invece più noioso mi risulta difficile da scegliere tra Archer e Caster. Una piccola pecca rispetto invece alla prima stagione può essere la perdita quasi totale dei due vecchi protagonisti (ora bambini).
Comunque per me in conclusione questa parte è sicuramente all'altezza della prima, e Fate/Zero in generale un po' superiore a Fate/Stay Night, senza il quale però si sarebbe dovuto appesantire di troppe spiegazioni.
In parte sono stati eliminati i lati negativi presenti in "Fate/Stay Night" come l'infantilità di molti master ed inoltre conoscendo già la storia ci è stata risparmiata tutta la parte delle spiegazioni sia sulla trama che sul santo graal.
Diciamo che però se qua sia i protagonisti che i loro servant appaiono meglio caratterizzati e più interessanti sotto tanti punti di vista, il rapporto tra i due rivali/nemici ed il rispettivo rapporto con i propri affetti sono spiegati magistralmente, mentre le storie di alcuni servant (meno interessanti) potevano essere raccontate molto più celermente. Troppo lunghi e a volte noiosi i dialoghi, specie quelli di Caster, che ho odiato parecchio, metre ho decisamente apprezzato Rider. In ogni caso i molti Master e molti Servant presentatici danno l'impressione di poter tutti avere un ruolo importante nel proseguio della storia.
La grafica a parer mio non si discosta molto dalla prima stagione, così come la tipologia di musiche.
In definitiva una prima parte di seconda stagione che pone delle ottime basi (con più pregi che difetti) per il proseguo della storia antecedente agli avvenimenti raccontati in "Fate/Stay Night".
Attenzione: il seguente paragrafo analizza la parte di storia che va dall'episodio 14 all'episodio 25. Potrebbe contenere spoiler
Sinceramente non trovo questa grande differenza di valutazione tra la prima e la seconda parte in "Fate/Zero", per me si possono mettere tranquillamente sullo stesso piano, perché le mancanze della prima parte (i combattimenti) sono bilanciate dalla noiosità di alcuni discorsi presenti appunto nella prima parte e dalle rivelazioni e l'azione presente in questa seconda.
Si capisce che alla fine anche Kiritsugu Emiya ha un cuore, e si capisce anche la vera natura di Kirei Kotomine. Per non parlare come si conclude la sottotrama (se così la si può definire) che coinvolge Irisviel von Einzbern, personaggio a cui viene dato sempre più risalto e che è diventato ben presto uno dei miei preferiti insieme a Rider.
Il finale purtroppo poteva essere sviluppato meglio, però non tutte le ciambelle riescono col buco, l'importate è che siano buone, e questo credo sia proprio il caso che calza a pennello di tale definizione.
La pausa dopo le prime 13 puntate è servita davvero a migliorare la grafica??? Boh sarò io ignorante a riguardo ma non ho trovato nessun miglioramenteo di rilievo, cosa che può essere estesa anche alle musiche, belle a dire il vero, ma in linea con quelle delle precedenti serie.
Una menzione particolare la voglio scrivere a riguardo di Rider, che credo sia il personaggio più stupefacente di tutta l'opera, non si capisce mai dove voglia andare a parare, se sia serio o meno, ed il fatto che il suo master sia un ragazzino lo rende ancora più affascinante quando gli regala piccole perle di saggezza. Il servant invece più noioso mi risulta difficile da scegliere tra Archer e Caster. Una piccola pecca rispetto invece alla prima stagione può essere la perdita quasi totale dei due vecchi protagonisti (ora bambini).
Comunque per me in conclusione questa parte è sicuramente all'altezza della prima, e Fate/Zero in generale un po' superiore a Fate/Stay Night, senza il quale però si sarebbe dovuto appesantire di troppe spiegazioni.